segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] di un procedimento visuale di comunicazione del pensiero (linguaggiodei s.), oppure per designare i grafemi (lettere) e il s. della radice quadrata, il s. d’uguaglianza ecc. I segni + e − indicano anche la positività o negatività di un numero; con ...
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Filosofia
In senso estremamente generico, qualsiasi processo che porti a isolare una cosa da altre con cui si trova in rapporto, per considerarla poi come specifico oggetto d’indagine una volta prescisso [...] definiti (processo di entificazione) o, se si vuole, con linguaggio meno preciso, nel considerare come un nuovo ente «quello che dell’a. In psicopatologia, incapacità di servirsi deisegni. Tutti gli stati di deterioramento intellettivo, transitorio ...
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STATISTICA (XXXII, p. 506; App. I, p. 1018)
Franco Giusti
Bruno Grazia Resi
Ludovico Piccinato
Alfredo Rizzi
Metodo scientifico che ha per oggetto lo studio quantitativo di fenomeni di massa, cioè [...] Nella teoria dell'inferenza viene adoperato spesso un linguaggio riferito a situazioni concrete e particolari, e (per es., in un problema binomiale come nel "test deisegni") o sull'uso della cosiddetta funzione di ripartizione empirica Fn, ...
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Sistemi dinamici
Franco Magri
Dmitrij Anosov
Il concetto di sistema è presente nel dibattito scientifico degli ultimi decenni nelle più diverse discipline: dall'idea di sistema fisico a quella di ecosistema, [...] a cui si perviene può essere descritto con il seguente linguaggio: un s. d. è rappresentato da un campo vettoriale di questi nuovi gruppi è uno deisegni più convincenti della persistente vitalità della teoria dei sistemi integrabili, ma non la ...
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Il Rinascimento. Le arti matematiche
Eberhard Knobloch
Ivo Schneider
Le arti matematiche
Il concetto di scienze matematiche
di Eberhard Knobloch
Il Rinascimento riprese dal Medioevo il concetto delle [...] calcolo infinitesimale nel XVII sec., essa rappresentava il linguaggio della filosofia naturale quando a essa era applicata cubi, …, aliquota pars cubo cubi; inoltre, egli si serviva deisegni del più e del meno allora usati.
Le moltiplicazioni delle ...
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Metodo
GGerard Radnitzky
di Gerard Radnitzky
Metodo
sommario: 1. Introduzione. 2. Concetto e definizione di procedimento metodico, metodo e metodologia. a) Distinzione tra i vari livelli. b) Definizione [...] sequenze composte con un repertorio finito di segni. Poiché in un linguaggio formalizzato ciò che importa è soltanto la forma deisegni, è possibile concepire un simile linguaggio come un sistema di forme di segni alle quali fa riscontro un insieme ...
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Scienza indiana: periodo vedico. Discipline ausiliarie dei Veda
Christopher Minkowski
Takao Hayashi
David Pingree
Discipline ausiliarie dei Veda
Testi per i rituali solenni (Śrautasūtra)
di Christopher [...] 'altra. Il formato e il linguaggiodei Gṛhyasūtra ricordano lo stile dei sūtra tipico degli Śrautasūtra; inoltre, in aggiunta una strofa dopo la quarta, che fa riferimento a Giove e ai segni zodiacali a cominciare dai Pesci, e le strofe 11-12, 14, 16, ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] o unità di misura, ma anche i diversi suoni della lingua parlata. Quest'uso fonetico deisegni ha consentito agli studiosi d'identificare i linguaggi utilizzati dagli scribi babilonesi e stabilire l'affiliazione linguistica di quelle che erano state ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. L'algebra e il suo ruolo unificante
Roshdi Rashed
L'algebra e il suo ruolo unificante
La seconda metà del VII sec. vede il costituirsi [...] risultato ottenuto. Enuncia e giustifica la regola deisegni e stabilisce le regole del calcolo sulle frazioni positiva x0, si calcola y0 e si ottiene:
Ricordiamo che, nel linguaggio euclideo sulle rette irrazionali, a+√b è un primo binomio, con a ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...