È una condizione morbosa caratterizzata dalla perdita della coscienza, della motilità e della sensibilità. L'infermo giace abbandonato sul letto, immerso in un sonno patologico profondo da cui nessuna [...] i denti e le labbra secche o coperte di schiuma, la lingua arida. Si ha perdita o ritenzione d'urine e di feci. Il respiro coma uremico è dovuto all'intossicazione prodotta dalle scorie del ricambio e da prodotti della putrefazione intestinale che i ...
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DECIMALE E il nome dato dal bibliotecario americano Melvil Dewey a un sistema di classificazione bibliografica da lui pubblicato a New York nel 1876 e successivamente perfezionato; esso fu poi modificato [...] esistente, tanto più che nella sua elaborazione l'Institut si è fatto guidare da specialisti in ogni ramo delle scienze internazionali - di esigere la conoscenza della linguadel compilatore della bibliografia. La classificazione decimale invece ...
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(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente [...] in Europa occidentale e durante la prima metà del 19° in Europa orientale, si assiste a una rinascita dell'ebraico anche come lingua laica e nuovamente parlata. Si tratta dell'epoca che in ebraico viene chiamata haśkālāh (che significa, letteralmente ...
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Scrittore russo, nato a Ovsjanka (Krasnojarsk) il 1° maggio 1924. Perduti i genitori in tenera età, A. conosce l'orfanotrofio e la guerra (è anche ferito gravemente): tragiche esperienze, queste, il cui [...] brevi (Starodub, "L'artemisia", e Pereval, "Il valico", entrambi del 1959; Zvezdopad, "Pioggia di stelle", 1960; Kraža, "Il furto A. di sostanziale incoltura e cattiva conoscenza della lingua russa: si delinea così un conflitto ancora non risolto che ...
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L'ascia a doppio tagliente, o bipenne, con foro mediano per il manico, è una delle forme caratteristiche della metallurgia del bronzo. Si trovano anche accette di rame a doppio tagliente nell'Ungheria, [...] uno all'altro; in Danimarca e nell'Oldenburg e altrove si hanno esempî di bipenni in pietra, che sono evidente imitazione a Labranda (che prende il nome dalla bipenne, chiamata λάβρυς nella linguadel paese) e a Doliche, e assimilate poi a Giove: ne è ...
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Glottologo e poeta, che per primo studiò scientificamente la lingua parlata e i dialetti della Norvegia, e ne determinò i caratteri e le leggi fondamentali, così che dopo di lui tutta una letteratura in [...] i diritti della loro parlata: ai contrasti coi fautori del Riksmaal (lingua norvegese su fondamento danese), si aggiunsero così i contrasti interni fra i fautori del Landsmaal (lingua strettamente nazionale). E ne seguì, con varie vicende, un ...
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Uomo politico sovietico, morto a Mosca l'11 settembre 1971. Riconosciuto formalmente quale primo segretario del Comitato centrale del partito comunista nel settembre 1953, Ch. rilanciò subito il piano [...] 1962). Una iniziativa diplomatica verso la RFG, con la visita del genero A. Adžubej a Bonn, e i dubbi avanzati sulla 64. Il rapporto segreto al XX congresso, mai apparso in lingua russa, si trova in Khrushchev and Stalin's ghost. Text, background and ...
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. Famiglia udinese di lontane origini bolognesi (sec. XIII), che diede nell'avanzato Rinascimento tre generazioni di insegnanti, latinisti o cronisti, fra cui, diversamente degni di ricordo, i tre fratelli: [...] Cinquecento, di contrastarne il trionfo a vantaggio del latino. Di lui si ricorda singolarmente che a Bologna, nel 1529, acerbissimamente contro la lingua volgare" (Varchi), forse per solenne risposta alle Prose della volgar linguadel Bembo (1525). ...
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. Popolazione di rozzi montanari abitanti nell'evo antico sull'orlo dell'altipiano iranico dove esso confina con la Babilonia e per qualche tratto ancora più addentro, specialmente però nelle montagne [...] 576 anni, (1746-1171 a. C .). Ancora dopo che il paese si era liberato dal dominio straniero i Cassiti diedero parecchie noie ai re di adottarono anche la scrittura cuneiforme e la linguadel paese. Nella religione essi introdussero qualche divinità ...
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Poeta e prelato spagnuolo o ispano-americano. Nacque, secondo la tradizione a Valdepeñas, nella provincia di La Mancha, Spagna, nel 1568. È ammissibile però porre la sua nascita prima del 1568, e forse [...] potuto farsi annoverare fra i grandi poeti del secolo. Con tutto ciò El Bernardo rimane il romanzo poetico Cavalleresco più notevole, ossia la miglior imitazione dell'Orlando furioso, in lingua spagnuola. Si può considerare B. inoltre come uno dei ...
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lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...
si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in tal modo, nel modo che si è detto o che...