Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] ha potuto assolvere e assolve a molteplici funzioni nella vita individuale e sociale.
Le funzioni del linguaggioverbale
Il tema delle funzioni del l. verbale è affrontato già nell’Encomio di Elena di Gorgia e nel De interpretatione di Aristotele in ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] du language et les autres sciences, 1974). È da notare tuttavia che - in forza del ruolo specifico assegnato al linguaggioverbale e, forse, anche in funzione dell'intenzionalismo di base - Jakobson mette in guardia lo studioso dall'operare "un ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] se non priva di antecedenti, la semantica come studio semiotico e, in quanto tale, inclusivo dello studio della semantica di linguaggioverbale e lingue, è ancora da costruire. Essa è ancora in attesa di guadagnarsi sul campo il diritto a una vita ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggioverbale viene tipicamente [...] e riflessione sistematica. Il riconoscimento progressivo dell'importanza dei rapporti fra linguaggioverbale e società, sia per comprendere appieno il funzionamento del linguaggio sia per capire meglio le dinamiche sociali, ha tuttavia portato dall ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] ’ nacque a Firenze alla fine del Cinquecento «per recitare cantando, cioè per potenziare e ampliare la gamma espressiva del linguaggioverbale» (Coletti 2005: 29); il termine opera è attestato in francese (opéra) dal 1646, in inglese (opera) dal 1648 ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] fondamentale che ha portato allo sviluppo della prospettiva sociolinguistica sui fatti di lingua sta nella constatazione che il linguaggioverbale, oltre a essere una delle capacità innate degli esseri umani, dotato su queste basi di una propria ...
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Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...] di sotto del livello della coscienza in una sequenza seriale esteriorizzata - quale si ha nel linguaggioverbale, nella scrittura o nel linguaggio gestuale - deve essere effettuata da sistemi di organi esterni (nell'uomo, ad esempio, dai cosiddetti ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] dell’entità stessa, sembra connaturata alle lingue. Essa si estrinseca infatti sia a livello della generale facoltà del linguaggioverbale, nella diversità delle varie lingue in cui si articola la capacità umana di parlare, sia a livello di ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] (poche e discusse le eccezioni), e ciò (ricorda Simone 200819: 305) ha una giustificazione nelle basi ontologiche del linguaggioverbale: per parlare di alcunché, infatti, abbiamo bisogno in prima istanza di strumenti utili a designare, o denominare ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] per un pubblico adulto» (Diabolik, in I classici 2003: 5, 180).
Oltre all’ovvia interazione tra linguaggio delle immagini e linguaggioverbale, alla base del fumetto forse più ancora che di altri media (cinema e televisione, più sbilanciati verso l ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...