Letterato e architetto (Genova 1404, da padre bandito da Firenze - Roma 1472). Appassionato di letteratura ma anche di matematica, scrittore e grande architetto, pedagogista e teorico dell'arte, uomo di [...] quell'anno per il certame coronario. Anche con questa iniziativa l'A., studioso della lingua e dello stile, aprì la questione di una letteratura volgare che gareggiasse con la classica.
Alla formazione ed esperienza letteraria dell'A. è strettamente ...
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Letterato (Venezia 1470 - Roma 1547). Seguendo a Firenze (1478-80) il senatore Bernardo (v.), suo padre e suo primo maestro, si familiarizzò col volgare fiorentino, dei diritti del quale egli, umanista [...] la poesia il Petrarca, per la prosa il Boccaccio, e diede una delle prime grammatiche della nostra lingua, riducendo a consapevole sistema quell'umanesimo volgare che era già in atto. Esso fa le sue prove nelle Rime (1530), eleganti ma fredde, che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ludovico Antonio Muratori
Fabio Marri
La più ampia antologia di scritti muratoriani tuttora disponibile (Opere, a cura di G. Falco, F. Forti, 1964), che non trascura nessuno dei molteplici interessi [...] tomi, tutte le storie d’Italia composte dall’anno 500 dell’era volgare sino al 1500, sì stampate come inedite». Sono i Rerum italicarum scriptores giochi e spettacoli, arte, letteratura e lingua); fenomeni e istituti religiosi (gerarchia ecclesiastica ...
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GIACOMO (Iacopo) da Lentini
Fabio De Propris
Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente [...] , che si iscrive interamente all'interno del progetto federiciano di dar vita a una lirica d'ispirazione laica e in linguavolgare che desse lustro allo Stato e al tempo stesso ne fosse il simbolo riconoscibile. La laicità, segno dell'indipendenza ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] di Kilwardby, e da tracce che rischiano di restare marginali se non si utilizza anche la letteratura filosofica in linguavolgare. Nei primi capitoli de Li livres dou Tresor di Brunetto Latini, per esempio, è introdotta una divisione della filosofia ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] i nove libri della Historia, accolti con singolari onori e celebrazioni. Tra l'altro, la Signoria volle che venissero tradotti in linguavolgare; e la versione, affidata allo stesso B., fu, dopo la sua morte, approntata da D. Acciaiuoli. L'opera però ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] da alcune ben precise testimonianze. Così, in una lettera a Marco Aureli, ad esempio, confessa di servirsi della linguavolgare per quegli argomenti di cui riteneva non essere necessario tramandare il ricordo ai posteri ("utimur iis in rebus quarum ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] Dante, e che poi si era corrotto, venendo sopraffatto da una linguavolgare e plebea, quella di G.B. Basile e G.C. Cortese. Per questo motivo bisognava recuperare tale lingua e renderla magari quella ufficiale del Regno meridionale; ciò andava fatto ...
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CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] compendio in terza rima della dottrina arisotelica -, il C. è soprattutto l'artefice dell'editio princeps deltrattato dantesco sulla linguavolgare.
Da un pezzo privo dì dubbi sulla paternità - "quanto a me l'ho senpre tenuto di Dante" aveva scritto ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] latina, contaminando ampiamente la narrazione storica con episodi mitologici e fantastici. Impianto simile ha la Sforzeide, che ripete in linguavolgare l'operazione che si proponeva il Filelfo: per il poema, che doveva celebrare le gesta del duca di ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...