PENTATEUCO (dal greco πέντε "cinque" e τεῦχος "utensile, astuccio")
Alberto Vaccari
Denominazione della prima parte della Bibbia, che nella versione greca detta dei LXX è divisa in cinque libri, designati [...] s'inquadra in tutta la concezione del Wellhausen della storia ebraica, per la quale v. Wellhausen), vanno tenute separate la . Oltre queste sfumature di senso, l'uso vivo della lingua in certe frasi adopera costantemente un termine a esclusione dell' ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] lirica, che proprio del rapporto tra il soggetto e la lingua ha fatto a sua volta un frequente tema creativo e l dell'emigrazione russa prima, sovietica poi, e in parte minore ebraica. Mentre Parigi assumeva di nuovo il ruolo di capitale culturale d ...
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MESSA
Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI
. È l'unico e supremo rito sacrificale del cristianesimo cattolico, e sino dai primi secoli è stata il centro della vita liturgica e mistica della Chiesa. [...] Testamento. Si originò da un'analoga pratica della Sinagoga ebraica. Le funzioni del coro, dapprima pertirienti alla comunità, della Messa L'homme armé super vous musicales e Pange lingua.
Tra i fiamminghi che fecero dell'Italia la loro patria ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] la responsabilità del calo d'invenzione e dell'impoverimento di lingua che si sono registrati in molti esercizi narrativi, anche della poesia e della storia d'Europa. La componente ebraica gioca la sua parte ma non lascia tracce rivelatrici dell ...
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MARCO, santo
Leone Tondelli
, La persona. - Gli Atti degli Apostoli narrano che Pietro, liberato miracolosamente dalla prigione in Gerusalemme, "andò alla casa di Maria, madre di Giovanni detto Marco, [...] ". Gesù è il Cristo, il Messia, secondo l'attesa ebraica trasferita presso le genti sino in Occidente. Le parole "Figlio questa sua aderenza alla realtà il frequente conservare frasi della lingua parlata di Gesù, subito tradotte in greco. Alla figlia ...
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GIROLAMO, santo
Angelo FICARRA
Anna Maria CIARANFI
, È una delle figure più rappresentative e complesse nella storia della Chiesa e dell'antica letteratura cristiana.
È ricordato sempre col solo [...] dire, del genio orientale, non tanto per il piccolo numero di parole ebraiche intraducibili che G. ha conservato, quanto per le costruzioni ardite che la lingua latina viene ad appropriarsi, per le inattese combinazioni di parole, per la prodigiosa ...
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SPONSALI
Edoardo Volterra
. Diritto babilonese. - Il matrimonio babilonese, quale appare dal codice di Hammurabi, ha base nella compera della donna e, per quanto ormai il prezzo (tiréatu) abbia perduto [...] e da regali al padre della sposa.
Diritto ebraico. - Il diritto mosaico presenta uno stretto parallelismo riportano un testo di Servio Sulpicio, e un passo di Varrone (De lingua lat., I, 70), sembrano far pensare che gli sponsali si compiessero nella ...
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GERGO
Giulio Bertoni
. È voce, con ogni verosimiglianza, d'origine provenzale (nel Donat proensal, sec. XIII: gergons "vulgare trutannorum", ant. ital. [Sacchetti]: gergone, prov. gergon, girgo, fr. [...] " sono di origine greca; alcune voci sono di origine ebraica, p. es. tarif "putrido", tafüs "prigione"; altri piemontesi si riattaccano da un lato a quelli francesi e dall'altro alla lingua zerga. Si valgono di un loro gergo i canapini, i muratori, i ...
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PROVERBÎ (ebr. Mišle; gr. Παροιμίαι; lat. Proverbia e similmente in tutte le moderne lingue europee; in tedesco però anche Sprüche)
Alberto Vaccari
Così si chiama il primo e più illustre dei libri didattici [...] onore passar sopra l'offesa", XIX, 11; "La lingua bugiarda fa molte rovine E bocca lusinghiera cagiona cadute", prova positiva.
In mezzo alle dette collezioni salomoniche il testo ebraico frammette due altre collezioncine disuguali (XXII, 17-XXIV, 22 ...
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VOLGATA (o Vulgata)
Alberto Vaccari
Con questo aggettivo sostantivato è designata la versione latina della Bibbia in uso nella Chiesa cattolica. Per il nome, la formazione, le vicende, la tradizione [...] la parte di revisore sul greco, ovvero tradusse direttamente dall'ebraico (v. bibbia, VI, p. 898); nei primi predomina il colorito semitico della prima fonte e la rusticità della lingua, negli ultimi la dicitura tocca il livello più alto. Però ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.