segmento Tratto di linea compreso tra due punti o tratto di un corpo qualsiasi compreso fra due estremi; anche, parte più o meno grande tagliata da un determinato oggetto o corpo.
Antropologia
In antropologia [...] seguito tale modello non venne più interpretato come un sistema di organizzazione rigida dei rapporti politici e sociali tra concreti gruppi di discendenza; piuttosto si preferì vedere in esso un linguaggio altamente ideologico, nel quale gli attori ...
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ITALIA
Adalberto Vallega
Alberto Belloni
Olga Donati
Carmelo Formica
Giuseppe De Rita
Giuseppe Roma
Vittorio Vidotto
Aldo Lo Schiavo
Giuliano Manacorda
Enrico Zanini
Rosalba Zuccaro
Sandro [...] termini diprogrammidi prevenzione e di ripristino in Italia. I fatti dell'anno e le interpretazioni, Bologna 1986 ss.; U. Ascoli, R. Catanzaro film non del tutto simili fra loro per gusto e linguaggi (Café-Express, 1980; Mi manda Picone, 1984; ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] e storia e alle interpretazionidi tale rapporto in base il linguaggiodi cui si valgono i singoli non è qualcosa di puramente individuale: è qualcosa di già programmi d'azione o di ordinamento politico e nonostante la presenza di alcune forme di ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] il rapporto tra la sua concezione dell'innatismo del linguaggio e la posizione originaria di Platone sulla natura della mente in questo modo:
"Come possiamo interpretare la proposta di Platone in termini moderni? Una variante moderna potrebbe essere ...
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COMUNICAZIONI DI MASSA
Denis McQuail
Alessandro Pace
Sociologia
di Denis McQuail
Introduzione
'Mezzi di comunicazione di massa' (o mass media) è un termine collettivo entrato nell'uso per indicare [...] e culturali dei programmi e della parità di trattamento dei candidati nei periodi di campagna elettorale, ancorché una pregnante interpretazione dell'art. 1 della legge n. 223 del 1990 (il quale dispone: "1. La diffusione diprogrammi radiofonici o ...
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Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] di uno strumento riproduttivo o, al più, mediatore di un discorso già presente nelle cose 'filmate'; la seconda lo interpreta invece come linguaggio del cinema stesso messo in atto dalla programmazione televisiva, questa dimensione mitica si è molto ...
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programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...