PROSSEMICA
Amedeo De Dominicis
Il termine ''prossemica'' (dall'ingl. proxemics, neol. da prox- del lat. proximus, ed −emics come in phonemics), coniato da E. T. Hall (1963), designa una branca della [...] prendono un nome dai loro punti d'intersezione), il sistema radiale francese o a ''griglia'' e il sistema reticolare americano. Vi è consiste nel togliersi il cappello e tirar fuori la lingua. Un'analisi delle tecniche corporee associate all'uso che ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] (in pratica, c'è /m/ solo se c'è /b/), ecc. Altri u., infine, esprimono correlazioni complesse: una lingua, se ha vocali nasali (come il francese /ã/ di /grã/ grand "grande"), ha anche vocali non nasali (come /a/ di /pas/ passe "(egli) passa"), ma ...
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STILISTICA (XXXIII, p. 734)
Cesare Segre
La parola, già usata in tedesco da Novalis, diventa termine tecnico ben definito ad opera di C. Bally (1902): "La stylistique étudie les faits d'expression du [...] regionali, ecc. L'indagine svolta da Bally sul francese, in particolare su sintassi e lessico, è dunque -M. Gregory), Londra 1964; L. Rosiello, Struttura, uso e funzioni della lingua, Firenze 1965; Essays on the language of literature (a cura di S. ...
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SOSTRATO (o substrato)
Benvenuto Terracini
Con questo termine alcuni linguisti designano le tracce della lingua originaria mantenute da un gruppo etnico nell'adottare un'altra lingua di maggior prestigio. [...] di reale bilinguismo e di progressivo avvicinamento delle due lingue in simbiosi (per es., fra le due desinenze " isolando un complesso di mutamenti fonetici (per es.,. nel francese "l'acutissima delle spie celtiche" cioè la ü corrispondente al ...
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FONOLOGIA (v. fonetica, XV, p. 622; App. II, 1, p. 960; III, 1, p. 655)
Alberto M. Mioni
Studio funzionale della strutturazione fonica del linguaggio, cioè di come i suoni del linguaggio (foni) si organizzano [...] r] apicoalveolare, ma una pronuncia con [r] uvulare alla francese non muterebbe il significato della parola, ma indicherebbe solo che il un dato continuum di foni secondo i fonemi presenti nella sua lingua, per cui un fono [æ] sarà percepito come /ε/ ...
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PIDGIN E CREOLE, LINGUE
Maurizio Gnerre
(v. pidgin-english, XXVII, p. 164; creole, lingue, XI, p. 833)
Le lingue p. e c. parlate attualmente sono forse più di 200, presenti in tutti i continenti, con [...] lessico e le sue possibilità morfologiche e sintattiche, può divenire lingua materna (e spesso unica) di un certo gruppo socio-culturale del Sud Africa.
I p. e c. basati sul francese, più numerosi di quelli già menzionati, sono parlati dall'Africa ...
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Linguaggio e globalizzazione
Benedetta Baldi
Leonardo M. Savoia
Il termine globalizzazione designa un insieme di processi d'integrazione in campo socioeconomico e nelle comunicazioni che si è affermato [...] 215 milioni, al portoghese 194 milioni, al malese-indonesiano 176 milioni e al francese 129 milioni. La diversa diffusione delle lingue risponde anche a processi di pianificazione e di standardizzazione linguistica funzionali alla realtà sociale ...
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GLOTTODIDATTICA
Wanda d'Addio Colosimo
(App. IV, II, p. 85)
A partire soprattutto dagli anni Settanta, si assiste a un ripensamento profondo degli obiettivi dell'apprendimento linguistico sotto la spinta [...] Comunità Europea. Tali repertori, elaborati a cura del Consiglio d'Europa per le principali lingue europee (inglese, francese, tedesco, italiano, spagnolo, danese, olandese, svedese), e successivamente adattati alle necessità scolastiche per quanto ...
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GABRIELI, Francesco
Roberto Rubinacci
(App. III, I, p. 695)
Arabista e islamista italiano. Professore ordinario di Lingua e letteratura araba nell'università di Roma ''La Sapienza'' (1938-79), di cui [...] e islamisti contemporanei, studioso e conoscitore come pochi delle lingue araba, persiana e turca, G. se ne è 1975) e Il risorgimento arabo, entrambi tradotti in inglese, francese e tedesco, che, a coronamento di un intenso lavorio monografico, ...
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SPITZER, Leo (XXXII, p. 401)
Emerico GIACHERY
Linguista e saggista, morto a Forte dei Marmi (Lucca) il 16 settembre 1960.
Nell'ultimo venticinquennio s'è rivelata sempre meglio, accanto agl'interessi [...] ), pp. 42-59; A. Schiaffini, Momenti di storia della lingua italiana, Roma 1953, pp. 170-180; id., Introduzione a: , Introduzione a: L. Spitzer, Marcel Proust e altri saggi di letteratura francese, Torino 1959, pp. IX-XXIX; L. Spitzer, Lo sviluppo di ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...