Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] con funzione di unire le parole, «considerato, per tutto l’Ottocento, un francesismo», come è attestato in Giuseppe Rigutini (La unità ortografica della lingua italiana, Torino, Paggi, 1885), che lo inserisce tra i «segni modernamente introdotti ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] classica quando la parola da cui è ottenuto non è un composto della lingua italiana: ciò accade, ad es., con buro- (da burocrate, dal francese bureau «scrittoio; ufficio»), che viene utilizzato come primo elemento di composti (burolingua, burosauro ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] che metrico-musicale. Con precoce buon senso, Voltaire sostiene che il confronto tra italiano e francese è mal posto, poiché non può esistere la lingua perfetta: ciascuna ha pregi e difetti. Tra i difetti dell’italiano, si annoverano la monotonia ...
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È detto imperfetto storico (o imperfetto narrativo) l’➔imperfetto indicativo usato in un contesto che richiederebbe l’uso di un tempo perfettivo (➔ aspetto), come il ➔ passato remoto. Il brano seguente, [...] tratto che parallelamente andava guadagnando sempre più rilievo in francese (Bres 2005: 205 segg.).
Le radici dell’ e vanno rintracciate nella duttilità aspettuale tipica di varie lingue romanze antiche, tra cui appunto l’italiano (Bertinetto ...
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In italiano e in molte altre lingue la classe dei verbi intransitivi (➔ transitivi e intransitivi, verbi) non è omogenea, ma si divide in due gruppi principali, che si distinguono secondo il comportamento [...] haber «avere» e rispettivamente ter «tenere». Quanto al francese, la scelta di être «essere» come ausiliare perfettivo rispetto Pisa, ETS.
Legendre, Geraldine (1989), Unaccusativity in French, «Lingua» 79, pp. 95-164.
Levin, Beth & Rappaport ...
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La pubblicità, in tutte le sue forme (su manifesti, nei giornali, in radio e televisione), è uno dei tipi testuali che più influenzano l’italiano comune, con coniazione di ➔ neologismi e prestito di parole, [...] testato; ipersnellente; lactobacillus bifidus essensis; metabolismo corneale; oligominerale.
Anche l’uso delle lingue straniere moderne risponde a facili stereotipi: il francese è impiegato in prodotti che puntano sulla bellezza, sull’eleganza e sul ...
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I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] (come un glossario greco-siciliano studiato da Frasca 1949), dall’ebraico (gli esempi sono parecchi), da un’altra lingua romanza (francese o provenzale) o dal tedesco a un volgare italoromanzo.
I glossari monolingui latini sono il tipo più antico e ...
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Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] a un ictus.
L’importanza di Calvino nella storia della lingua italiana contemporanea è grande. Se si pensa che i primi due Paolo Pasolini, che tra i primi notò il carattere più francese che toscano della sua prosa, l’estro più volterriano che ...
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Derivato del verbo di origine latina divulgare, il nome divulgazione, attestato nell’italiano antico con il valore di «diffusione», «pubblicazione» di notizie, scritti, ecc., ha acquisito solo in epoca [...] grande pubblico di dottrine e nozioni specialistiche». Tale specializzazione semantica (riscontrabile anche in altre lingue europee, quali il francese e l’inglese) è sintomo e insieme prodotto del processo di definizione degli assetti organizzativi ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] al tipo morfologico fusivo (o flessivo; ➔ morfologia; ➔ lingue romanze e italiano) i suoi morfemi flessivi tendono a svolgere più l’italiano è più vicino al tipo flessivo rispetto al francese (ha un numero maggiore di forme nelle coniugazioni verbali ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...