GRILLPARZER, Franz
Giovanni A. AIfero
Poeta tragico austriaco, nato a Vienna il 15 gennaio 1791, morto pure a Vienna il 21 gennaio 1872. Dopo un'adolescenza priva di luce, conobbe presto la sventura: [...] pochi giorni, tutto rapidità di azione, foga e fluidità di lingua e di verso, ebbe un grande successo, ma fu le due tragedie seguenti, nel quale l'amore sensuale per una bellissima ebrea stacca Alfonso di Spagna dalla moglie, lo smemora, né lo lascia ...
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Scrittore tedesco, nato il 28 febbraio 1812 da modesta famiglia ebrea a Nordstetten nella Selva Nera, morto a Cannes l'8 febbraio 1882. Il giudaismo e ancor più l'ambiente contadinesco del villaggio nativo [...] intorno a Spinoza; li accozzò nel'700 intorno a un oscuro poeta ebreo, Moses Ephraim Kuh. Ciò che ha rilievo e pregio è la Crescenza, ecc.), scritti con franchezza e freschezza, in una lingua agile e colorita, graziosamente sparsa di modi e parole del ...
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Scrittore di lingua tedesca, nato a Rustschuk (Bulgaria) il 25 luglio 1905, premio Nobel 1981 per la letteratura. Di famiglia ebrea di radice sefardita, si è formato a Vienna, dove anche ha scritto o almeno [...] iniziato le sue opere più significative. Trasferitosi in Inghilterra dopo l'Anschluss, nel 1938, da allora ha vissuto a Londra. Le sollecitazioni più forti gli vennero dal clima disordinatamente vitale ...
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Pseudonimo e dal 1924 nome ufficiale di Shmuel Yosef Czaczkes, scrittore di famiglia ebrea, nato a Buczacz (Galizia) il 17 luglio 1888 e morto a Rehovot (Israele) il 17 febbraio 1970. Membro dell'Accademia [...] derelitte) che, scritta in ebraico, segna il definitivo abbandono della lingua yiddish. Nel 1913 si recò in Germania per studiare, ma per la figlia. È invece dedicato alla vita dei pionieri ebrei in Palestina agli inizi del 20° sec. il romanzo Etmol ...
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MOSSE, George Lachmann
Vittorio Vidotto
Storico statunitense di origine tedesca, nato a Berlino il 20 settembre 1918. Nel 1933 si trasferì, per ragioni razziali e politiche, con la famiglia ebrea (proprietaria [...] di alcune opere in traduzione prima dell'edizione in lingua originale.
Tra le sue opere: The struggle for sovereignity mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti (1990); Ebrei in Germania fra assimilazione e antisemitismo (1991).
Bibl.: Political ...
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L'economia
Domenico Sella
Crisi e rilancio
Per Venezia e la sua economia il Cinquecento iniziò sotto cattivi auspici. Mentre la Repubblica era impegnata nella guerra contro l'impero ottomano (1499-1503) [...] alla piena cittadinanza di gente di lingua e di costumi tanto diversi da Bernard D. Cooperman, Venetian Policy towards Levantine jews in Its Broader Italian Context, in Gli Ebrei e Venezia, a cura di Gaetano Cozzi, Milano 1987, pp. 65-77 (pp. ...
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L'Africa islamica: Tunisia
Alessandra Bagnera
Giovanna Ventrone Vassallo
Enrico Cirelli
Federico Cresti
Gabriella Di Flumeri Viatelli
Mourad Rammah
Patrice Cressier
di Alessandra Bagnera
Inquadramento [...] musulmana, ebraica e cristiana. Se quest'ultima, di lingua latina, era ancora numerosa, fu però la comunità per quanto minoritaria (ca. 10%) di cristiani e di pochi Ebrei. Il suo ruolo di città portuale era però ancora inferiore rispetto a ...
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di Vittorio D. Segre, David Ben Gurion
SIONISMO
Sionismo, di Vittorio D. Segre
Testimonianza sul sionismo, di David Ben Gurion
di Vittorio D. Segre
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico. 3. Gli [...] una legge sulla nazionalità che permetta, tra l'altro, di attribuire la nazionalità palestinese a tutti gli Ebrei che si trasferiscono in Palestina. Le lingue ufficiali devono essere l'inglese, l'arabo e l'ebraico, e le feste delle tre religioni ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] per farne anche qualche estratto, le famose Lettere Provinciali di Pascal in lingua francese, e poi la traduzione latina con note peggiori del testo l'amministrazione ecclesiastica e rinchiuse nuovamente gli ebrei nell'area del ghetto. L'arrivo dei ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] è una religione semitica, cioè ebrea; e i semiti, gli ebrei, non intendono, anzi odiano e la letter. della nuova Italia, Torino 1939); C. De Lollis, Appunti sulla lingua poeta del C., in Saggi sulla forma poetica ital. dell'Ottocento, Bari 1929, pp. ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...