GREGORIO III, papa, santo
Paolo Delogu
Di origine siriaca, apparteneva probabilmente a una famiglia giunta a Roma dall'Oriente a seguito dell'occupazione araba di quelle province dell'Impero bizantino. [...] G. III mette in risalto il fatto che egli conosceva sia la lingua greca sia la latina e loda la sua conoscenza dei salmi e 'oro (secondo altre interpretazioni, la cifra data da Teofane si riferirebbe alle imposte che il Papato versava all'Impero per ...
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CORIO, Bernardino
Franca Petrucci
Di nobile e antica famiglia, nacque a Milano l'8 marzo 1459 da Marco e da Elisabetta Borri.
Sposò nel 1483 Agnese Fagnani, nipote di Piattino Piatti, che morì nel 1500 [...] , presso il tipografo Giorgio de' Cavalli: edizione gravemente manomessa non solo nella lingua, ma anche nel testo, tagliato e riassunto con disinvoltura. Successivamente si ebbero un'edizione nel 1646 a Padova presso Frambotto, anch'essa sottoposta ...
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ALESSANDRO V, antipapa
Armando Petrucci
Pietro Filargis, detto Pietro di Candia, nacque intorno al 1340 a Kare, nella parte settentrionale di Creta, da poveri genitori di sangue greco, che egli non [...] cultura vasta e multiforme, dotto di greco (sua lingua nativa), educato nelle più grandi università estere del tempo influenza alla risoluzione dello scisma.
Dopo tanti anni di divisione, si andava facendo strada e fra i cardinali e fra i teologi, ...
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Polo, Marco
Claudio Cerreti
Veneziano in Cina, cinese a Venezia
Per accompagnare il padre in cina, Marco Polo partì ancora ragazzo da Venezia, intorno al 1271; lì diventò consigliere e alto funzionario [...] specializzato in poemi cavallereschi in francese, che era una lingua di gran moda per quel genere di storie. Marco gli a Venezia, dove riprese a fare il mercante senza più viaggiare lontano, si sposò ed ebbe tre figlie. Morì nel 1324, ma non ebbe, a ...
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Cecchi, Emilio
Scrittore e saggista, nato a Firenze il 14 luglio 1884 e morto a Roma il 5 settembre 1966. Tra i protagonisti della saggistica e del giornalismo del Novecento, spaziò dalla critica letteraria [...] chiese di utilizzare un italiano 'medio', più vicino alla lingua colloquiale che a quella aulica e artificiale fino allora da Gli uomini, che mascalzoni… (1932) di Camerini, che si muove in una prospettiva già di realismo; all'espressività concreta ...
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Petrarca, Francesco
Achille Tartaro
Il trionfo della poesia amorosa
La grandezza di Francesco Petrarca, poeta italiano del 14° secolo, si affermò presto, e non solo nell’ambito della poesia. Già i contemporanei [...] a Roma come avrebbe voluto.
I viaggi in Italia e la morte
Si fermò a Parma, dove venne a sapere della scomparsa di Laura; di il suo capolavoro rimangono le rime in volgare (cioè in lingua italiana). Del resto, al Canzoniere (o, più esattamente, ...
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Fo, Dario
Mirella Schino
Un moderno giullare
Uomo di teatro, attore, regista e autore, Dario Fo può essere considerato, insieme a Eduardo De Filippo, tra i più grandi attori italiani di fine Novecento. [...] a sfondo politico.
Mistero buffo
Per molti, l'arte di Fo si identifica con uno spettacolo nato nel 1969: Mistero buffo. È lo e dalle spiegazioni iniziali, oppure in grammelot (una lingua inventata che ne imita una esistente, utilizzando suoni senza ...
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Atatürk, Kemal
Silvia Moretti
Il padre dei Turchi
Alla fine della Prima guerra mondiale l'ufficiale turco Mustafa Kemal, dopo aver guidato la lotta di liberazione dell'impero ottomano dagli invasori [...] era stato attribuito ‒ mise in pratica i principi fondamentali sui quali si fondava il suo pensiero.
Il nuovo Stato e le riforme
Per reso obbligatorio l'uso dell'alfabeto latino, adattato alla lingua turca, in sostituzione di quello arabo, e il ...
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Bonghi, Ruggiero
Uomo politico e letterato (Napoli 1826 - Torre del Greco, Napoli, 1895). Pur avendo compiuto studi irregolari, maturò un’eccellente conoscenza delle lingue classiche tanto che, ad appena [...] Fallita la missione e spentesi le speranze neoguelfe, Bonghi si trasferì prima in Toscana e poi in Piemonte dove strinse Manzoni e incaricata di proporre provvedimenti per l’unificazione della lingua e la diffusione dell’italiano; nel 1871 fu relatore ...
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Giusti, Giuseppe
Poeta (Monsummano, Pistoia, 1809 - Firenze 1850). Proveniente da una agiata famiglia di possidenti di campagna, nel 1826 si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell’università di [...] salotto della marchesa Luisa Blondel d’Azeglio. Sempre nel 1845, si recò a Milano dove conobbe Alessandro Manzoni, con il quale anche un Epistolario che nell’Ottocento ebbe fortuna come testo di lingua esemplarmente in linea con le teorie manzoniane. ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...