L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] principale non ha il rigore tipico della consecutio latina (cfr. Vanelli 1991: 611-632; Serianni domani.
Quando la subordinata è al congiuntivo o al condizionale, nella lingua standard si hanno le seguenti possibilità (Dardano & Trifone 1997: ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] grammatica romanza, dalla frase subordinata finita: penso che Cartagine sia da distruggere.
La costruzione latina sopravvive però nelle lingue romanze, in primo luogo in frasi dipendenti da verbi di percezione (sento qualcuno cantare; ➔ infinito ...
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La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] singolare (fornai) si affermò in Toscana e da lì nella lingua italiana. Il suffisso ha avuto un recente aumento di produttività mestieri di poco conto;
(e) -iere. Di origine latina ma di provenienza francese, ha in -iero una variante italianizzante ...
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Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] parte anche riflessi di antiche formule di paternità espresse in latino con il genitivo e di origine notarile del tipo Iohannes Stampatori.
Rohlfs, Gerhard (1990), Studi e ricerche su lingua e dialetti d’Italia, Firenze, Sansoni.
Serianni, Luca ...
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La retroformazione consiste nella formazione di una parola nuova a partire da una parola già esistente tramite la cancellazione di elementi interpretati (erroneamente) come ➔ affissi: telemisurare da telemisurazione, [...] può essere considerato un esempio di tale tendenza).
La maggior quantità di verbi di origine latina in italiano rispetto alle altre lingue romanze ha determinato un minor ricorso alla retroformazione nella coniazione di verbi di uso comune ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...]
In questa accezione più ristretta, l’ipallage è figura più tipica della lingua letteraria latina, ma può tuttavia trovarsi nella tradizione della lingua letteraria italiana. Nella trattatistica retorica più recente (Mortara Garavelli 1988; Beccaria ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] morfologico fusivo o flessivo (➔ morfologia; ➔ lingue romanze e italiano) fa sì che uno -bile(m): piegabile; -iano < lat. -ianu(m): kantiano).
Alcuni suffissi di origine latina risalgono a loro volta al greco (per es., -ico < lat. -icum < gr ...
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I prefissi sono ➔ affissi (tecnicamente morfi legati), cioè elementi che non possono occorrere da soli, che si aggiungono alla parte iniziale di una parola (tecnicamente, un lessema). Tale processo di [...] caso di verbi (e loro derivati) di origine latina (per es., emergere, persuadere, presumere), in cui 2008), Il lato sinistro della morfologia. La prefissazione in italiano e nelle lingue del mondo, Milano, Franco Angeli.
Thornton, Anna M., Iacobini, ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] nei testi a stampa italiani, in particolare – per quanto riguarda le opere in latino – nel De Aetna, dialogo giovanile di ➔ Pietro Bembo che Aldo Manuzio (➔ editoria e lingua) diede alle stampe nel febbraio 1496 (1495 stile veneto), e – per quanto ...
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Per rivolgersi alle persone per chiamarle, o per richiamare la loro attenzione nella conversazione, o per prendere il turno dopo che loro lo hanno tenuto, le lingue usano varie modalità: nomi ➔ appellativi, [...] latino) e voi (presente nel latino d’età imperiale e poi probabilmente ricreato in modo autonomo nelle lingue ha il solo you; cenni in Rossi 2006: 308-309; ➔ doppiaggio e lingua).
Mentre il noi come ➔ plurale maiestatis è oggi in forte declino (anche ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...