La paraipotassi è un fenomeno sintattico tipico dell’italiano delle origini (➔ sintassi; ➔ origini, lingua delle), che consiste in una combinazione tra il meccanismo sintattico della coordinazione (➔ paratassi) [...] ha la notte (Dante, Conv. III, v, 17)
Anche nella lingua letteraria dei secoli successivi si trovano casi di paraipotassi, come in (4), verso una tipologia sintattica della correlazione, «Verbum. Analecta Neolatina» 4, 2, pp. 399-427.
Mazzoleni, ...
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I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] varcano i confini del XVI secolo) sulla base della lingua, si hanno almeno tre tipi, senza considerare esperimenti sui , Salvatore (1949), Glossario greco-siciliano del sec. XIV, «Cultura neolatina» 9, pp. 129-135.
Gualdo, Riccardo (1999), L’uso ...
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Fra le diverse tipologie del prestito (➔ prestiti), il calco (nella sua accezione linguistica il termine è usato la prima volta in Francia alla fine del XIX secolo, ma furono poi A. Meillet e Ch. Bally [...] interferenza e l’espressione straniera abbia già un corrispettivo nella lingua d’arrivo, si può restare nel dubbio, come per , ad es., le rese secondo la tradizionale sequenza neolatina determinato+determinante, come per il ted. Blitzkrieg capovolto ...
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BALESTRIERI, Domenico
Dante Isella
Nacque a Milano da Giuseppe e da Isabella Maganza il 16 apr. 1714, ultimo figlio di una famiglia numerosa che contava un altro poeta: Carlo Giuseppe, sacerdote e autore [...] nota disputa letteraria suscitata dal primo e secondo dialogo Della lingua toscana del padre Onofrio Branda, Milano 1759: La Salinari, Una polemica linguistica a Milano nel sec. XVIII,in Cultura neolatina, IV-V [1944-45], pp. 64 ss.), le sole note ...
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ZOPPO, Polo
Davide Pettinari
Sono scarne le notizie sulla biografia di questo rimatore bolognese della seconda metà del Duecento, e dubbia in certa misura ne è anche l’identificazione documentaria. [...] di F.F. Minetti, Firenze 1979, pp. 197-199; Concordanze della Lingua Poetica Italiana delle Origini (CLPIO), a cura di d'A. S. 3-10; J. Matasci, P. Z. traduttore di Perdigon, in Cultura neolatina, LXXII (2012), 3-4, pp. 227-250; A. Ferrari, Da ...
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VEGEZZI RUSCALLA, Giovenale
Antonio D'Alessandri
– Nacque a Torino il 3 dicembre 1799 da Pietro Vegezzi e da Delfina Cottolengo.
Il padre fu intendente del Tesoro imperiale durante il periodo francese [...] stesso avrebbe ricordato più tardi, poté farsi un’idea della lingua romena, per cominciare poi a studiarla e conoscerla.
Nel (1940), pp. 351-445; C. Isopescu, La Società internazionale neolatina di Torino (1864) e i romeni, in Atti del XXIV Congresso ...
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Zingarelli, Nicola
Aldo Vallone
, Critico e filologo (Cerignola, Foggia, 1860 - Milano 1935). Conseguì la laurea a Napoli nel 1882 e poi, dopo un biennio di perfezionamento a Firenze (1883-1884), seguì [...] del Gaspary a Breslavia, del Tobler e della Schwan a Berlino. Dal 1902 al 1916 ebbe la cattedra di storia di lingue e letterature neolatine a Palermo e dal 1916 della stessa disciplina a Milano, succedendo al Monaci, per passare poi, sempre a Milano ...
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BERTOLDI, Vittorio
Tullio De Mauro
Nato a Trento il 2 apr. 1888, dopo gli studi medi, nel 1907, si trasferì a Vienna, dove fino al 1911 fu iscritto in quella facoltà di filosofia. Ancora studente, si [...] rapporti areali. L'opera, insieme con lavori minori, valse al B. la libera docenza (1924) in lingueneolatine.
Nel 1925, in qualità di lettore di lingua e letteratura italiana, il B. si trasferì a Bonn, dove restò fino al 1931: nell'università renana ...
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I gerghi di mestiere o di categoria condividono, storicamente, con quelli della malavita un nucleo lessicale comune (➔ gergo) cui va aggiunto, come specificità, un lessico tecnico proprio delle diverse [...] 10, 1, pp. 201-203.
Sabatini, Francesco (1956), La ‘lingua lombardesca’ di Pescocostanzo (Abruzzo), «Cultura neolatina» 16, pp. 241-257.
Trumper, John (1996), Una lingua nascosta. Sulle orme degli ultimi quadarari calabresi. Saggio sul linguaggio dei ...
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Aimeric de Belenoi (Namericus de Belnui)
Fabrizio Beggiato
Trovatore (prima metà sec. XIII), citato da D. in VE II VI 6 fra i " dictatores illustres ", e II VII 3 fra gli autori di canzoni in endecasillabi. [...] France et la Provence dans l'auvre de D., Parigi 1929, 107 ss.; A. Schiaffini, Lingua e tecnica della poesia d'amore dai Provenzali al Petrarca, in " Cultura neolatina " III (1943) 149 ss.; A. Viscardi, La poesia trobadorica e l'Italia, in Problemi e ...
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neolatino
agg. [comp. di neo- e latino]. – Detto delle lingue (chiamate anche romanze) che si sono svolte da un comune fondamentale strato latino, nelle regioni più profondamente latinizzate dell’impero romano (e che sono, da occidente verso...