FENOGLIO, Giuseppe (Beppe)
Francesco M. Biscione
Nacque il 1ºmarzo 1922 ad Alba (Cuneo), primogenito di Amilcare, trasferitosi nella città dalla campagna circostante, garzone di macellaio e presto macellaio [...] va dal Sentiero dei nidi di ragno a Una questione privata";in questo "c'è la Resistenza proprio com'era, di dentro e di fuori, vera narra l'intero arco della lotta partigiana, nel più proprio linguaggio del F., della guerra civile, dalla fine del 1943 ...
Leggi Tutto
BERSEZIO, Vittorio
Valerio Castronovo
Nacque a Peveragno (Cuneo) nel marzo 1828 da Carlo, giudice al tribunale di Savigliano, esonerato dalla carica durante la reazione di Carlo Felice per trascorsi [...] dai drammi macchinosi, "ad effetto", e di linguaggio accademico e forzato, era destinata a rappresentare Castellino, V. B., in Tre commediografi piemontesi, Torino 1926, pp. 23-30; C. Bersezio, Mio padre, in Subalpina, III, novembre 1930, p. 3; M. ...
Leggi Tutto
BURATTI, Pietro
Armando Balduino
Nacque il 13 ott. 1772 a Venezia, da Petronio e dall'olandese Vittoria Van Uregarden, dove la sua famiglia, bolognese d'origine, si era trasferita da parecchi anni, [...] , mentre la stessa ammirata fluidità del suo linguaggio confina quasi sempre con la faciloneria. Di società venez. del suo tempo. Analisi di un suo poemetto..., Torino 1890; C. Musatti, Un grande attore e B., in Riv. teatrale ital., XIII (1909 ...
Leggi Tutto
ABBA, Giuseppe Cesare
Gaetano Mariani
Nacque a Cairo Montenotte, il 6 ott. 1838, da Giuseppe e da Gigliosa Perla (il cognome originario della famiglia era Abbate, divenuto Abbà con il nonno Francesco, [...] divergenti, nell'aver saputo creare insieme un linguaggio da leggenda e da narrazione cronachistica per dar garibaldina dal Carducci al D'Annunzio, Palermo 1933, poi col titolo G.C.A., in Scrittori-poeti e scrittori-letterati, Bari 1945, pp. 203 ...
Leggi Tutto
La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] non solo dei poeti e degli scrittori, ma anche del linguaggio quotidiano» (ibid.). Quindi, sin dalla tradizione più antica, la contesti:
(1) a. tagliare la torta
b. tagliare i capelli
c. tagliare l’erba
d. tagliare il vestito
e. tagliare le ...
Leggi Tutto
DE BIANCHI DOTTULA, Giordano, marchese di Montrone
Rosalba Galvagno
Nacque a Montrone (Bari), feudo del suo casato, il 31 genn. 1775 da Luigi e da Francesca Dottula.
Entrambi i genitori vantavano antiche [...] Perticari, il quale voleva che uno fosse il linguaggio comune a tutti gli italiani. Se non che marchese di Montrone, in Giorn. enc. napol., I (1840), 1, pp. 164-67; [C. A. De Rosa] Marchese di Villarosa, Notizie di alcuni cavalieri del S. O. Gerosol. ...
Leggi Tutto
Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] Storia per generi e problemi, a cura di F. Brioschi & C. Di Girolamo, Torino, Bollati Boringhieri, 4 voll., vol. 2°: delle vie per ogni parte infinite” alla “catena adamantina”: linguaggio e retorica dei “Dialoghi” di Tasso, in Studi in onore ...
Leggi Tutto
BUONARROTI, Michelangelo, il Giovane
Lovanio Rossi
Nacque a Firenze, ove fu battezzato il 4 nov. 1568, da Lionardo, nipote del grande Michelangelo, e da Cassandra Ridolfi, nella casa di famiglia di [...] (Iacopo Soldani), le vesti di lei, raccolte da un pastore (c. II). Il poemetto, misurato e grazioso, mostra già gli aspetti arriva fino all'Aminta e al Pastor fido; il linguaggio è ricco e colorito, con accentuata intonazione idillico-burlesca. ...
Leggi Tutto
Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] (➔ paratassi, ➔ arcaismi, ➔ latinismi, linguaggio comico).
La traduzione dell’Iliade rappresenta il tomi.
Monti, Vincenzo (1953), Opere, a cura di M. Valgimigli & C. Muscetta, Milano - Napoli, Ricciardi.
Monti, Vincenzo (1998), Poesie (1797-1803 ...
Leggi Tutto
PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] e della bellezza» (p. 33), in un linguaggio universale ed eterno. Una lettura spesso travalicante in della letteratura greca di G. P., in Id., Tre conferenze inedite, a cura di C. Catenacci - M. Di Marzio, Alessandria 2009, pp. 25-35; V. Di ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...