Teatro
Dominique Fernandez
sommario: 1. La fine di un'epoca. 2. Pirandello apre la crisi del teatro drammatico. 3. Brecht impone il teatro epico. 4. Parentesi sull'Ottobre teatrale. 5. Il teatro dell'assurdo. [...] di teatro, e non dei minori, usano una lingua che non è la loro lingua materna o fanno rappresentare le loro opere in un di attore (Osborne, Whiting, Owen, Livings, Dyer), l'origine ebraica nell'East End londinese (è il caso di Wesker e di Kops ...
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Filosofia e società
Carlo Augusto Viano
I termini del problema
Se si considera la filosofia come una forma di sapere, simile alla matematica o alle scienze della natura, il rapporto con la società potrebbe [...] per interpretare la Bibbia e presentarla al mondo ebraico. A partire di qui gli gnostici sarebbero pagana e quella cristiana dell'Impero. Perfino i cristiani di lingua latina, che talvolta avevano cultura giuridica, utilizzarono la filosofia ...
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Linguaggio
Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade [...] parole attraverso anagrammi (reso famoso e regolamentato nella tradizione cabbalistica ebraica). Un ulteriore aspetto importante è il modo in cui le società organizzano attraverso le lingue la propria classificazione dell'esperienza (v. Cardona, i ...
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Scienza egizia. La trasmissione del sapere
Jan Assmann
Jürgen Osing
La trasmissione del sapere
Grammatologia
di Jan Assmann
Si definisce 'grammatologia' la scienza che studia la scrittura, non solo [...] cose ciò che esprimevano o scrivevano. Sia la genesi ebraica che quella egizia poggiano sul concetto di una creazione pp. 104-105). Anche qui è molto chiaro come fosse la lingua a portare e attuare la concatenazione delle due sfere di significato e, ...
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Islamismo
Ira M. Lapidus
Introduzione
L'islamismo è attualmente la religione di circa novecento milioni di persone. L'appartenenza all'Islam comporta un insieme di credenze e pratiche religiose specifiche, [...] mondo lacerato da conflitti Maometto portò una riaffermazione in lingua araba dell'esistenza di un unico Dio onnipotente, Allāh eliminando con l'esilio e le condanne a morte i clan ebraici della città che si erano rifiutati di accettare la nuova ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] x, 9), proponendo la novità di un’Italia intesa «come spazio della lingua letteraria» (Bruni 2010: 76).
La prima metà del IX secolo e alla presenza di minoranze alloglotte, come i gruppi ebraici. Dall’Italia mediana proviene uno dei testi letterari ...
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Ghetto
Ariel Toaff
Precedenti storici e origine del termine
Fin dagli inizi del Medioevo si riscontra il fenomeno di nuclei ebraici della diaspora che si raccolgono in quartieri particolari, secondo [...] tra le misure repressive di cui fa oggetto la minoranza ebraica, emerge quella di relegarli in quartieri di residenza coatta in pareti domestiche e nella sinagoga, pregando nella sua lingua sacra, incomprensibile ai gentili, o seguendo con orgoglio ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] del testo. Ma in realtà, almeno nell'Europa occidentale di lingua scritta latina, è l'Alto Medioevo il periodo in cui pp. 4-28.
G. Tamani, Un nuovo strumento per lo studio della miniatura ebraica, Annali di Ca' Foscari 20, 1981, 2, pp. 101-115.
C. ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] a ciò si aggiunge che, rispetto alla religione ebraica, le altre due fanno del proselitismo o un dovere Roma, Studium, pp. 189-218.
Librandi, Rita (20092), La lingua della Chiesa, in Lingua e identità. Una storia sociale dell’italiano, a cura di P. ...
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Religione
Carlo Rocchetta
Il concetto di religione non può essere definito astrattamente, al di fuori di una posizione culturale storicamente determinata e di un riferimento a specifiche formazioni [...] , dipendente dai sei organi interiori (occhio, orecchio, naso, lingua, corpo, mente) e dai sei oggetti esterni (aspetto, Cristianesimo
Il cristianesimo nasce nel quadro dell'antropologia ebraica. Il corpo è egualmente considerato come un dono ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.