LORENZO Monaco (al secolo Piero di Giovanni)
Grazia Maria Fachechi
Si ignorano i dati anagrafici di questo artista nato nella seconda metà del XIV secolo (nel 1367, secondo Gronau; a metà degli anni [...] , L. dovette dunque ottenere un permesso in deroga per gestire una vera e propria bottega, ubicata in un primo tempo e all'Adorazione dei magi.
L'ultima fase dell'attività di L. è caratterizzata da un progressivo placarsi del linguaggio, insieme con ...
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MOIETTA, Nicola
Alessandro Serafini
MOIETTA (Moietta Mangone), Nicola. – Figlio di Antonio, nacque tra il 1480 e il 1485 a Caravaggio. Nei documenti e nelle firme autografe il M. è ricordato anche come [...] e la scuola di S. Luca, la corporazione dei pittori allora guidata dall’anziano Giovan Pietro da Corte. Luini, per la varietà di gesti ed espressioni e l’uso di riusare le fonti antiche in un linguaggio personale e autonomo, in quest’occasione vicino ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Età dell’oro per la pittura veneziana, la prima metà del Cinquecento vede attivi sulla [...] all’acquisizione da parte di Giorgione del linguaggio e della tecnica esecutiva diffusi dai maggiori Lorenzo Lotto da quella di Giorgione e dei suoi allievi. Le scene sono illuminate da una luce rarefatta e da gesti liturgici. In queste prime opere si ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] Volterra, Virginia (2006), Linguaggio e sordità. Gesti segni e parole nello sviluppo dell’educazione, Bologna, il Mulino.
Fontana, Sabina (2009), Linguaggio e multimodalità. Gestualità e oralità nelle lingue vocali e nelle lingue dei segni, Pisa, ETS ...
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MUZIANO, Girolamo
Patrizia Tosini
– Nacque a Brescia nel 1532 da Marco, fabbricante di armi, milanese, e da Camilla Hometti bresciana, secondo la testimonianza di un’anonima biografia del 1584 (Procacci, [...] affiancando Daniele da Volterra, da cui desunse il linguaggio michelangiolesco dei primi lavori romani, come il S. Girolamo di Alonso Chacón, Historia utriusque belli Dacici a Traiano Caesare gesti (Roma 1576).
Il pontificato di Gregorio XIII vide la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Non esiste una sola danza del Novecento, ma tante danze diverse, che rispecchiano e [...] wagneriana di un’opera d’arte totale, sintesi di parola, gesto e musica nell’unione di spazio e tempo, dall’altro.
eclettica, dove il linguaggio accademico si mescola con altre discipline fisiche, per farsi veicolo dei temi esistenziali dell’uomo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il XV secolo è un periodo all’insegna della razionalizzazione e della sistematicità in [...] una polifonia). Semmai, è il linguaggio impiegato nei nuovi scritti ad La musica è una disciplina o scienza che parla dei numeri, i quali si ritrovano nei suoni””. musicae in quattro volumi (1496). Con gesti paragonabili alla dedica di un poema o ...
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coma
Mario Manfredi
La conoscenza dell’organizzazione dello stato di coscienza nei suoi aspetti anatomo-funzionali è il presupposto per l’approccio clinico al coma, che di questo stato esprime la compromissione [...] il linguaggio e a destra l’orientamento spaziale. Inoltre la corteccia associativa delle zone anteriori dei due spinali e impedisce ogni comunicazione tramite parola, mimica o gesti. Sono risparmiate la reticolare ascendente, che lascia persistere la ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] a seconda dei generi letterari rinvia a un altro principio che, con molta frequenza, interviene nell’uso poetico del linguaggio: quello è anche una vicenda di tradizioni che si consolidano e di gesti che le rompono e ne fondano di nuove. Una delle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In opposizione sia al tardo manierismo che al naturalismo di Caravaggio e dei suoi [...] Nazionale), che risolve l’episodio cruento in algido teorema di gesti e di pose, affidando l’azione, tutta in primissimo piano nel vetro, il più glittico dei soffitti seicenteschi. Un simile linguaggio parrebbe il più funzionale alla raffigurazione ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...