Teologo luterano (Ribe 1797 - Lille Lyndby 1857). Fondò (1825) con N. Grundtvig e A. Rudelbach la Teologisk Maanedsskrift, intesa a combattere la tendenza razionalistica allora dominante con H. N. Clausen [...] Grundtvig a cogliere i frutti pratici di questa polemica. Perfetto conoscitore dell'ebraico, L. lavorò sedici anni (1837-53) a una nuova traduzione della Bibbia. Ha lasciato anche lavori di linguistica: i più noti sono quelli sulla linguaebraica. ...
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Scrittore, poeta e commediografo israeliano (Siderovichi, Kiev, 1898 - Gerusalemme 1973). Visse per un periodo a Mosca dove collaborò al giornale in linguaebraica Ha‛am ("Il popolo"). Soggiornò a Parigi [...] sue opere ricordiamo il romanzo Ha-yōs̆evet ba-gannīm ("Colei che dimora nei giardini", 1944), una descrizione della comunità ebraica proveniente dallo Yemen e trasferitasi a Gerusalemme; il racconto Ha-dĕrās̆āh ("Il sermone", 1946), un'analisi della ...
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Ebraista e biblista tedesco (Reichenbach 1846 - Bonn 1936); prof. nelle università di Lipsia, Rostock e Bonn. Scrisse un'ampia grammatica storica della linguaebraica, Historischkritisches Lehrgebäude [...] der hebräischen Sprache (3 voll., 1881-97), un dizionario ebraico e aramaico-tedesco (1910; 5a ed. 1931) e altre opere nel campo linguistico e letterario. Nella critica biblica combatté i risultati della scuola wellhauseniana, propugnando un'esegesi ...
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Nome umanistico del teologo protestante Gottschalk Schulz (Salzwedel, Magdeburgo, 1524 - Wittenberg 1573), formato sul latino praetor per il ted. Schulz e sul corrispondente ebraico Abdias di "servo di [...] , divenne prima rettore del Gymnasium di Salzwedel (1548), poi (1553) preside di quello di Magdeburgo. Prof. di linguaebraica all'accademia di Francoforte sull'Oder (1557-63), P. fu uno dei capi della fazione filippista. Lasciata Francoforte ...
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Scrittore russo (Kremenčug 1913 - Mosca 1962). Dopo un esordio poetico in linguaebraica, si affermò come prosatore in lingua russa, trattando la varia tematica ispiratagli dalla realtà sovietica con un [...] alto senso della dignità dell'uomo. Tra le sue opere più significative: Zvezda ("La stella", 1947), Dvoe v stepi ("Due nella steppa", 1948), Vesna na Odere ("Primavera sull'Oder", 1949), Dom na ploščadi ...
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Nome dell'ebraista Giuda Mordechai (Carpentras 1575 circa - Parigi 1650), dopo la conversione dal giudaismo e il battesimo ad Aquino. Tornato in Francia nel 1610 circa, si dedicò, a Parigi, all'insegnamento [...] privato della linguaebraica e all'attività scientifica: assisté M. Le Jay nell'edizione della Bibbia poliglotta parigina, pubblicò un grande dizionario ebraico e aramaico, tradusse in ebraico il Nuovo Testamento e scrisse sull'esegesi rabbinica dell ...
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Autore ebreo del sec. 12º. Visse a Roma, dove scrisse nel 1139 il Sekel tōb ("Buon intelletto"), che è un commento al Pentateuco. Si sono conservati soltanto frammenti del suo commento al Levitico. Un'altra [...] sua opera contiene il primo manuale di linguaebraica in ebraico con dizionario, composto sulle orme di Mĕnaḥēm ben Sarūq (v.). ...
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Ebraista (Cuneo 1805 - Padova 1871); fu dal 1829 professore nell'istituto rabbinico di Padova. Oratore, saggista, esegeta biblico e poeta in linguaebraica, tradusse i Salmi (1845) e le Preghiere degli [...] israeliti (1846). Una raccolta postuma di Scritti sparsi fu pubblicata (2 voll.) nel 1908 ...
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Giornalista ebreo polacco (Wiszogrod, Płock, 1861 - Londra 1936), direttore di giornali in linguaebraica, autore di varî volumi di storia politica. Fu fautore del movimento sionista, e intimo collaboratore [...] di C. Weizmann ...
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Pseudonimo del poeta Umberto Poli (Trieste 1883 - Gorizia 1957); di famiglia ebraica dal lato materno, fu avviato agli studî commerciali, e fu per lunghi anni direttore e proprietario di una libreria antiquaria [...] incrocio di più culture e non ancora unita all'Italia, costituirono anche l'unico riferimento sicuro in fatto di lingua) ma arricchito dai lieviti del romanticismo germanico e slavo, scaltrito dalla lezione della poesia dialettale veneta (e di quella ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.