Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] da fare e che veniva invitata a fingere questo o quel gesto davanti alla camera. E i locali dove questi arcaici corti espressivo che ha metabolizzato la complessità della crisi dei diversi linguaggi d'arte, offrendo una soluzione mai fissa, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La trattazione dell’area musicale nel Novecento ci ha posto di fronte [...] pur tenendo conto dei mutamenti avvenuti nel corso del tempo: lo studio delle relazioni tra la musica e altri linguaggi (danza, è difficile separare gli elementi visivi da quelli sonori. I gesti, la mimica, la drammaturgia e la scenografia hanno un ...
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La rinascita religiosa che ha caratterizzato la fine del 20° sec. e l’avvio del 21° ha coinvolto in misura e con modalità diverse tutte le culture del pianeta. Sia le religioni istituzionali sia le nuove [...] dei Paesi islamici rappresentano una tipologia politica sinora inedita, che utilizza richiami religiosi nella propaganda e nel linguaggio che qualche altro particolare nell’abbigliamento o nei gesti metta in mostra la loro appartenenza e li ponga ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] . A ciò si aggiunge che i parlanti devono gestire l’intero processo senza il supporto di una memoria di presa di parola da parte dei partecipanti al discorso. Mentre in una (per es., nel linguaggio politico; ➔ politica, linguaggio della) o nella ...
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GOZZI, Carlo
Alberto Beniscelli
Nacque a Venezia il 13 dic. 1720, dal conte Iacopo Antonio e da Angela Tiepolo. La famiglia, di lontane origini bergamasche, si era trasferita nel Veneto nel secolo XVI, [...] di Arlecchino o Brighella, costrette a prestare voce e gesti a personaggi di bassa ma realistica estrazione, vedevano precisati in direzione d'una disposizione gerarchica dei ruoli e deilinguaggi, funzionale al dominio scenico delle superiori ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La poetica che domina le forme liriche ottocentesche in Europa è senza dubbio quella [...] linguaggio poetico, stadio primario dell’espressione umana.
Tuttavia, nel momento in cui un’idea siffatta di poesia viene a realizzarsi in forme concrete, nei luoghi e nei tempi specifici dei die Riesenwelt
Der rastlosen Gestirne
Die in seinem blauen ...
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DE CHIRICO, Andrea (Alberto Savinio)
Marcello Carlino
Nacque ad Atene, il 25 ag. 1891, da Evaristo, ingegnere ferroviario, originario di Palermo, e da Emma Cervetto, nobildonna genovese.
Ad Atene trascorse [...] solo un linguaggio tra gli altri, che affianca, senza prevaricarli, il linguaggio della letteratura e quello dei teatro. Citazioni suo compito esibire, senza pudore, in un radicale gesto di denuncia. Solo allora, vinta l'ideologia dell'immortalità ...
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Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...] di prevederne il decorso (prognosi). I sintomi sono segni 'soggettivi' e rientrano nella categoria dei segni 'indessicali' (come le orme, le tracce, i gesti ostensivi, e, nel linguaggio, i nomi), laddove i 'segni' - nell'accezione in cui il termine è ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] del moto perpetuo o del linguaggio universale, poeti-filosofi in vernacolo aperta polemica, ma invertì la direzione dei suoi strali. Segregato per un anno che gli consentiva finalmente di tradurre in gesti, figure, situazioni d'altri perfino le ...
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NOVGOROD e PSKOV
H. Faensen
Città situate nella Russia settentrionale, insediamenti di stirpi slave fin dal sec. 6°; Pskov appartenne alla città-stato di N.-Velikij (Grande N.) fino al 1348, anno in [...] di santi su colonne.La città di Pskov, situata alla confluenza dei fiumi Velikaja e Pskova e poco più a S dell'omonimo lago linguaggio formale di Pskov, unificandolo in un peculiare stile locale: volti espressivi e dai tratti acuti, movimenti e gesti ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...