CONTILE, Luca
Claudio Mutini
Nacque a Cetona (Siena) nel 1505 da famiglia forse non nobile, ma agiata e notevolmente stimata.
Lo stesso C. fornisce importanti ragguagli circa la sua famiglia nel Ragionamento [...] esecutore testamentario. Morì a Pavia il 28 Ottobre del 1574.
Si ricordano ancora del C. Le istitutioni dell'Imperio contenute nella Bolla d'oro, nuovamente dalla latina lingua nella volgar lingua tradotte (Venezia 1558) e L'origine degli elettori ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] orario che si ripete nel corso della giornata), tra radio musicali (soprattutto giovanili) e radio esclusivamente parlate.
La storia della radio, nei due decenni iniziali, è strettamente intrecciata a quella del fascismo (➔ fascismo, linguadel), al ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] resta legata al latino (➔ cristianesimo e lingua; ➔ Chiesa e lingua). Nel corso del Trecento e ancor più nel Quattrocento circolano sì volgarizzamenti della Bibbia, del Messale e del Breviario, ma si tratta sempre di traduzioni destinate all’uso ...
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RICCI, Scipione de'
Mario Rosa
RICCI, Scipione de’. – Nacque a Firenze il 9 gennaio 1741 da Pier Francesco, di nobile famiglia, auditore presidente dell’Ordine di S. Stefano, e da Luisa Ricasoli.
Dopo [...] di Pistoia, che ebbero numerose edizioni nelle diverse lingue europee.
Nonostante la rinnovata fiducia da parte di Pietro Leopoldo, la posizione di Ricci si era indebolita. Con una lettera al granduca del 28 maggio 1787, all’indomani dei tumulti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Intellettuale e scrittore di primo piano, impegnato in una sperimentazione incessante [...] del carattere si intreccia con l’apprendimento di una lingua, condizione indispensabile per la “conversione” letteraria, come egli la chiama. Solo purificandosi linguisticamente attraverso il toscano il giovane Alfieri troverà la linguadel ...
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Orosio, Paolo
Antonio Martina
L'autore degli Historiarum adversus paganos libri VII (nato a Tarragona, Spagna, verso la fine del sec. IV, e morto in data sconosciuta nell'Africa del nord), opera che [...] per la sua teoria linguistica, in quanto D. si propone d'indicare agli altri e a sé stesso la via attraverso la quale il volgare può acquistare altezza e nobiltà espressive. Per D. la linguadel poeta dev'essere modellata su quella dei poeti latini ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] ancora nel giovane Cesare Pavese (cfr. Marazzini 2009: 371-383).
Il ventennio fascista (➔ fascismo, linguadel), dal punto di vista lessicografico, si inaugurò con la soppressione dell’antico vocabolario dell’accademia di Firenze, ma il nuovo ...
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La lingua di Gentile
Diego Femia
Fabrizia Giuliani
Gentile filosofo del linguaggio?
Si può parlare di Gentile filosofo del linguaggio? O quantomeno di una teoria linguistica riconoscibile all’interno [...] -Io», «immanenza», «subumano», «autoctisi»; tutte parole che pur rientrando nella lingua italiana non si ritrovano nel corpus che è stato alla base del campione di testi del lessico di riferimento.
Per rintracciare le principali azioni, in accezione ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] e continuatori coinvolti nell'olocausto, come E. Rüdin.
All'indomani del primo conflitto mondiale, si accentuarono le differenze tra paesi. In quelli di lingua inglese si ampliò ulteriormente lo spazio già in precedenza aperto alla sociologia e ai ...
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d’AMICO, Fedele
Franco Serpa
Prime esperienze, carattere, aneddoti
Nacque a Roma il 27 dicembre 1912, figlio di Silvio e di Elsa Minù, la cui madre bavarese, Fanny Schwager (1851-1942), fornì al nipote [...] dell’attività critica di d'Amico a sostegno del significato nella musica contro l’astratta supremazia del significante furono: la tesi secondo cui l’opera si deve cantare nella linguadel paese in cui si esegue e non nella sua versione originale ...
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lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...
si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in tal modo, nel modo che si è detto o che...