PITTURA ALTOMEDIEVALE (secoli 6°-10°)
C. Davis-Weyer
La p. altomedievale, e in particolar modo la p. murale, è profondamente radicata nella tradizione classica, specie a Roma e in Italia, in parte perché [...] suo 'linguaggio di omissione' (Nordhagen, 1978), ma alcuni dei motivi propri di questo linguaggio figurativo ( -14 Dating of Wood from the East Apse of Santa Maria at Castel Seprio, Gesta 26, 1987, pp. 17-19; C.B. McClendon, The Imperial Abbey of ...
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Folklore
Alan Dundes
Introduzione
Il termine 'folklore' designa sia un complesso generico di materiali della tradizione (miti, leggende popolari, racconti, proverbi, indovinelli, superstizioni, giochi, [...] avevano un proprio linguaggio e un proprio dialettali, similitudini, metafore, usanze, gesti, ecc. Esistono probabilmente tre o motivi mitologici, la B i motivi di animali, la C i motivi dei tabù, la D quelli magici e via dicendo. Così ad esempio ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] ancora, correvano nel linguaggio risorgimentale metafore e concetti ecclesiale (si pensi a gesti come i pellegrinaggi, le petizioni guerra mondiale, in La Chiesa e l’Italia. Per una storia dei loro rapporti negli ultimi due secoli, a cura di A. ...
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Storia della messa in Italia
Manlio Sodi
Sommario: Premessa ▭ Dal 1861 al 4 dicembre 1963. Dall’Unità d’Italia al pontificato di Pio X (1861-1914) - Il sorgere e lo sviluppo del movimento liturgico [...] e preghiera a voce alta e distinta, e accompagnare il tutto con i gesti del corpo; d) vivere: è l’obiettivo finale di tutta l’ un coinvolgimento più personale dei presenti.
f) Una ritualità più eloquente
Il rito è quel linguaggio simbolico che ha la ...
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La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] ; l’espressività delle scene è garantita dai dettagli dei volti e dai gesti con cui i personaggi interagiscono. Il classicismo si l’epoca in esame vede la definizione di un nuovo linguaggio artistico, in cui i due binari paralleli dell’espressionismo ...
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Vita Nuova
Mario Pazzaglia
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Mario Pazzaglia
Opera giovanile di D., composta di 31 liriche (23 sonetti, 2 sonetti doppi, 1 ballata, 1 stanza di canzone, 1 doppia stanza di canzone, 3 canzoni), scelte [...] di una germinale illuminazione e il tradursi del gesto interiore in parole armonizzate con legame musaico (Cv Romanische Philol. " XLVII (1927) 1-27; L. Valli, Il linguaggio segreto di D. e dei " fedeli d'amore ", Roma 1928; J.E. Shaw, Essays on ...
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VETRATA
B. Kurmann-Schwarz
La v. è un settore particolare della pittura monumentale, il cui effetto viene determinato dalla traslucidità del materiale.
I singoli pannelli sono composti da frammenti [...] veniva colorata con diversi ossidi di metallo. Poiché le ricette dei colori di Teofilo sono andate perse, oggi non si conosce del linguaggio formale di queste v. sono le proporzioni delle figure fortemente allungate e i loro movimenti e gesti agitati ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] con calma dava disposizioni a gesti a quelli che lo conoscevano processo di perfezione132.
Nel linguaggio eusebiano, εὐσεβής ha dunque ., p.e. II 2,52-61; VII 2,2; sul tema dei miracoli in Eusebio e sul suo debito nei confronti di Origene: A. ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] 1936.
S’era diffusa una mentalità religiosa contagiata dai linguaggi e dai riti della patria e la cura pastorale allargava si riscontrarono nella regione triveneta, adattamenti dei singoli vescovi nel gestire i rapporti con il regime, la conversione ...
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Il protestantesimo in Italia tra emigrazione e immigrazione
Paolo Naso
L’emigrazione all’estero ha notevolmente influito sulla vita dell’evangelismo così come oggi l’immigrazione in Italia contribuisce [...] non valdesi e almeno all’inizio gestito in collaborazione con la Chiesa elemento di novità adottando un linguaggio anche politico: il sinodo p. 20.
68 RSCV, 1970, p. 21.
69 V. Vinay, Storia dei valdesi, cit., p. 274-275, 411-412.
70 Ibidem, p. 408. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...