Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] , votato a una lenta estinzione e che è la lingua di ciò che è stato distrutto e non esiste più se non nella traslucida irrealtà della parola, come gli shtetlach, i borghi ebraico-polacchi distrutti ed esistenti ormai solo nei suoi racconti. Lo ...
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Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] interessassero il Grimani, che egli appare molto attento alla cultura ebraica. Come Pico e come il Pizzamano, egli è amico di Moro o nella Ca' di Dio, di un venir meno della lingua, di un silenzio. Piuttosto, l'architetto tenta di individuare la ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] proprio nella sua differenziazione dall'identità ebraica.
Un rinnovato interesse si manifesta "Revue d'Histoire Ecclésiastique", 83, 1988, pp. 281-348.
A. Bruzzone, Sulla lingua dei "Dialogi" di Gregorio Magno, "Studi Latini e Italiani", 5, 1991, pp. ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] (Bischoff, 1967, pp. 154-211), riprende numerosi elementi dalle lingue volgari.Dei primi inventari in volgare fanno parte le liste di cita come esempio la ricca decorazione del Tempio ebraico, accusando i fondatori di chiese sontuose di atteggiamenti ...
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L'Ottocento. 1797-1918. Nota introduttiva
Stuart Woolf
Il culto del passato: Venezia come mito
Molti Stati scomparvero dalla geografia politica dell’Europa nel quarto di secolo di guerre e ridisegnamenti [...] Italia di questi decenni, la centralità del ruolo delle famiglie ebraiche(51).
Sia i veneziani che gli stranieri, come il di sestiere e di corporazione rafforzarono l’esistenza di una lingua comune (il veneziano) e di memorie condivise di un ...
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Breve storia dell'unionismo e dell'ecumenismo
Riccardo Burigana
Introduzione
Le vicende storiche dell’ecumenismo in Italia sono poco note1 mentre, paradossalmente, sono più conosciuti i progetti di [...] , Livorno 2007.
68 Per la traduzione interconfessionale in lingua corrente del vangelo di Matteo e la sua presentazione ecumenica nota, B. Salvarani, Renzo Fabris. Una vita per il dialogo cristiano-ebraico, «Ad gentes», 2009, 13, pp. 91-94.
82 Sul ...
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La Chiesa aquileiese
Giuseppe Cuscito
Aquileia centro religioso della "Venetia"
Introduzione
Tracciare i primi quadri della società cristiana nella "Venetia" non pare possibile senza considerare l'evangelizzazione [...] Aquileia, che è la metropoli delle Venezie, situata su una punta o lingua del mare Adriatico, i muri della quale ad Est lambisce il fiume facilmente confuso con lo stesso o imbevuto di alessandrinismo ebraico". Forse non è un caso che i nomi dei ...
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I fasti della ‘tradizione’: le cerimonie della nuova venezianità
Marco Fincardi
Il luogo delle feste
Il ritratto luminoso di Venezia presentato nel 1937 dall’Enciclopedia Italiana(1) è l’immagine ufficiale [...] fede»(65). Seguono due ultime sale con riproduzioni in lingua italiana di presunti manifesti sovietici per la propaganda dell’ateismo «la quale più ancora che essenza tedesca ha essenza ebraica, oltre che internazionale» (p. 836). Analoghi difetti ...
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Guerra, catastrofi e memorie del territorio
Gabriella Gribaudi
La memoria, le memorie
In questi anni memoria è parola diffusa, quasi abusata. Viene utilizzata per indicare fenomeni estremamente differenziati, [...] di orgoglio per gli abitanti di lingua italiana, e una ferita per gli abitanti di lingua tedesca. Si tratta di casi nata nel 1946 da una ebrea napoletana e un soldato della brigata ebraica che stazionò a Napoli per molti mesi tra il 1944 e il ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] portare con sé l’eredità di una cultura e di una lingua dotate allora di grande prestigio anche fuori della penisola. E nuovi religioso dalla pastorizia e dalla cultura dei campi della Palestina ebraica ai tempi di Gesù, si applicavano da un lato alla ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.