Glottologo, nato a Carrara il 15 settembre 1887. Fu nominato nel 1927 professore di glottologia nell'università di Cagliari, donde fu chiamato a Pavia nel 1928 e di qui, nel 1938, a Bologna.
La sua produzione [...] su problemi metodologici nel campo della geografia linguistica. Tra le sue opere: Il dileguo delle brevi atone interne nella lingualatina, in Annali università toscane, n. s., voll. VII e VIII; Manuale dei dialetti italici (Osco, Umbro e dialetti ...
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Linguista, nato a Genova il 19 luglio 1897. Nominato professore incaricato a Firenze nel 1924, è dal 1927 titolare di glottologia, prima a Cagliari, poi a Padova e Firenze. Ha curato la pubblicazione, [...] nostra.
I suoi interessi principali sono stati da prima la linguistica generale (Adattamento e distinzione nella fonetica latina, Firenze 1923), poi i rapporti fra lingua e cultura nell'Italia antica (Gli antichi italici, ivi 1931; Storia della ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] nei Fondamenti della linguistica (1951), un libro che si colloca a metà strada tra la sua storia della lingualatina (Storia della lingua di Roma, 1940) e il successivo Profilo di storia linguistica italiana del 1953.
Sulla copertina dei Fondamenti ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] : Cicerone e Virgilio, l’uno per la prosa, l’altro per la poesia.
Veniva proposta insomma, in riferimento alla lingualatina, la cosiddetta teoria dell’imitazione, poi applicata da Bembo al volgare, indicando come modelli ➔ Francesco Petrarca per la ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] a Torino una traduzione della grammatica di Claude Lancelot con il titolo di Nuovo metodo per apprendere agevolmente la lingualatina: questo libro, più volte ristampato, fu utilizzato quando l’insegnamento dell’italiano fu introdotto (solo un giorno ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] ’unità linguistica, la sua scelta esclusiva dell’«uso vivente di Firenze» perché convinto «che la lingua italiana è in Firenze, come la lingualatina era in Roma, come la francese è in Parigi».
Dopo l’unificazione politica, diventata Firenze capitale ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] , Dio non Iddio, benché sequente vocale, in modo che, dove li imitatori de la toscana lingua totalmente ogni studio poneno in lontanarse dalla lingualatina, io ogni cura et diligentia ho usato in aproximarme ad quella (Mario Equicola, Libro de ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] succedere al C. nello insegnamento.
Il C. parve tornare con nuovo vigore agli studi: attendeva alla sintassi della lingualatina, prosecuzione della morfologia di vent'anni prima; alla grammatica serba; a un volume sul Latium vetus. In funzione ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] accentuata all’inizio del Quattrocento, con l’affermazione dell’Umanesimo (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’), il trionfo della cultura e della lingualatina e la concomitante degradazione del volgare a idioma di rango ancillare: Lorenzo Valla ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] è normalmente considerata facile da imparare velocemente (geschwind zu lernen), innanzitutto perché ha molto in comune con la lingualatina e deriva da questa, poi, perché non conosce né sillabe mute, non pronunciate, come in francese, né quelle ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...