MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] e VIII ci ha lasciato, attestano nello sconnesso balbettar del linguaggio lo stato miserando della cultura latina. Degna letteratura d'un poesia, Amato e Leone a scrivere storie, altri a compilare raccolte giuridiche, Alberico a insegnare le arti e a ...
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. Popolazione del ceppo indo-europeo. Le differenze di lingua, di religione, di costumi che distinguono gli Armeni dalle altre popolazioni del paese cui hanno dato il loro nome (v. armenia), appaiono assai [...] di Geremia e di varî scritti di carattere religioso, come compilatore di un Corpus iuris (Datastanagirkh), nel quale gli elementi del era volgare non poteva non esprimersi in un proprio linguaggio costruttivo, cioè non dar luogo a uno stile ...
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STATISTICA (XXXII, p. 506; App. I, p. 1018)
Franco Giusti
Bruno Grazia Resi
Ludovico Piccinato
Alfredo Rizzi
Metodo scientifico che ha per oggetto lo studio quantitativo di fenomeni di massa, cioè [...] gruppi" (cluster analysis) in archeologia, nell'analisi dei linguaggi, nell'identificazione e nella caratterizzazione delle classi sociali, e di natura economica e finanziaria, ai fini della compilazione delle relative s.; il materiale grezzo delle ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] lingua; di pari passo con questa evoluzione del linguaggio dovette procedere quella delle idee religiose. Ma tutti i Sikh, è l'Ādi Granth, o Granth "originale", che fu compilato dal guru Arjun in base agli scritti del fondatore Nānak, con l'aggiunta ...
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Popolazione, distinta per linguaggio dai vicini Castigliani e Francesi, che occupa l'angolo NE. della Spagna, cioè la provincia di Guipúzcoa, quasi tutta quella di Biscaglia (Vizcaya), la porzione settentrionale [...] dell'Aquitania, dove, nei primi secoli d. C., si parlava un linguaggio che si può considerare come la fase più antica del basco. Da diffusione ebbe anche il Guero (1643), libro di devozione compilato dal sacerdote Pedro de Axular.
Non mancano però i ...
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La fisionomia storica dell'opera di Aristotele si è nell'ultimo quindicennio venuta notevolmente modificando, grazie ai risultati degli studî diretti a ricostruire il processo della sua formazione spirituale. [...] all'uso interno della scuola, che egli abbia così compilato raccogliendo e integrando redazioni precedenti. È solo una esso, nella forma dell'avverbio ἐνδελεχῶς, ci si presenta nel linguaggio dei presocratici, e cioè nel framm. 19 Diels-Kranz di ...
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LINGUE
Carlo Tagliavini
. Il problema di una classificazione di tutte le lingue del mondo si pone solo in epoca moderna.
Anche quando, per la tendenza enciclopedistica della seconda metà del Settecento [...] totius orbis vocabularia comparativa, Pietroburgo 1786-1789, compilato dal Pallas per ordine di Caterina II; classificazione psicologica più celebre è quella dovuta al grande filosofo del linguaggio H. Steinthal (v.); egli distingue forma e materia, ...
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. Con questo nome (da canzone, il più comune appellativo del canto lirico di qualsiasi forma) si suole intendere la raccolta di poesie di uno o più poeti, ma particolarmente hanno assunto tale denominazione [...] provenzale, i primi poeti catalani modellarono il proprio linguaggio su quello d'oltre Pirenei, anche se non ricordano alcuni dei più noti e studiati. Il più antico è quello compilato da Alfonso de Baena verso il 1445 e dedicato a Giovanni II, ...
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Bilancio delle aziende commerciali (p. 11). - Le profonde innovazioni introdotte dal cod. civ. 1942 in materia di regolamentazione legislativa del bilancio delle aziende commerciali, a simiglianza di quanto [...] dei profitti e delle perdite, che può essere pertanto compilato secondo il libero criterio dell'imprenditore: e si comprende delle imprese commerciali, Padova 1939; A. Ceccherelli, Il linguaggio dei bilanci, Firenze 1941; C. Fabrizi, Il problema ...
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- Dalla parola con la quale principia, comunemente si dice Credo la formula di professione della fede cristiana, stabilita dalla Chiesa. Più propriamente però si dice simbolo: termine derivato dal linguaggio [...] , ha dimostrato la solida fondatezza della contraria opinione tradizionale, che cioè il concilio di Costantinopoli del 381 ha realmente compilato un proprio simbolo, non però da sostituire a quello di Nicea, ma perché l'uno e l'altro godessero ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
compilatore
compilatóre s. m. [dal lat. tardo compilator -oris]. – 1. (f. -trice) Chi compila: il c. del vocabolario; un c. di manuali scolastici; è solo un c., di scrittore privo di originalità. 2. In informatica (per traduz. dell’ingl. compiler),...