Petrarca, Francesco
Achille Tartaro
Il trionfo della poesia amorosa
La grandezza di Francesco Petrarca, poeta italiano del 14° secolo, si affermò presto, e non solo nell’ambito della poesia. Già i contemporanei [...] dei Romani nella seconda guerra punica, sulle tracce dello storico latino Tito Livio e con l’ambizione di rinnovare l’epica di il suo capolavoro rimangono le rime in volgare (cioè in lingua italiana). Del resto, al Canzoniere (o, più esattamente ...
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Alfieri, Vittorio
Silvia Zoppi Garampi
Un poeta di forti passioni
Scrittore di tragedie, piemontese, Vittorio Alfieri attraversa la seconda metà del Settecento con irruenza, passione e coscienza civile. [...] , Voltaire e Rousseau.
Di nuovo a Torino, si dedica allo studio del latino e dell'italiano ‒ dopo cinque anni nei quali aveva parlato solamente il francese, la lingua allora più diffusa in Europa ‒ e si avvicina con fervore alla letteratura e ...
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Bonghi, Ruggiero
Uomo politico e letterato (Napoli 1826 - Torre del Greco, Napoli, 1895). Pur avendo compiuto studi irregolari, maturò un’eccellente conoscenza delle lingue classiche tanto che, ad appena [...] poi spostarsi a Firenze, Milano e Roma come docente di Letteratura latina, Storia antica e infine Storia moderna. Deputato, nelle file della incaricata di proporre provvedimenti per l’unificazione della lingua e la diffusione dell’italiano; nel 1871 ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] che rischiano di restare marginali se non si utilizza anche la letteratura filosofica in lingua volgare. Nei primi capitoli de Li livres dou Tresor di Brunetto Latini, per esempio, è introdotta una divisione della filosofia che conserva elementi dell ...
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Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] racconto di avventure più o meno favolose, composto in versi e in lingua ‛volgare' (si opponeva dunque nettamente alla lingua del libro, alla lingua nobile, il latino) e recitato oralmente con accompagnamento mimico e musicale. A quell'epoca, dunque ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] in Francia e in Inghilterra l'hanno ridotto alla loro lingua": parole che son tra i primi segni della singolare claris, in Studi sul Boccaccio, I (1963), pp. 253-332, e Appunti sul latino del B. nel De mul. claris,ibid., pp. 229-46.
Sul De casibus: ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] organica. Né, per quell'equilibrio che sempre aveva cercato di mantenere nell'uso dell'una e dell'altra lingua, trascurò le sue prose latine. Erano queste, come del resto la maggior parte delle rime, e naturalmente gli Asolani, composizioni di anni ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] minore. Nei ternari composti più tardi, anche la lingua, lo stile, perfino :il movimento metrico denunciano l' A. Salza, Città di Castello 1915; V. De Amicis, L'imitazione latina nella commedia italiana del XVI secolo, 2 ediz., Firenze 1897; G. ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] rivolgere al Vespro, e che neanche in quel "mare della lingua ed erudizione arabica" l'interesse erudito andò mai diviso per lui egli aveva dedicato al formarsi del comune sentimento di "nazione latina".Ma l'ideale italiano, fin qui creduto privo di ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] legata ad una riflessione molto importante sul volgare come lingua letteraria e poetica: "lo scrivere in istile litterato né altra differenza è, se non come scrivere in greco o in latino". Una conclusione, questa, che il B. aveva già in qualche modo ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...