CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] di concepire, di giudicare, di sentire che domina presso i vari popoli" (F. Caliri).
Conseguenza delle teorie del C. sull'origine del linguaggio e sulla sua evoluzione, è l'affermazione, in opposizione ai puristi, che nessuna lingua è più pura delle ...
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DALLAPICCOLA, Luigi
Bianca Maria Antolini
Nacque a Pisino d'Istria il 3 febbr. 1904, da Pio, preside del locale liceo di lingua italiana, e da Domitilla Alberti; fu lo stesso D. a mettere in rilievo [...] giugno 1938 il D. assistette al Festival della S.I.M.C. a Londra: il viaggio fu tra l'altro determinato dal 1974), pp. 94-99; B. Zanolini, L. D. La conquista di un linguaggio (1928-41), Padova 1974; Tavola rotonda su L. D., in Antologia Vieusseux, IX ...
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GHEZZI, Pier Leone
Anna Lo Bianco
Nacque a Roma da Giuseppe e Lucia Laraschi il 28 giugno 1674 e venne battezzato il 9 luglio nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini (per i documenti e per la riproduzione [...] per l'avvenuta nomina. La scelta iconografica è ispirata ai precetti della Iconologia di C. Ripa; la realizzazione è derivata dal linguaggio dichiaratamente marattesco del padre, di sicuro gradimento in ambito accademico. L'ingresso nell'ufficialità ...
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LIPPI, Lorenzo
Chiara D'Afflitto
Clizia Carminati
Nacque a Firenze il 3 maggio 1606 da Giovanni di Lorenzo e da Maria Bartolini. La famiglia era di condizione agiata grazie anche all'attività di albergatore [...] che costituivano la base condivisa del linguaggio artistico. Nella sua vasta produzione di in S. Maria all'Antella, in Paradigma, 1985, n. 6, pp. 144-150; C. d'Afflitto, in Il Seicento fiorentino (catal.), Firenze 1986, Biografie, pp. 107-109; ...
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BARONIO, Cesare
Alberto Pincherle
Nacque la notte fra il 30 e il 31 ott. 1538 a Sora, da Camillo Barone (così, o anche Baroni, si firmò e fu chiamato pure il B., ancora, talvolta, nell'anno 1596) e [...] rivolge anche al lettore extra Catholicam. Certo, il suo linguaggio è severo: e dopo aver detto di appellare da lui secolo XVII,pp. 471-487. Cfr. inoltre, tra le fonti, F. Ferraironi, C. B. e l'Ordine della Madre di Dio.Roma 1940; Il primo processo ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] sceglie armonie semplici: ma essenzialità di linguaggio e semplicità armonica tradiscono sin troppo il [1919]; Onoranze di A. B., a cura del Resto del Carlino, Bologna 1919; C. Ricci, Commemorazione di A. B., Milano 1919 e Roma 1920; F. Torrefranca, A ...
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FACCIO, Rina (Marta Felicina), pseud. Sibilla Aleramo
Lucia Strappini
Nacque il 14 ag. 1876 ad Alessandria, primogenita di Ambrogio e Ernesta Cottino, seguita da due sorelle (Cora, Jolanda) e un fratello [...] alle istanze espressive della F., che affida al linguaggio elaborato e, a volte, concitato la vicenda del Lettere d'amore a Sibilla, a cura di G. Cibotto - B. Blasi, Roma 1974; C. Rebora, Lettere, I, a cura di M. Marchione, Roma 1976, ad Indicem; G. ...
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FOA, Vittorio
Andrea Graziosi
Nacque a Torino il 18 settembre 1910, terzogenito di Ernesto Ettore (1871-1966) e di Lelia Della Torre (1883-1968).
I fratelli maggiori, Anna (1908-2006) e Giuseppe (1909-1996), [...] 37). Anche per questo gli fu possibile avere più vite: c’è il Foa giovane torinese, il Foa cospiratore e poi dirigente Aragona fiancheggiavano l’esperimento corporativo mantenendo tuttavia un «linguaggio del tutto estraneo allo stile fascista» (Il ...
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BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] e del passivo; il rapporto sociale e storico del linguaggio (e dunque dell'arte), che si differenzia e in La Voce, 7 dic. 1911(v. Conversazioni critiche, Bari 1924, pp. 241-46); C. De Lollis, Per la riedizione del B., in La Cultura, 15 genn. 1912, e ...
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GRAZZINI, Antonfrancesco (detto il Lasca)
Franco Pignatti
Nacque a Firenze il 22 marzo 1504 da Grazzino e Lucrezia di ser Lorenzo de' Santi.
Il padre del G. era nato nel 1452; rimasto orfano, fu allevato [...] e nell'inscindibile rapporto tra comicità e linguaggio, che portava la commedia a registrare gli , in Arcadia. Atti e memorie, s. 3, VI (1973-76), 2, pp. 35-53; C. Spalanca, Il "tragico" e il "grottesco" nelle Cene d'A.F. G., in Critica letteraria, ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...