papato
Nella Chiesa cattolica, istituzione che esercita le funzioni di governo, dottrina e culto. È il solo Vangelo di Matteo (16, 18-19) a dire dell’investitura di Cristo all’apostolo Pietro; di fatto [...] dell’Urbe, ed è al proposito da notare come la Chiesa di Roma si espresse a lungo in greco e non in latino. Si concorda nell’individuare nell’africano di lingua latina Vittore (ultimo decennio del 2° sec.) il primo vescovo monarchico di Roma ...
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LAGUMINA, Bartolomeo
Bruna Soravia
Primogenito di Salvatore e Vincenza Faja, nacque a Palermo il 4 luglio 1850.
Rimasto orfano di padre in tenera età, fu posto dalla madre nel seminario di Palermo insieme [...] collaborazione del fratello Giuseppe, futuro arcivescovo di Carpato. Si tratta di una raccolta di oltre mille documenti relativi Girgenti. Nel 1885 divenne titolare della cattedra di lingua e letteratura araba dell'Università di Palermo, dove ...
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AGAZZARI, Filippo (dell'Agazzaia, della Gazzaia, F. da Siena)
Agostino M. Giacomini
Nacque a Siena attorno al 1339 da Leonardo di Cola: non sappiamo il nome della madre, mentre risulta con certezza che [...] poté ottenere di rinunciare alla carica di priore.
Come scrittore si ricordano gli Assempri (Esempi): Gli Assempri di Fra Filippo da Siena, leggende del sec. XIV. Testo di lingua inedito tratto da un codice autografo della Libreria Comunale di Siena ...
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CIASCA, Agostino
J. Alberto Soggin
Nato a Polignano a Mare (prov. di Bari) il 7 maggio del 1835, in una famiglia di modeste condizioni economiche, da Leonardo e da Olimpia Montanari, fu battezzato con [...] dal vescovo di Monopoli, Francesco Pedicini, nel febbraio 1856 si trasferì a Roma. Il 10 marzo successivo entrò nell apologeticum super constitutionem dogmaticam de Fide Catholica.
Scrittore di lingua araba presso la Biblioteca Vaticana dal 1876, nel ...
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Il patrono di Padova, un frate predicatore
Di origine portoghese, sant'Antonio di Padova agli inizi del 13° secolo si fece con entusiasmo frate francescano. Ebbe fama di grande predicatore e guaritore, [...] viaggi in Italia settentrionale e, fra il 1225 al 1227, nelle regioni francesi della Linguadoca ‒ così chiamata perché vi si parlava la lingua d'oc ‒ e della Provenza, dove diventò famoso per le sue doti oratorie: parlava in piazze e mercati, perché ...
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antisemitismo
Francesco Tuccari
Le forme dell'odio verso il popolo ebraico
L'antisemitismo ha costituito e costituisce tuttora una delle più significative espressioni del razzismo nella storia dell'umanità. [...] una nuova concretezza: cacciati dalle loro terre, infatti, gli Ebrei si dispersero in tutto il mondo conosciuto, dando vita a piccole collaborazionisti. Fu questo la shoah, parola della lingua ebraica che indica il genocidio degli Ebrei nei campi ...
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FERDINANDO III, RE DI CASTIGLIA E DI LEÓN, SANTO
Nacque a Valparaíso (Zamora) nel 1201 da Alfonso IX re di León, cui succedette nel 1230, e da Berenguela di Castiglia che nel 1217, alla morte del fratello [...] ai nemici solo lo stato di Granada e poche altre terre. Si adoperò anche per la riorganizzazione e l'unificazione dei Regni di codice e promosse la definitiva adozione del castigliano come lingua ufficiale e letteraria. Morì a Siviglia nel 1252. Nel ...
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ashkenaziti
Gli ebrei dell’Europa centrorientale; da Ashkenaz, che nella «tavola dei popoli» in Genesi, X, 3 e in Geremia, LI, 27 indica una nazione discendente da Iafet, stanziata a N della Siria, e [...] alla peste del 1348-49, si ebbe una violenta esplosione antisemita in cui molti ebrei vennero uccisi dai «flagellanti»; i sopravvissuti emigrarono in Polonia dietro invito del re polacco Casimiro III. La loro lingua è lo yiddish, e per tradizioni ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] in occasione della prima riunione delle Niagara biblical conferences, cui si ricollega la serie intitolata the fundamentals: a testimony to the un’ampia diffusione dapprima nel mondo di lingua inglese, raggiungendo la Repubblica Sudafricana (dove l ...
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zoroastrismo La religione dell’Iran antico, fino all’avvento dell’islam, cioè fino alla conquista araba dell’impero persiano dei Sasanidi alla metà del 7° secolo. Prende il nome dal suo fondatore, Zaratustra, [...] dello Yasna, una delle sezioni dell’Avesta, scritti in una lingua più arcaica di quella delle restanti parti, che va appunto sotto arimaniche e per l’avvento del salvatore (saošyant), che si ripete anche nel sacrificio; il ruolo centrale di una figura ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...