Nato a Verona nel 1686, fu prima gesuita, e poi padre di famiglia; visse miseramente, facendo il tipografo e insegnando. Riavuti nel 1740 i beni che gli erano stati confiscati, poté tranquillamente coltivare [...] l'anticipare il più rigido purismo cesariano nei cinque dialoghi Se oggidì scrivendo si debba usare la lingua italiana del buon secolo (Verona 1737), sostenendo che fuor del Trecento non c'è salute! Versatile ingegno, scrisse opuscoli in italiano e ...
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Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] non fosse morto anche anteriormente alla loro nascita e non fosse avvenuta la scissione del gruppo. Nell'antica lingua giuridica latina con familia si designa inoltre tutto il complesso delle cose e dei diritti, anche extrapatrimoniali, che fanno ...
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La Boemia costituisce una regione naturale ben individuata, sia perché idrograficamente appartiene tutta (o meglio per 37/38) al bacino superiore dell'Elba, sia perché ha confini ben definiti, essendo [...] più, mentre quelli fra la nobiltà ed il popolo si allentano. Gl'ideali del regno indipendente di Boemia non trovano più sostenitori nella nobiltà; la quale si stacca sempre più per lingua e per cultura dal programma nazionale cèco, diventando una ...
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NEW YORK (A. T., 132-133)
Piero LANDINI
Anne FITZ GERALD
Salvatore ROSATI
Luigi COLACICCHI
Henry FURST
Piero LANDINI
Henry FURST
YORK La più importante città degli Stati Uniti, la seconda del [...] da latte da 1.500.000 a 1.172.000; i suini da 677.000 a 221.000. Enorme peraltro si mantiene la produzione del latte, che trova smercio giornaliero nelle grandi metropoli, soprattutto in New York.
Quanto alla produzione mineraria, manca il carbone, è ...
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METODO (dal gr. μέϑοδος; lat. methŏdus)
Angiolo Gambaro
Etimologicamente (da μετὰ e ὁδός) significa "via, direzione a un termine, a una meta". Ma presso gli antichi il vocabolo μέϑοδος o suona per lo [...] le lacune, le infondatezze e gli errori; e in tal caso si serve del metodo elenctico, che mira a confutare gli errori, e può laboratorio della propria coscienza: onde ogni disciplina - lingua, matematica, scienze fisiche, geografia, storia, ecc. ...
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Con questo nome (gr. "Ηπειρος o "Απειρος "terraferma"; lat. Epīrus) gli abitanti delle isole di Corfù e Cefalonia denominarono ab antiquo le opposte sponde del continente ellenico, che è quanto dire la [...] che già nel sec. V in Dodona si parlava greco; e se ciò può anche apparire ovvio per quell'antichissimo santuario nazionale, risulta in ogni caso dai documenti che almeno alla fine del sec. IV la lingua ufficiale della Lega epirotica era la greca ...
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Nacque nel 1485, da nobile famiglia, a Castelnuovo Scrivia, nel territorio di Tortona, che allora faceva parte della Lombardia; ond'egli, anziché piemontese, si dichiarò sempre lombardo d'origine e di [...] abito e costumi"; però i libri e i manoscritti di lui si dispersero nel saccheggio della sua casa. Al costituirsi, contro gli e che la lingua, infine, ha molte scorie dialettali ed è inquinata, per giunta, da crudi gallicismi. Del resto, egli stesso ...
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GUERRAZZI, Francesco Domenico
Umberto Bosco
Scrittore e patriota, nato a Livorno il 12 agosto 1804, morto in una sua villa presso Cecina il 23 settembre 1873. Ebbe una fanciullezza scontrosa; della [...] e altre questioni consuete alla polemica classico-romantica, e Sulla lingua, che prende lo spunto dalla Proposta montiana. Un'altra tragedia , e resta tra le cose più felici del G.
Finita la relegazione, si stabilì per poco a Firenze, dove partecipò a ...
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Storico, medico, cultore di musica, uomo politico, nato a San Giorgio del Canavese il 6 novembre 1766; laureato in medicina a Torino nel 1786; carcerato per ragioni politiche (maggio 1794-1795); medico [...] Rivelli e inserita poi negli Scritti minori: Perché si possono fare nella lingua italiana i versi sciolti, cioè senza la di "scioccherie e falsità" e inferiori perfino alla Monaca di Monza del Rosini, ov'egli trovava, se non altro, qualcosa di "più ...
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Nato a Napoli nel 1575, fu soldato a Venezia (1604-1607 circa); tornò poi a Napoli (1608), donde si recò a Mantova alla corte di Ferdinando Gonzaga (1612-13), da cui fu nominato cavaliere e conte palatino. [...] fu Giugliano dove morì repentinamente il 23 febbraio 1632.
Se egli si fosse contentato di comporre la parte, per così dire, ufficiale di letterato e studioso di lingua o, ch'è più probabile, invogliato dall'esempio del suo antico compagno di scuola ...
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lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...
si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in tal modo, nel modo che si è detto o che...