Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] o forme dotte) sono quelle che, usate ininterrottamente dalla latinità alla nascita del volgare, hanno subito tutti i mutamenti fonetici causati dall’evolversi della lingua nel tempo. Italiano p. Espressione con la quale, a partire dagli anni 1960 ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] e della Vistola.
Diffusione Nei primi secoli dell’era volgare gli S., in quanto agricoltori, erano relativamente sedentari; indoeuropeo che partecipa, più degli altri, a queste isoglosse delle lingue slave è il baltico, e per questo la maggior parte ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] un suo cognato, adotta una variabile linguistica, definita ‘lingua del cognato’, che gli impone la scelta di parole (Pio II), in latino; uno dei più begli esempi di o. in volgare è l’orazione del doge T. Mocenigo contro il partito di F. Foscari ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] ritmica latina la r. confluì nella nascente poesia in volgare, in particolare in quella provenzale.
Secondo un’altra ipotesi qualità dei suoni in r. ovvero alla loro frequenza nella lingua, si suole distinguere tradizionalmente tra r. ricche o care o ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] accorgesse che essa non poteva essere raggiunta se non attraverso l’adozione della lingua da tutti parlata; era naturale dunque che l’U. latino volgesse verso l’U. volgare. Ciò avvenne in Italia nella seconda metà del Quattrocento. Ma occorreva che l ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] altro nome. Il numero dei c. varia da lingua a lingua. Le lingue caucasiche e ugrofinniche ne contano più di quelle indoeuropee: sei il latino (i precedenti più l’ablativo) che in latino volgare si riducono a due (un c. retto, l’antico nominativo, e ...
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Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] nella frase vengono a trovarsi precedute da consonante: per es., in istrada. Il fenomeno ha la sua origine nel latino volgare, e in altre lingue romanze ha avuto sviluppi più estesi che in italiano: all’it. spada fanno riscontro il fr. épée, lo sp. e ...
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Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica La sua forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con il vertice in alto e con il lato destro prolungato verso il basso; [...] mai funzioni di vocale (quali ha invece in alcune lingue).
Alcune delle pronunce dell’r diverse dalla italiana normale ad acquaio, lat. aquarium), perché il gruppo -ri̯- del latino volgare si è ridotto in Toscana e in parte dell’Italia mediana a ...
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linguistica Procedimento d’indagine che consiste nel ricavare per via comparativa da lingue diverse ma affini un certo numero di elementi linguistici comuni che possano essere attribuiti a un’epoca anteriore [...] testimonianze dirette e un utile termine di confronto nel latino scritto, classico e volgare, dei vari secoli della latinità. Attraverso l’analisi delle lingue indoeuropee si ricostruisce invece un abbozzo di sistema linguistico preistorico, e poiché ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] di circo, laghi di escavazione al termine della lingua ghiacciata, laghi intermorenici, ecc.); una statistica Chiese furono nel periodo più importante per la formazione del volgare in strette relazioni con Brescia e con Verona, senza contare ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...