In italiano e in molte altre lingue la classe dei verbi intransitivi (➔ transitivi e intransitivi, verbi) non è omogenea, ma si divide in due gruppi principali, che si distinguono secondo il comportamento [...] haber «avere» e rispettivamente ter «tenere». Quanto al francese, la scelta di être «essere» come ausiliare perfettivo rispetto Pisa, ETS.
Legendre, Geraldine (1989), Unaccusativity in French, «Lingua» 79, pp. 95-164.
Levin, Beth & Rappaport ...
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La pubblicità, in tutte le sue forme (su manifesti, nei giornali, in radio e televisione), è uno dei tipi testuali che più influenzano l’italiano comune, con coniazione di ➔ neologismi e prestito di parole, [...] testato; ipersnellente; lactobacillus bifidus essensis; metabolismo corneale; oligominerale.
Anche l’uso delle lingue straniere moderne risponde a facili stereotipi: il francese è impiegato in prodotti che puntano sulla bellezza, sull’eleganza e sul ...
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I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] (come un glossario greco-siciliano studiato da Frasca 1949), dall’ebraico (gli esempi sono parecchi), da un’altra lingua romanza (francese o provenzale) o dal tedesco a un volgare italoromanzo.
I glossari monolingui latini sono il tipo più antico e ...
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Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] a un ictus.
L’importanza di Calvino nella storia della lingua italiana contemporanea è grande. Se si pensa che i primi due Paolo Pasolini, che tra i primi notò il carattere più francese che toscano della sua prosa, l’estro più volterriano che ...
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Derivato del verbo di origine latina divulgare, il nome divulgazione, attestato nell’italiano antico con il valore di «diffusione», «pubblicazione» di notizie, scritti, ecc., ha acquisito solo in epoca [...] grande pubblico di dottrine e nozioni specialistiche». Tale specializzazione semantica (riscontrabile anche in altre lingue europee, quali il francese e l’inglese) è sintomo e insieme prodotto del processo di definizione degli assetti organizzativi ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] al tipo morfologico fusivo (o flessivo; ➔ morfologia; ➔ lingue romanze e italiano) i suoi morfemi flessivi tendono a svolgere più l’italiano è più vicino al tipo flessivo rispetto al francese (ha un numero maggiore di forme nelle coniugazioni verbali ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] , introdotte nel 1477 in un volgarizzamento in prosa dal francese già stampato a Venezia nel 1472: incomencia → incomincia, , la definitiva, uscita dopo la pubblicazione delle Prose della volgar lingua di Bembo, dove il v. 6 divenne: «e volge tutto ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] incaricato di dialettologia italiana (dal 1873 l'insegnamento si chiamò di lingue romanze) all'Istit. superiore di Firenze, dove insegnavano P. gli imitatori delle romanze e pastorelle provenzali e francesi, in Nuova Antologia, novembre 1875, pp. 477 ...
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Fra le diverse tipologie del prestito (➔ prestiti), il calco (nella sua accezione linguistica il termine è usato la prima volta in Francia alla fine del XIX secolo, ma furono poi A. Meillet e Ch. Bally [...] ’arrivo. Se le due lingue sono affini, si instaurano corrispondenze quasi automatiche che talvolta possono contribuire alla fortuna di un morfema formativo, come avvenne nel XVIII e XIX secolo con i calchi di derivati francesi in -isme (autoritarismo ...
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L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] vendas, não vendais), l’italiano – come anche il romeno e il francese antico – nell’adoperare la costruzione non + infinito per la II persona non dicere ille secreta a bboce (➔ origini, lingua delle). Per quanto riguarda il passaggio dalla negazione ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...