Neuroscienze e fenomenologia
Vittorio Gallese
Premessa
Uno degli obiettivi principali della ricerca contemporanea delle neuroscienze cognitive, cioè di quella branca delle neuroscienze che ha come oggetto [...] il quale parla di qualcosa a qualcuno. Attraverso il discorso, il linguaggio acquisisce un mondo situato. È nel discorso che tutti i significati it. 1965) Merleau-Ponty sostiene che il senso deigesti altrui non è dato, ma compreso, cioè ricatturato ...
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Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] dell'anima, ad indugiare sull'esterno disegno dei volti e deigesti, e ad esaurire in macchietta vivida il 1952, pp. 36-54; G. Di Pino, Novità del «Morgante», in Linguaggio della tragedia alfieriana e altri studi, Firenze, La Nuova Italia, 1952, pp. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità industriale
Enrico Morteo
L’anteguerra e una modernità incompleta
Nel 1940, lo scoppio della Seconda guerra mondiale fotografava un’Italia ambiguamente [...] incontro fra la componente tecnica del progetto e la spontaneità deigesti, fra utile e divertente, fra artistico e industriale, pensare al design in termini univoci. In parte assimilato al linguaggio delle mode, in parte stile culturale, il design è ...
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Il linguaggio degli SMS
Giuseppe Antonelli
La scrittura del Duemila
La scrittura di messaggi attraverso il telefono cellulare (SMS, Short Message Service) ha iniziato a diffondersi di pari passo con [...] – l’economia non è tanto di spazio, quanto di gesti da compiere).
L’effetto di questa possibile azione di contenimento piuttosto stretta tra linguaggio degli SMS e linguaggio giovanile (v. E. Pistolesi, Internet e il linguaggiodei giovani, in Forme ...
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Paolo Crepet
Adolescenza
«Stato soave, stagion lieta è cotesta...»?
Oltre la dimensione del disagio giovanile
di Paolo Crepet
21 febbraio
Una sedicenne di Novi Ligure, Erika De Nardo, insieme con il fidanzato [...] adolescenza. La lunga durata dell'infanzia che si manifesta nel linguaggio comune, con l'adozione di un termine vago e ' abitudine alla virtù, come imitazione deigesti, dei comportamenti e delle attività dei grandi.
La società medievale e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel percorso culturale di Nietzsche si individua la coerenza di un atteggiamento critico [...] il pensiero è sempre “preso nelle reti del linguaggio”, la contrapposizione delle rigidità concettuali alla libertà dell . Il tenersi lontano dalla piazza del mercato, dall’istrionismo deigesti, è il presupposto comune: la sincerità verso se stessi e ...
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Lo sport e la fotografia
Pier Francesco Frillici
Le origini della fotografia sportiva
La prima fotografia di genere sportivo è datata 1855: di provenienza ignota, è conservata presso la Royal Library [...] sport, in particolare nelle riprese delle azioni salienti e deigesti più significativi. Gjonn Mili, assistente e pupillo di impartita da Lazlo Moholy-Nagy, determinano la nascita di quel linguaggio visivo dello sport che dura ancora oggi.
Dopo la ...
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GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] già dalle fasi di avanzata esecuzione di quest'ultimo, il linguaggio sempre rinnovato di Nicola, e il moderno e più potenza deigesti e dei volti, di penetrante impatto, è assecondata dal movimento dei panneggi, delle ciocche dei capelli ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
Da circa un secolo e mezzo nell’ambito degli studi scientifici sulla mente si è progressivamente sviluppata l’idea che il linguaggio, come le altre facoltà [...] arrivare alla vocalizzazione. Ancora oggi, d’altronde, gesti manuali sincronizzati con la parola fanno parte della dello spazio: nel linguaggiodei segni, infatti, alcune strutture linguistiche usano le caratteristiche spaziali dei ruoli semantici e ...
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La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] proprie lettere agli Efesini e ai Colossesi traslato sulla liturgia cristiana il linguaggio degli antichi misteri, contribuendo in tal modo alla somiglianza deigesti, dei rituali, degli usi e anche degli abusi34.
Nelle definizioni di Cristo come ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...