Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] lirica, che proprio del rapporto tra il soggetto e la lingua ha fatto a sua volta un frequente tema creativo e l dell'emigrazione russa prima, sovietica poi, e in parte minore ebraica. Mentre Parigi assumeva di nuovo il ruolo di capitale culturale d ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] pensiero e della scienza moderna, filtrati soprattutto attraverso la mediazione tedesca, come pure lasciandosi permeare dall'ebraico, la "lingua sacra", verso cui si mantenne, almeno fino a questo secolo, un costante rapporto privilegiato, nutrito ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] la responsabilità del calo d'invenzione e dell'impoverimento di lingua che si sono registrati in molti esercizi narrativi, anche della poesia e della storia d'Europa. La componente ebraica gioca la sua parte ma non lascia tracce rivelatrici dell ...
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SHNEUR, Zalman
Poeta ebreo, nato a Šklov (Mogilëv), nel 1887; con Ch. N. Bialik e Sh. Černichovskij una delle più notevoli personalità poetiche della letteratura neo-ebraica.
L'attività letteraria dello [...] Sh. si svolge sia in ebraico sia in-yiddish: nella prima lingua preferibilmente sono scritte le opere poetiche, nella seconda quelle in prosa. Fin dalle prime opere, lo Sh., rivela i tratti caratteristici della sua ispirazione poetica: una rivolta ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] hinein, / als wüchsen ihm aus meiner Stirn die Wände" [‟Strappatemi la lingua: mi restano ancora mani / da lodare quest'essere in forma d'isola in particolare quella che per tradizione protestante o ebraica o per nuovo cattolicesimo (Claudel, Péguy) ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] , votato a una lenta estinzione e che è la lingua di ciò che è stato distrutto e non esiste più se non nella traslucida irrealtà della parola, come gli shtetlach, i borghi ebraico-polacchi distrutti ed esistenti ormai solo nei suoi racconti. Lo ...
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Gli Actus Silvestri tra Oriente e Occidente
Storia e diffusione di una leggenda costantiniana
Tessa Canella
Con il titolo di Actus Silvestri è stata tramandata nei più antichi manoscritti una delle [...] versione considerata più antica, definita A, in lingua latina, la cui tradizione manoscritta rimonta al X Iambres (nome di cui Zambri/Zamri sarebbe una variante attestata) nella tradizione ebraica (ad esempio nel Targum Pseudo-Johnatan a Es, 1,5 e 7, ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] La definizione jakobsoniana di differenti tipi di sistemi metrici in molte lingue (v. Jakobson, 1923) ha rivoluzionato tutta la metrica agli inizi, è pieno di idee derivanti dalla mistica ebraica e dal romanticismo tedesco, ma più tardi abbraccia il ...
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MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] la prova di stampa di un foglio di apertura della Genesi in tre colonne, ebraico, greco e latino.
In questa prima fase uscirono solo due opere in lingua volgare. La prima fu la celeberrima e misteriosa Hypnerotomachia Poliphili del 1499, sulla cui ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] punto di vista religioso, i genitori erano rispettosi di una tradizione ebraica priva di dogmi, mentre il G. si sarebbe considerato un esportazioni.
Il G. riapprese in breve tempo la lingua materna e venne ammesso a frequentare la scuola secondaria ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.