. Famiglia romana d'origine molto antica, che pervenne a grande notorietà e importanza verso la seconda metà del sec. XV, allorché le lotte fra le fazioni erano vivissime. Nemici acerrimi dei D. V. erano [...] concistoriale e nipote del precedente, salì a grande fama come umanista sotto il pontificato di Pio II. Dottissimo nella linguagreca, tradusse Esiodo e aveva già cominciato a tradurre l'Iliade, allorché fu colto da morte immatura (aveva appena 21 ...
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Della illustre casata fiorentina dei Buondelmonti, nato egli stesso a Firenze, s'ignora in quale anno. Lasciò la sua città natale alla fine dell'adolescenza e si recò a Rodi, per studiarvi la linguagreca, [...] , particolarmente quelle di Candia, di Rodi, di Corfù; esse costituiscono il primo fondamento della cartografia delle sole greche e furono perciò moltissime volte copiate o imitate.
Della descrizione di Candia, entrambe le redazioni furono pubblicate ...
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Nacque a Veracruz, nel 1729, e nel 1747 entrò nella Compagnia di Gesù. Insegnò a Messico latino e retorica, e predicò agli indigeni nella loro lingua nahoa; professore di filosofia all'Avana, accrebbe [...] negli stati della Spagna, trovò asilo a Bologna, dove per 20 anni, fino alla morte (1788) insegnò letteratura, geometria e linguagreca e compose molte delle sue opere. Ai suoi saldi studî classici deve l'eleganza grave ma concisa e flessibile dei ...
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Grammatico del periodo di Adriano, nativo di Eraclea nel Ponto, autore secondo Suida d'un lessico che abbracciava in cinque libri tutto il dominio della linguagreca, Λέξις παντοδαπή, da ritenersi cenamente [...] una stessa opera coi Περιεργοπένητες (o Lessico per studenti poveri), a noi noti dalla lettera che Esichio di Alessandria indirizza a Eulogio in testa al suo Lessico. La materia a D. veniva dalla miglior ...
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Nativo di Costantinopoli, monaco studita, successe nel 1348 al celebre Barlaam nel vescovado di Gerace, che resse lodevolmente per 17 anni sino alla sua promozione ad arcivescovo di Tebe nella Beozia (1366). [...] Gebhardt nel 1875. La versione dall'ebraico è del tutto nuova, letterale sino allo sforzo del lessico e dell'indole della linguagreca di cui l'A. era assai perito. La sua traduzione latina del De remediis irae (= De cohibenda ira) di Plutarco parve ...
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VILLOISON, Jean-Baptiste Gaspard d'Ansse de
Filologo classico, nato a Corbeil-sur-Seine il 5 marzo 1753, morto a Parigi il 26 aprile 1805. Dedicatosi fin dalla prima giovinezza allo studio del greco [...] moderno all'Ècole des langues orientales e, poco dopo, al Collège de France la cattedra di linguagreca antica e moderna.
Delle sue opere, che portarono alla luce un imponente materiale, variamente utilizzato dalla critica posteriore, ricordiamo ...
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Glottologo greco, vivente. Nacque nel 1848 a Mithio in Creta, studiò ad Atene e in Germania; nel 1885 fu nominato professore di glottologia all'università di Atene; è ora professore onorario in quella [...] ‛Αρχεῖον, Glotta ed altri periodici: notevole, tra questi, uno studio Περὶ τῆς ἑνότητος τῆς ‛Ελλ. γλώσσης (Sull'unità della linguagreca, in 'Επετ. τοῦ 'Εϑν. Πανεπιστημίου, Atene 1909, pp. 47-151), in cui è condotta un'interessante statistica sulla ...
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Nato a Genova nel 1565 ed ivi morto nel 1623. Fu all'università di Padova, sotto Sperone Speroni e Giason di Nores, approfondendosi specialmente nella linguagreca, tanto da potere poi tradurre e commentare [...] assai bene i Caratteri di Teofrasto. Tornato in patria nel 1591, fu accolto nell'Accademia degli Addormentati. Amò Aurelia Spinola e per lei dettò le rime uscite a Padova nel 1596, poi Geronima Di Negro; ...
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Il primo dei grandi umanisti francesi, nato a Parigi nel 1467, morto ivi nel 1540. Si dedicò con passione allo studio della linguagreca, allora quasi ignota in Francia, sotto la guida del Lascaris, e [...] della Biblioteca Nazionale. Le sue più importanti opere sono: il trattato De Asse (1514), sulle monete e misure presso i Greci e i Romani; le Annotations sur les Pandectes (1508); i Commentaires sur la langue grecque (1529); e interessanti Lettere ...
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Glottologo, nato a Durlach presso Karlsruhe il 2 febbraio 1855, morto a Halle il 9 marzo 1924. Insegnò nelle università di Gottinga (dal 1878) e di Halle (dal 1895 fino alla morte). Esordì con lavori che [...] (ivi 1892), in cui espose criticamente la storia delle più importanti scoperte fonetiche del precedente ventennio, la sua attenzione si concentrò sulla linguagreca; furono argomenti da lui prediletti l'epigrafia, l'onomastica, Omero e i dialetti ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
grecita
grecità s. f. [der. di greco], letter. – 1. L’essere conforme all’uso della lingua greca: g. di un costrutto; pura, dubbia g. di una locuzione. 2. a. La lingua, la letteratura, e in senso più ampio la cultura e la civiltà greche, considerate...