DALLE DONNE (a Donnis, a Mulieribus), Sebastiano
Tiziana Pesenti
Nacque a Verona nella prima metà del secolo XVI. Il "Christophorus librarius a Mulieribus" documentato nel 1545 a Verona nella contrada [...] Menon, Begotto (1562), pseudonimi dei poeti in lingua pavana Giovanni Battista Maganza, Agostino Rava, Bartolomeo Rustichelli Pentateuco di Abraham Porto Rapa, e una traduzione in ebraico e tedesco della Historia delli nobilissimi amanti Paris e ...
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LATTES, Elia
Maria Grazia Mimmo
Nacque a Venezia il 25 apr. 1843 da Abramo e da Elena Gentilomo.
La madre si era trasferita da Spalato a Venezia nel 1841; il padre (1809-75) fu rabbino maggiore di Venezia [...] delle sue idee nel Disegno di un libro intorno all'italicità della lingua etrusca (in Rend. del R. Istituto lombardodi scienze e lettere, i lavori di letteratura ebraica, e donò numerosi volumi di letteratura ebraica alla Biblioteca di Brera ...
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FARRI (De Farri, Faris), Domenico
Mario Infelise
Non conosciamo la data di nascita di questo tipografo, figlio di Cristoforo.
La famiglia Farri, originaria di Rivoltella, nei pressi di Dcsenzano del [...] e operai vennero riutilizzati in seguito nella nuova tipografia ebraica che il patrizio Marcantonio Giustinian istituì nel 1545 a Ieronimo de Urrea, ristampa della prima edizione veneta in lingua spagnola del Giolito, lascia pensare che il F. avesse ...
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LEVI, Moisè Giuseppe
Alessandro Porro
Nacque in una modesta famiglia israelita, dal teologo Israel Jacob e da Gentile Bona Soavi, a Guastalla nel 1796. Trasferitosi con il nucleo familiare a Venezia [...] a scrivere bene italiano di cose mediche (1840), e infine il suo interesse per la cultura ebraica (Saggio di etimologie ebraiche della lingua italiana, 1823).
La produzione letteraria più importante del L., che ne determina il collocamento ai vertici ...
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FIORETTI, Benedetto (Udeno Nisiely)
Gianfranco Formichetti
Nacque a Mercatale (Pistoia) il 18 ott. 1579 da Giovan Battista (si ignora il nome della madre).
A ventidue anni prese gli ordini minori, dopo [...] nome composto di tre parole - una greca, una latina e una ebraica - che vogliono significare: di nessuno se non di Dio.
Allo per quest'ultimo. Posizione originale tiene sul piano della lingua: difende il fiorentino moderno e lo giudica il migliore ...
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ELIA, Enrico
Bruno Maier
Nacque a Trieste il 26 maggio 1891 da Alberto e da Ersilia Fano, entrambi d'origine ebraica. Il padre si suicidò quando l'E. era ancora bambino; la madre negli ultimi anni del [...] delle evidenti tracce sulla lingua da lui adoperata nei suoi scritti: una lingua resa incerta, impacciata si ritrova spesso nelle sue pagine. Anche la mentalità e la cultura ebraica sono familiari all'E.: si pensi, per esempio, al passo della lettera ...
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BIRAGHI, Luigi
Giuseppe Pignatelli
Nato a Vignate presso Cernusco sul Naviglio (Milano), da Francesco e da Maria Fino, il 2 nov. 1801, entrò nel 1810 nel seminario di S. Pietro Martire a Seveso. Ordinato [...] ebbe l'incarico di direttore spirituale nel seminario arcivescovile di Milano. Mentre approfondiva la conoscenza delle lingue classiche e dell'ebraico e lo studio dell'archeologia sacra, il B. fu attratto dal problema dell'educazione: in particolare ...
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BERNERI, Giuseppe
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1634. Non si hanno notizie sulla sua formazione letteraria, latina e volgare, né sulla sua vita pubblica, che dové del tutto identificarsi con la carriera [...] e amore sacramentato si danno giustamente la mano. La lingua del poema non è il vernacolo romanesco (del resto questo poema gioioso… mantenga lo stesso dialetto della plebe romana ed ebraica, gli stessi usi ed abitudini che vediamo a' nostri giorni ...
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CASSUTO, Nathan
Amedeo Tagliacozzo
Nato a Firenze l'11 ott. 1909 da Umberto e da Bice Corcos, si laureò nel 1933 presso la facoltà di medicina e nel 1937 prese la specializzazione in oculistica diventando [...] impedirono. Accettò allora, nel 1939, la carica di vicerabbino capo presso la comunità ebraica di Milano, insegnando contemporaneamente lingua e pensiero ebraico nella locale scuola israelitica.
Nel 1943 ritornò a Firenze come rabbino capo. Qui ...
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ASCARELLI (Ascariel), Debora
Mario Quattrucci
Nacque a Roma nei primi decenni del secolo XVI e vi morì, come sembra, ultrasettantenne. Scarse e frammentarie sono le notizie date dai suoi biografi: ignoto [...] espulsione degli Ebrei dalla Spagna. Valente traduttrice dall'ebraico, l'A. raggiunse una notevole fama letteraria il 1540 l'A. era già nota per la traduzione in lingua italiana del Mahon Hascioalim ("Abitacolo degli Oranti"), opera poetica famosa ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.