Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] dal momento che Vari-ma-te-takere (letteralmente 'origine stessa degli dèi'), divinità primigenia che abitava Avaiki, la 'Terra del silenzio' dove il linguaggio è solo quello deigesti, utilizzò il proprio corpo per creare l'universo. Per spezzare il ...
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Evoluzione
EErnst Mayr
Luigi L. Cavalli-Sforza
di Ernst Mayr
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Aspetti dell'evoluzione biologica: a) diversità; b) speciazione; c) discendenza comune; d) l'origine della [...] di atteggiamenti, movimenti o anche suoni; anche l'Uomo usa gesti e segnali mimici che costituiscono un vasto repertorio di comunicazione verbale ai primati più vicini all'Uomo: col linguaggiodei sordomuti, con l'uso di tastiere di calcolatori ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] può veicolare il senso ‛Cristo' o vi sono tipi di pesce che non si adattano a tale senso? Nel linguaggio napoletano deigesti, grattarsi il mento esprime solo dubbio o può essere usato per esprimere negazione? E rifiuto? E quante precisamente devono ...
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Contratti e atti giuridici in generale
Enzo Roppo
Nozioni introduttive
Fatti giuridici ed effetti giuridici
I soggetti del diritto - siano essi individui della specie umana ('persone fisiche', come [...] impiego di determinate parole e non di altre, compimento di gesti rituali, ecc.) e proprio nella forma, più che nella del contratto e del negozio giuridico. Anche nel linguaggiodei giuristi 'autonomia privata' si identificava con 'autonomia della ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] da Saliceto (Mus. Civ. Medievale) riprende nel 1403 il linguaggio di Pier Paolo Dalle Masegne in una versione più controllata e tra le figure e il fondo dorato e nell'eleganza contenuta deigesti.Se Vitale con la sua numerosa bottega è in grado di ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] dannate, esse esprimono tutto il repertorio deigesti di disperazione; in balia delle torture e dei tormenti inflitti da demoni o da convenzionali di raffigurazione del corpo, poiché, evolvendo il linguaggio figurativo, l'immagine tende a fare dell'a. ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] , voi che siete stati compresi così male e che la canea dei retori perseguita con i suoi latrati, io soffro del vostro male s'immagina silenziosa, animata soltanto da un linguaggio di gesti; e braccia rassegnate dicono tutta la miserabile vita ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie del linguaggio e del segno
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per il linguaggio e per i segni non verbali [...] signa (che comprende primariamente i segni non verbali come i gesti, le insegne militari, le fanfare, i comportamenti corporei dei mimi) anche le espresioni del linguaggio verbale (De Magistro, IV-IX). Il secondo punto di divergenza tra Agostino e ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] la consueta modalità uditiva, mentre esse possono, se adeguatamente istruite, sviluppare il linguaggiodei segni. Questo non deve essere confuso con i gesti che accompagnano il linguaggio parlato, né con la pantomima, ma può essere definito come un ...
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Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] rispettare tutti gli altri.
L'insistenza di Herder sul linguaggio come espressione di un passato comune accomunò un'intera razza ariana e quella ebraica, e compilò una lista deigesti e dei tratti tipicamente ‛ebraici'. Il suo avversario L. F. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...