Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] parlata), il passato prossimo si va sostituendo al ➔ passato remoto (allo stesso modo di quel che accadde in francese; ➔ lingueromanze e italiano) e arriva così a indicare un tempo passato senza legame al momento dell’enunciato:
(4) sono andato al ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] 1996, 2 voll., vol. 2º, pp. 467-506 (1a ed. in Lingue e culture dell’Italia meridionale (1200-1600). Atti del Convegno di Fisciano 1990, a , in Id., Identità linguistiche e letterarie nell’Europa romanza, Roma, Salerno, pp. 199-208.
Vignuzzi, Ugo ...
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BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] avevano trasposto lo stesso metodo di studio anche al dominio delle lingueromanze, e si era così proceduto a ricostruire il proto - lingueromanzo. Ma nell'ambfto romanzo le prese in esame erano spesso ancora in uso e la loro funzionalità era ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] 2010, vol. 1º, pp. 27-76.
Berretta, Monica (1989), Tracce di coniugazione oggettiva in italiano, in L’italiano tra le lingueromanze. Atti del XX congresso della Società di Linguistica Italiana (Bologna, 25-27 settembre 1986), a cura di F. Foresti, E ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] innesto delle storie e dei personaggi dell’epopea romanza con i classici latini (Virgilio, Ovidio, Catullo E s’in queste commedie trovarete qualche errore circa l’osservatione de la lingua, escusatemi, ch’anchora ch’io gli habbia veduti, non ho avuto ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] aree frontaliere: così, per es., a ovest del confine italiano varietà dialettali italo-romanze sono presenti nel sud-est della Francia sino a Nizza; e il monegasco, lingua ufficiale del Principato di Monaco, è un dialetto ligure. Nell’estrema area ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] dei tratti dell’obbligo e dell’orientamento futuro determina il fissarsi di un valore temporale. Tale fenomeno interessa tutte le lingueromanze, a eccezione del romeno (che sviluppa il futuro analitico voi cînta da volo cantare) e del sardo (in cui ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] per l'anno accademico 1908-09 Romania, col contributo Romana lingua per la miscellanea in onore di A. Hortis (1910): cfr 1-26 e 27-41.
La vasta produzione miscellanea in campo romanzo venne scelta e ordinata dal C. in due volumi assai importanti ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] R. Bonghi promosse l'istituzione nelle università di cattedre di filologia romanza; al D. fu attribuita nell'università di Napoli la cattedra denominata "storia comparata delle lingue e letterature neo-latine", ruolo che mantenne fino alla morte ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] realizzazione scritta, in particolare quando si tratti della resa grafica dei fonemi romanzi innovanti rispetto all’inventario fonematico della lingua latina (come le consonanti ➔ palatali, ➔ fricative, ➔ affricate, ➔ nasali, ➔ laterali) e quindi non ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
romanzamento s. m. 1. Narrazione in forma di romanzo di argomenti o testi propri di altri generi di scrittura. | Per estensione, con connotazione negativa, trattamento romanzato o romanzesco di determinati eventi o concetti. 2. Trasposizione...