Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due anni dopo, lo scandalo [...] e del linguaggio. Le Elegantiae linguae latinae (1435-44) sono da questo punto di vista un testo esemplare: la lingualatina offre, nella sua purezza, lo strumento per conoscere quello che è il patrimonio di cultura più elevato della storia umana ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] greca non si svincola dalla tradizione classica con quella indipendenza che è propria invece della letteratura in lingualatina. Un ultimo tentativo di riscossa pagana contro il cristianesimo è il neoplatonismo, rappresentato dal fondatore Ammonio ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] le ultime tracce di una cultura poetica in declino, con l’estinguersi della monarchia carolingia (911), tornando in auge la poesia in lingualatina, come prova Notker Balbulus (m. 912), poeta sorretto da buona vena lirica.
L’eclisse della poesia in ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] ampio, comprendendo anche l’insegnamento di precetti retorici e di nozioni letterarie. In antico era detta g. anche la lingualatina, contrapposta implicitamente al volgare, in quanto nel tardo Medioevo lo studio della g. riguardava esclusivamente il ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] libri sull'agricoltura (Rerum rusticarum libri tres), e una parte (6 libri, non integri, su 25) della grande opera De lingualatina; restano inoltre un migliaio di frammenti in versi e in prosa. Al primo periodo dell'attività poetica di V. risalgono ...
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Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente [...] le varietà, compresi metri originariamente lirici. Nella metrica P. è un maestro; egli foggia, seguendo le necessità della lingualatina, i già noti senarî giambici e versi quadrati in varietà di forme, peraltro sottomesse a sottili regole (proprio ...
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Disciplina linguistica che studia la storia delle parole, risalendo fino al punto della storia o della preistoria di un vocabolo ( etimo) in cui esso risulta appartenente a una famiglia di altri vocaboli. [...] . Fra i Romani, l’indirizzo stoico e quello filologico dei grammatici alessandrini si trovarono in parte conciliati nel De lingualatina di Varrone. In genere, i Romani (Verrio Flacco, dell’età di Augusto), come i medievali (Isidoro, Papia, Uguccione ...
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Vescovo di Poitiers e poeta (n. presso Treviso 530 circa - m. Poitiers inizî sec. 7º). Studiò a Ravenna, poi con lungo pellegrinaggio si recò alla tomba di s. Martino di Tours indi a Poitiers dove trovò [...] alcuni suoi inni (Vexilla regis prodeunt; Pange lingua gloriosi) sono entrati nella liturgia. La lingua di V. F. manifesta già l'inizio del passaggio dal latino alle lingue romanze e l'imbarbarimento della lingualatina. V. F. è considerato il primo ...
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Umanista (Bassano 1477 o 1478 - Padova 1552). Fu alunno, a Padova, di Marco Musuro e Pietro Pomponazzi; insegnò lettere classiche quasi sempre nello Studio di Padova, sebbene conteso da molte città e sovrani [...] d'Europa. Lasciò Carmina (1572), epistole, orazioni e i Concetti della lingualatina (1562). ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] e fanno parte della tradizione comune scandinava.
Trascurabile, da un punto di vista artistico, la letteratura religiosa in lingualatina, sia del Medioevo sia della Riforma, anche se materialmente ricca di traduzioni e rifacimenti. Dall’unione del ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...