Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] (1767) è concordemente considerata la migliore commedia in lingua tedesca. Ambientata all'epoca della guerra dei Sette sola quelle verità che il Nuovo Testamento, da cui pure mai si potrà prescindere, adombra e altre ancora a tali verità connesse. ...
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(fr. Strasbourg, ted. Strassburg) Città della Francia orientale (272.123 ab. nel 2007), capoluogo del dipartimento del Bas-Rhin e della regione dell’Alsazia. È situata nel Bassopiano Renano, sul fiume [...] porto fluviale e, successivamente, del Grande Canale d’Alsazia; si dotò di un efficiente apparato industriale a partire dal periodo l’anno precedente. Pronunciato in lingua volgare, è la più antica testimonianza delle lingue francese e tedesca, e ...
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(russo Mongolija; cinese Menggu) Vasta regione dell’Asia (2.700.000 km2 ca.), posta tra la Siberia e la Cina, con caratteristiche peculiari dal punto di vista fisico e antropico. La delimitano a N l’Altaj, [...] a E e interrotto da catene montuose.
La geologia della M. si inquadra nel più vasto assetto geologico dell’Asia e in particolar regione mongola. Infine i larghi bacini, ai quali la lingua mongola attribuisce il toponimo di gobi, posti al di sopra ...
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Scrittore greco (Cheronea, Beozia, 50 d. C. - ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio, e dopo alcuni viaggi tornò nella sua città, donde però si allontanò ripetutamente per incarichi [...] i contemporanei; nel Medioevo bizantino fu apprezzato più come filosofo che come storico, e la sua fama si diffuse anche in paesi di lingua non greca. L'Umanesimo guarda a P. tanto come testimonianza di una tradizione della filosofia religiosa antica ...
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Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente [...] è un maestro; egli foggia, seguendo le necessità della lingua latina, i già noti senarî giambici e versi quadrati in e di risultati. Ma la vera originalità di P. non si può rintracciare se non nel suo temperamento travolgente, nella sua comicità ...
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(lat. Venĕti, gr. Οὐένετοι o Βένετοι) Popolo italico, detto anche Paleoveneto, stanziato in età preromana nella pianura veneta e nelle zone collinari prospicienti. Per la maggior parte degli autori classici, [...] origine da una facies locale di tipo protovillanoviano e si sviluppa a partire dagli inizi dell’età del Ferro sino augusteo, della decima regione (Venetia et Histria). La lingua venetica (o paleoveneto) apparteneva al gruppo indoeuropeo e aveva ...
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Processo fisiologico per cui si produce un suono o un rumore per mezzo degli organi vocali.
Fisiologia e medicina
Concorrono nella f.: a) un meccanismo vibrante, rappresentato dalle corde vocali vere; [...] dei toni varia con l’età e il sesso: nel maschio alla pubertà si abbassa di un’ottava; nel corso dell’età, può accadere che una voce e difetti degli organi periferici del linguaggio (labbra, lingua, palato, arcate dentarie), le dislalie funzionali, il ...
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Poeta satirico latino (n. Aquino 55 d. C. - m. tra 135 e 140 d. C.). A Roma studiò retorica ed esercitò l'eloquenza sotto Domiziano, Nerva e Traiano fino a non molto dopo il 100. La notizia dell'esilio, [...] probabilmente la luce fra il 101 e il 132. In esse si riflette soprattutto la vita di Roma del periodo della sua giovinezza, amico, esercitarono notevole influsso sull'arte di Giovenale. La lingua è ricca d'immagini, con un certo colorito arcaico, ...
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Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] di metrica).
La distinzione fra vocale lunga (−) e vocale breve (◡), fondamentale per la fonologia indoeuropea, si conserva a lungo nelle lingue classiche. Bisogna anzitutto distinguere dalla vocale lunga la sillaba lunga, quella cioè che termina in ...
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Scrittore indiano di lingua inglese (n. Calcutta 1956). Ritenuto uno tra i maggiori protagonisti della letteratura indiana contemporanea, il suo universo romanzesco è un universo inquieto i cui personaggi [...] soggiorno nei paesi del Nordafrica, dove si era recato per studiare la lingua araba, ha tratto ispirazione per il di uno schiavo indiano citato in un manoscritto del 12° sec. si muove tra Egitto e India, trascorrendo dall'universo medievale con le ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...