ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] computer, pacemaker.
Data la differente struttura fonetica e grammaticale delle due lingue, particolarmente grave è il problema dell'adattamento, a meno che non si tratti di latinismi già in inglese. Per le parole del fondo anglosassone, alcune volte ...
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Vecchio Testamento. - Critica del testo. - La ripresa degli studî biblici che si è avuta dopo la seconda guerra mondiale è stata favorita da importanti scoperte in Oriente, che hanno offerto nuovo materiale [...] condizione erano la conoscenza e l'uso della lingua ebraica.
In appoggio alle ricerche testuali sono intervenute , Londra 1935), conferma, in Giovanni, V, 39, il testo di due latini (a, b) e delle versioni siriaca curetoniana e armena. Né, d'altra ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] del greco Filosseno) e poi con altri, giunsero a connettere fra loro greco e latino, ma senza una chiara identificazione degli effettivi rapporti genetici tra le due lingue. Il punto di vista che trova le sue origini nei citati brani biblici finì ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] ... non era in suo potere dimenticar interamente le forme né molto meno la nativa pronuncia ... delle antiche lingue che precedettero la latina. ... Di qui appunto ebbe origine quella varietà di dialetti che distinguono tutt'ora le varie provincie d ...
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VENETI (lat. Veneti; gr. Οὐένετοι, ‛Ενετοί, 'Ενετοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Il nome di Veneti indica le popolazioni indoeuropee diverse dalle italiche e dalle celtiche, stabilite nella pianura [...] Euganei scacciati. Secondo Pobibio (II, 17) la loro lingua era diversa da quella dei Celti. Erano dediti al genitivo sg. in -aí dei temi in -ā; ma come nel latino, nel greco, ecc, qui potrebbe trattarsi di sostituzione del dativo al genitivo ...
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Più che l'ammirazione l'imitazione di usi e costumi americani e in particolare degli Stati Uniti, autentici o supposti tali, già in aumento prima della seconda Guerra mondiale, si è ancor più diffusa e [...] di riassunti da altre riviste) e radiotrasmissioni in molte lingue, che illustrano i più diversi e caratteristici aspetti della goduto negli Stati Uniti persone e cose dell'America latina: in particolare oggetti decorativi, musica e danze. Queste ...
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Filologo classico, nato a Napoli il 22 febbraio 1913, morto a Genova il 24 settembre 1991. Formatosi alla scuola di A. Rostagni, dopo un decennio di incarichi universitari, ha ricoperto la cattedra di [...] rivolto anche all'indagine su alcuni fra i maggiori poeti latini, quali Catullo: Due studi catulliani (1951), Personaggi catulliani italiane di autori antichi altrimenti disponibili solo in lingua straniera. Come traduttore, è apprezzato per il ...
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Glottologo, filologo ed etruscologo, nato a Lilla nel 1879; professore di lingua e letteratura latina all'università di Parigi dal 1928 al 1942, quando passò alla cattedra di poesia latina al Collège de [...] contribuito a tener vivo quel focolaio d'umanesimo che s'incentra nell'Associazione Budé. Altre opere: Éléments dialectaux du vocabulaire latin, 2ª ed., Parigi 1928; Philologica, Parigi 1940: Recueil de textes latins archaiques, 3ª ed., Parigi 1947. ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] con motivi figurativi, colorate e poste fuori della giustezza del testo. Ma in realtà, almeno nell'Europa occidentale di lingua scritta latina, è l'Alto Medioevo il periodo in cui si vengono definendo a. d'apparato particolari sia in funzione di ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] ; (2) l'Impero Occidentale o romano, privo di un centro e in cui si parlavano diverse lingue, ma in cui il latino era la lingua franca degli studiosi. (Boyer 1991, p. 246)
In questo passaggio, gli autori accennano (implicitamente ed esplicitamente ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...