PASTRIZIO, Giovanni
Tomislav Mrkonjic
PASTRIZIO (Paštrić), Giovanni (Ivan). – Figlio di Antonio e Ivanizza Giunchevich, nacque, come si presume, a Spalato, ove fu battezzato il 15 giugno 1636.
Il cognome [...] che tenne fino al marzo del 1700. Sempre nel Collegio Urbano assunse, dopo Giovanni Battista Jona, l’insegnamento anche della linguaebraica e l’incarico del prefetto degli studi.
Nel 1668 fece parte del gruppo (con Michelangelo Ricci, Giovanni Lucio ...
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CANINI, Angelo
Roberto Ricciardi
Nacque nel 1521 ad Anghiari (Arezzo), di dove gli provenne l'epiteto "Anglar(i)ensis" che lo designa costantemente nei titoli delle sue opere.
Il C. si dedicò fin dalla [...] Institutiones sono una delle prime (se non la prima) grammatiche delle lingue orientali che siano state stampate. In essa il C. espone l'ingenua teoria che da una linguaebraica originaria siano derivati siriaco, arabo ed etiopico, greco con le sue ...
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BIANCONI, Giovanni Battista
Alfonso Traina
Nato a Calcara, in provincia di Bologna, il 12maggio 1698, da Gian Ludovico e Lucia Cappelletti, compì gli studi di lingua latina e greca prima a Bologna e [...] gli studi di umanità e retorica, si dedicò alle scienze speculative e all'approfondimento della linguaebraica: nel 1718 compose un epigramma in greco e in ebraico, pubblicato in onore del marchese Giulio Antonio Barbazza, che aveva allora assunto il ...
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CASINI, Antonio
Francesco Raco
Nacque a Firenze il 5 ag. 1687 in una famiglia di salde tradizioni religiose. Entrò come novizio nella Compagnia di Gesù il 7 dic. 1706, compiendo gli - studi a Firenze [...] Antonio Maria Bonucci), che si ispirava a moduli tipicamente secenteschi. Nel 1722 il C. fu trasferito alla cattedra di linguaebraica che tenne fino al 1736. Di questo periodo di attività il primo frutto fu una breve Dissertatio historica de textu ...
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FINI, Fino (Fino Adriano Fini, Fino Adriani)
Gino Pistilli
Nacque quasi sicuramente ad Ariano, terra del Polesine di Rovigo (allora facente parte dello Stato estense) il 4 ott. 1431, da Domenico e da [...] ss.).
Il 23 nov. 1457 sposò Ludovica di Gaspare Tossici, dalla quale ebbe otto figli.
Orientalista e conoscitore della linguaebraica, il F. cominciò a concepire e a scrivere nel 1503 un ponderoso trattato di apologetica cristiana, la sola che diede ...
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FIOGHI, Fabiano
Simona Foà
Nacque nella prima metà del sec. XVI a Monte San Savino (Arezzo) da Vincenzo, di famiglia ebraica.
Non si sa se il cognome Fioghi, attestato dalla Cronichetta del Monte San [...] dei neofiti, avvenuta nel 1577 ad opera di Gregorio XIII. Nel collegio fu chiamato a ricoprire l'incarico di maestro di linguaebraica; è datata 17 dic. 1578 una ricevuta autografa nella quale il F. dichiarava di ricevere 20 scudi quale compenso per ...
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MAZZOLENI, Alberto
Paolo Pellegrini
– Nacque a Caprino Bergamasco nel 1695 da famiglia nobile.
Compì gli studi a Milano e poi a Venezia, dove entrò nel monastero benedettino di S. Giorgio Maggiore e [...] negli studi. Vi rimase sei anni e continuò lo studio del greco con Anton Maria Salvini, si avvicinò alla linguaebraica sotto la guida di Sebastiano Medici, approfondì le sue conoscenze in materia di archeologia ed erudizione con l’aiuto di ...
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CAVALLI, Giacomo
Francesco Raco
Nato a Verona nel 1678 da famiglia ebrea, fu avviato dai genitori allo studio delle lettere ebraiche e latine, progredendo tanto rapidamente da venire incaricato, all'età [...] cardinal Barbarigo, molto coltivati erano gli studi orientalistici. Qui aiutò validamente i condiscepoli nello studio della linguaebraica, compilandone una sintetica grammatica. Riuscì anche, in questo periodo, a convertire un suo fratello, che fu ...
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COLOMBO, Samuele
Amedeo Tagliacozzo
Nacque a Pitigliano (Grosseto) il 17 genn. 1868 da famiglia ebraica osservante. La madre, Fortunata Coen, morì nel darlo alla luce. Il padre, David, modesto ciabattino, [...] collegio rabbinico, dove trovò due maestri d'eccezione: Israel Costa e Elia Benamozegh: il primo, esperto conoscitore della linguaebraica, e l'altro, dotato di vastissima cultura teologica e filosofica, esercitarono una profonda influenza su di lui ...
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ADELKIND, Cornelio (Yiśrā'ēl ben Bārūk)
Anita Mondolfo
Di famiglia ebrea, rifugiatasi dalla nativa Germania a Padova, dove il padre Bārūk fu levita; indi passata a Venezia. Dal 1519 almeno, volse la [...] conoscenza che aveva della linguaebraica al lavoro librario nell'ambiente cosmopolita della tipografia di Daniele Bomberg, che, venuto nel 1515 da Anversa, fu pioniere e per vent'anni operosissimo promotore della stampa ebraica in Venezia. Egli si ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.