salto
salto [Der. del lat. saltus -us "atto ed effetto del saltare", dal supino saltum di salire "saltare"] [LSF] (a) Generic., variazione finita di una grandezza fisica, come, per es., il s. idraulico [...] ): v. meccanica quantistica: III 702 b. ◆ [TRM] S. termico: differenza tra temperature. ◆ [ELT] [INF] Costrutto di s.: v. linguaggidiprogrammazione: III 425 b. ◆ [FSD] Meccanismo di s. per solidi amorfi: v. conduzione elettrica nei solidi: I 692 f. ...
Leggi Tutto
Horn, clausola di
Horn, clausola di in logica, → clausola avente una particolare struttura. In una clausola si distinguono letterali negativi, se sono espressi in forma negativa, cioè preceduti dal connettivo [...] 1951, trovano una peculiare applicazione nella logica matematica. Il loro impiego specifico è nei linguaggidiprogrammazione logica, utilizzati particolarmente per risolvere problemi legati all’intelligenza artificiale. Esse costituiscono, infatti ...
Leggi Tutto
ASSP (Application specific standard product)
Mauro Cappelli
Tipologia di circuito integrato a semiconduttore realizzato per una particolare applicazione. La specificità dell’impiego consente la vendibilità [...] tipo, che arrivano ad avere anche centinaia di milioni di porte (tra cui processori e memorie), sono detti System on a chip (SoC) e possono essere programmati con opportuni linguaggidiprogrammazione (per es., VHDL). In realtà, gli ASIC in senso ...
Leggi Tutto
random
random termine inglese (letteralmente: «casuale») utilizzato per indicare una procedura, una scelta, un’attribuzione di valore non connessa ad alcun procedimento deterministico. Qualsiasi procedimento [...] calcolo e dall’→ aritmetica finita della macchina. Per questo la funzione random nei linguaggidiprogrammazione genera in realtà un → numero pseudocasuale, ottenuto mediante opportune iterazioni a partire da un numero iniziale detto seme e legato a ...
Leggi Tutto
linguaggio assembler
Mauro Cappelli
Linguaggiodiprogrammazione le cui istruzioni sono composte da stringhe alfanumeriche corrispondenti in modo biunivoco alle istruzioni elementari dell’unità di elaborazione [...] -operazioni (per es., per la generazione di dati), si ottenne un ambiente diprogrammazione più orientato all’utente, che impresse una spinta decisiva per lo sviluppo successivo dei linguaggidiprogrammazione ad alto livello.
→ Computer science ...
Leggi Tutto
software libero
software lìbero <sòftu̯eë ...> (it. <sòftu̯er ...>) locuz. sost. m. – Software la cui versione eseguibile è rilasciata insieme al codice sorgente (la struttura elementare [...] mercato, soprattutto in particolari settori collegati alla rete (come i server Apache, i database MySQL e alcuni linguaggidiprogrammazione). Forse il risultato più significativo ottenuto dal movimento del s. l. è stata la diffusione del sistema ...
Leggi Tutto
controllo numerico
controllo numerico procedimento di automatizzazione comandato e controllato mediante numeri, che trova la sua più importante applicazione nell’automazione delle macchine industriali; [...] inevitabili errori che avvengono durante il processo di lavorazione.
Sono stati sviluppati nel corso degli anni veri e propri linguaggidiprogrammazione dedicati agli ambienti cad e cam che permettono di controllare con estrema facilità e precisione ...
Leggi Tutto
overloading
Mauro Cappelli
Caratteristica di un linguaggiodiprogrammazione che consente a un oggetto di avere significati diversi a seconda del contesto. Con lo stesso nome di overloading (letteralmente, [...] inizializzare una classe con i valori iniziali desiderati. La proprietà dell’overloading, che rappresenta una forma di polimorfismo, è tipica dei linguaggidiprogrammazione orientati agli oggetti, come Java e il C++.
→ Programmazione, linguaggidi ...
Leggi Tutto
salto, istruzione di
salto, istruzione di in un → programma, istruzione che determina l’interruzione dell’esecuzione linearmente ordinata della sequenza delle istruzioni e l’esecuzione di una istruzione [...] diminuisce l’efficienza del programma; inoltre il compilatore, nella traduzione dal codice sorgente al codice eseguibile, può riscontrare difficoltà nella generazione di un codice oggetto ottimale. I linguaggidiprogrammazione strutturata evitano il ...
Leggi Tutto
linguaggio context-sensitive
linguaggio context-sensitive linguaggio formale generato da una → grammatica generativa G = 〈AN, A, P, s〉, dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, AN è l’alfabeto dei [...] trattabilità automatica, proprio per la loro dipendenza dal contesto, e sono poco utilizzabili come linguaggidiprogrammazione. Il loro impiego, sulla base di studi condotti soprattutto dal linguista Noam Chomsky (1928), è stato proposto nell’ambito ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...