Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] , che agì sempre sul Prati come un benefico lievito formale, condizionando insieme una timida eco ideologica (si pensi a essere uno sforzo continuo per annientare se stessa e per emulare il linguaggio comune di tutti i giorni e di tutte le ore, ma ...
Leggi Tutto
L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] attitudine alla disciplina e all’obbedienza gerarchica, uniformità di linguaggio e di prassi amministrative. Se andava bene, routine e e ritardata da una serie, quasi parossistica, di adempimenti formali e di controlli minuti (più di forma che di ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] trasportarle al morale’, ovvero di convertire i segni astratti e formali della scienza in simboli, geroglifici di un mondo che doveva tenere conto e rivedere il vecchio arsenale del linguaggio poetico e dell’antica mitologia di cui si denunziava ...
Leggi Tutto
Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] , risulta evidente come nel 1859 un gran numero di pittori e scultori fosse impegnato nel rinnovamento formale del linguaggio figurativo. In questo clima l’attenzione alle istanze del Risorgimento, sia attraverso la partecipazione diretta agli ...
Leggi Tutto
ROMA - Storia, urbanistica, architettura (secoli 12° - 14°)
M. Righetti Tosti-Croce
Secolo 12°. - L'inizio del secolo è segnato a R. dal perdurare della situazione di tensione tra papato e impero che [...] la ratio cistercense che agisce sulle strutture formali del modello, potandole dell'inessenziale e Milano 1992; S. Carocci, Baroni di Roma, dominazioni signorili e linguaggi aristocratici nel Duecento e nel primo Trecento, Roma 1993; S. de ...
Leggi Tutto
I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] -Auguste-René de Chateaubriand e di Pierre-Joseph Proudhon.
Nel linguaggio politico italiano la parola e le sue varianti lessicali conservano più per la limitata attenzione verso i profili formali delle procedure elettorali piuttosto che per la loro ...
Leggi Tutto
Diritto, filosofia e teoria generale del
Riccardo Guastini
Il campo della disciplina
Le mobili frontiere della filosofia del diritto
"Il cercare una qualsiasi definizione di filosofia del diritto - [...] è sposato'.
3. In terzo luogo, l'analisi del linguaggio consiste nel distinguere accuratamente tra questioni di fatto e questioni di tesi, fanno uso di discrezionalità soltanto nei casi dubbi. I formalisti hanno il torto di non vedere i casi dubbi; i ...
Leggi Tutto
virtù (vertù, virtute, virtude, vertute, vertude)
Philippe Delhaye-Giorgio Stabile
Sostantivo femminile, di altissima frequenza nelle opere di D., dove indica fondamentalmente una ‛ capacità naturale [...] le cose sempre al migliore, cioè al bene della perfezione formale, Cv I VIII 9): essa muove e orienta le operazioni una cosa è per natura ordinata, e poiché l'essenza del linguaggio è ordinata a manifestare i concetti concepiti ne la mente, essendo ...
Leggi Tutto
Folclore, beni demoetnoantropologici e patrimonio immateriale
Alessandra Broccolini
Partenze, oblii e fratture tra legislazione e catalogazione
Termini come folclore, tradizioni popolari e cultura popolare [...] relative alle culture popolari appaiono fortemente intrise di linguaggi identitari e ‘popolar-romantici’, radicate nella vecchia candidatura senese, nonostante nel dossier non ci fossero vizi formali. Una candidatura che in seguito non è stata più ...
Leggi Tutto
La neologia
Bernard Quemada
La neologia, fenomeno linguistico e disciplina recente delle scienze del linguaggio, è un settore della lessicologia moderna che, dalla fine del 20° sec., accompagna lo sviluppo [...] equivalenti, e il procedimento è poco usato al di fuori dei linguaggi tecnici (bip-bip) e dei fumetti.
La norma e l’ che li riceve: navigare (anche in informatica). Le similitudini formali che li facilitano possono essere anche fonte di ambiguità o ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...