DONATO (Donati), Baldassare (Baldissera, Baldassara)
Augusto Cecilia
Incerta è la data di nascita di questo compositore attivo a Venezia, nella seconda metà del secolo XVI. Tuttavia il fatto che nel [...] il dialetto solo in una certa misura, essendo il linguaggio più sofisticato di quello degli autori napoletani. Rispetto ai sette sonetti, ma ci sono anche P. Bembo, A. Navagero e C.A. Gesualdo. I' vopiangendo i miei passati tempi, musicato per cinque ...
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Nacque ad Albuzzano (Pavia) il 2 ag. 1886 da Giovanni e da Maddalena Bosini. Frequentò il seminario di Pavia dove cominciò a formarsi quel solido impianto culturale, in cui confluivano la tradizione cristiana [...] e composte in variazioni di stili, di linguaggio, di modi espressivi che rimandano al saggio in Lotta coll'angelo, Milano 1942, pp. 408-420; E. Fenu, I doni di C. A., in Incontri letterari, Milano 1943, pp. 1-14; E. Falqui, Prosatori e narratori ...
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BAFFO, Giorgio
Gian Franco Torcellan
Ultimo rappresentante di una modesta famiglia del patriziato veneziano detto di toga, nato a Venezia da Giannandrea e da Chiara Querini il 1° agosto 1694, il B. [...] e pur esse parziali per la ricorrente trivialità del linguaggio, in un panorama morbosamente uniforme, cui non dal '500 ai nostri giorni, Venezia 1913, pp. 19, 151-60, 92 s; C. Musatti, G.B. e la "Sposa persiana", in Riv. teatrale ital., XIII ( ...
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Italo Svevo (pseudonimo di Ettore Schmitz, 1861-1928), triestino di nascita, europeo per formazione (sostanzialmente da autodidatta), fu infaticabile nell’esercizio della penna: uno scribacchiare che è [...] riconoscere incertezze e dissonanze grammaticali nella lingua di Svevo; semmai c’è da precisare che, tutte le volte che si è come complemento oggetto), il cui impiego era fortemente radicato nel linguaggio poetico (Serianni 2009: 58), si spiega con l’ ...
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BARUFFALDI, Girolamo
Raffaele Amaturo
Nacque a Ferrara il 17 luglio 1675 da Niccolò e da Caterina dei Campi. Compiuti i primi studi di grammatica e di retorica presso i gesuiti nel seminario vescovile [...] non prive di eleganza nel loro ritmo e linguaggio vagamente latineggianti e virgiliani, nonché la "favoletta" . Deputaz. ferr. di st. patria, XXV, 1(1923), pp. 113-201; C. Pariset, Una bella Musa ispiratrice di un brutto poema, in Aurea Parma, XII, ...
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CAMERANA, Giovanni
Alessandra Briganti
Nacque a Casale Monferrato il 14 febbr. 1845 da Giuseppe e Francesca Leotardi, in una famiglia che contava magistrati e militari: magistrato era il padre, morto [...] punto da parte del C. dei propri strumenti espressivi su una linea di apertura europea del linguaggio poetico, con un conservata la raccolta integrale dei suoi disegni.
Fonti e Bibl.: R. Zena, G. C., in Intermezzo, I (1890), 2, pp. 31-39, 3, pp. 57- ...
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CORSINI, Bartolomeo
Martino Capucci
Nacque a Barberino di Mugello (Firenze) il 18 giugno 1606 da Anton Francesco e da Alessandra Forasassi. Era il secondo di quattro figli: Antonio, Costanza, Corsino [...] delle rime, dove temi devoti si alternano a soggetti apertamente osceni, esercizi parodistici in linguaggio rusticale stanno insieme con esempi del più trito tardopetrarchismo.
Il C. morì a Barberino il 24 marzo 1673 e fu sepolto nella chiesa di S ...
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CAPRIN, Giuseppe
Francesco Del Beccaro
Nato a Trieste il 16 maggio 1843 da Giuseppe, operaio, e da Teresa Guardianich, aveva studiato presso la locale Accademia del commercio.
Gli eventi del 1859 determinavano [...] un gusto lungamente esercitato, anche se nel suo linguaggio permangono disarmonie e scorie di differenti modelli non XVII (1949), pp. 363-400; XVIII-XIX (1953-54), pp. 337-60; Id., G. C., in Pagine istriane, s. 3, I (1950), 4, num. spec., pp. 235 ss.; ...
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COSTANZO, Giuseppe Aurelio
Rosa Maria Monastra
Nacque a Melilli (Siracusa) il 6 febbr. 1841, e in quelle campagne trascorse la fanciullezza accanto alla madre Maria, la cui mite immagine di analfabeta [...] linguaggio poetico alquanto approssimativo e ridondante, impreziosito da frequenti rinvii alla tradizione aulica, il C . ital., Milano 1958, V, pp. 45-47;I. Calandrino, G. A. C. [1941], in Saggi critici e polemici, Vicenza 1956, pp. 19-25;G. Cusatelli ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] l’➔ epifonema, come in Dino Campana:
(18) Nel cuore della sera c’è
sempre una piaga rossa languente
(Canti orfici, “L’invetriata”, vv. iperbolici sono molto più complessi (➔ politica, linguaggio della) e comportano un insieme di tecniche ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...