LUINI, Aurelio
Pietro Marani
Figlio di Bernardino e di Margherita Lomazzo, nacque a Milano nel 1530.
Quarto figlio di Bernardino, era fratello di Tobia, Evangelista e Giovan Pietro. Lavorò con quest'ultimo, [...] uso dei lumi e lo studio delle ombre e dei riflessi, nonché l'abilità nel rappresentare "i motti, gl'affetti, i scorti e i gesti" poter essere stato allievo del padre Bernardino); ma il linguaggio delle prime opere lo vede muoversi nell'ambito delle ...
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VAILATI, Giovanni Battista
Gaspare Polizzi
– Nacque a Crema il 24 aprile 1863 da Vincenzo, di nobile famiglia cremasca risalente al Seicento, e da Teresa Albergoni, anch’ella aristocratica.
Dopo aver [...] «qualcosa di ecclesiastico nel portamento e nei gesti, che mai lo abbandonò» (Calderoni, 1909 le Speculazioni di Giovanni Benedetti sul moto dei gravi (Torino 1898).
Per Vailati gli anni incontrare la studiosa del linguaggio Victoria Lady Welby.
Nel ...
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RINALDI (Regnaud), Giovanni (Jean), detto Jean de Champagne
Jacopo Curzietti
RINALDI (Regnaud), Giovanni (Jean), detto Jean de Champagne. – Attivo durante la seconda metà del XVII secolo a Roma e in [...] è possibile valutare il grado di completa assimilazione del linguaggio berniniano, tanto nel modo di disporre le sculture retorico i gesti e le pose. Nondimeno è possibile rilevare anche un’indubbia attenzione alla lavorazione dei panneggi condotti ...
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LOGOTETA, Giuseppe
Pasquale Matarazzo
Nacque a Reggio Calabria il 12 ott. 1758 da Vincenzo e da Laura Del Giudice, provenienti da due famiglie locali. Dopo primi studi irregolari e una breve permanenza [...] - e mutuavano il modello organizzativo e il linguaggio rivoluzionario dei clubs repubblicani, il L. radicalizzò le sue vibrato appello mirava a ridestare l'entusiasmo dei patrioti, puntando su gesti simbolici come la distruzione delle "tombe ...
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SCANNABECCHI, Dalmasio
di Iacopo
Paolo Cova
Fu Roberto Longhi (1934-1935, 1973, pp. 33-35; Id., 1950, 1973, pp. 160 s.), anche in relazione alla suddetta documentazione, a riferire a Dalmasio un [...] giotteschi, dove negli «sguardi e nei gesti rapidi, quasi furtivi» dei personaggi sacri trapela una psicologia instabile (Benati S. Croce (Cerutti, 2012), in conformità con la diffusione del linguaggio di Maso di Banco (De Marchi, 1986, p. 56, nota ...
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GUERRIERI, Gerardo
Claudia Campanelli
Nacque a Matera il 4 febbr. 1920 da Michele e Margherita Cristalli. Molto giovane si avvicinò alle scene, muovendo i primi passi nel contesto sperimentale del teatro [...] clima festaiolo, [con] gesti e modi di dire quotidiani rigorosa e accuratissima con un linguaggio nitido e tagliato sulle esigenze pure: C. Meldolesi, Fondamenti del teatro italiano. La generazione dei registi, Firenze 1984, pp. 77-80, 82 ss., ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Formatosi nella bottega di Nicola Pisano, Arnolfo di Cambio ha un ruolo di assoluta [...] dalla rappresentazione dei vari accoliti colti con naturalezza nell’immediatezza dei loro gesti.
La difficoltà spazialità e di chiara visibilità che sono alla base del suo linguaggio, come si vede nella statua della Madonna in trono col Bambino ...
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FALCONIERI, Ignazio
Renata De Lorenzo
Nacque il 16 febbr. 1755 a Lecce o nella vicina Monteroni, secondogenito di Alessandro e di Teresa Brizio Lucesani, di antica e ricca famiglia borghese. Avviato [...] istitutore dei figli del barone Michele Zezza di Zapponeta, Carolina e Michele iunior, futuro poeta dialettale napoletano. Gestì anche Vico della rispondenza fra parole ed idee, tra linguaggio e pensiero. Mancava in lui ogni impostazione storicistica ...
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VETTORI, Paolo
Marcello Simonetta
– Nacque a Firenze il 7 ottobre 1477 da Piero e da Caterina Rucellai, sorella del ricco Bernardo, ed ebbe due fratelli, Giovanni e Francesco (v. la voce in questo Dizionario).
Della [...] nel Pisano, che tuttavia non gestì con molto profitto. Eletto priore trattare la resa di Firenze e il rientro dei Medici. Dopo il colpo di mano militare e none il cervello dello Stato». Il linguaggio forte e colorito ha fatto ipotizzare ad alcuni ...
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PIGNONI, Simone Lorenzo
Silvia Benassai
PIGNONI, Simone Lorenzo. – Nacque a Firenze, nel popolo di S. Apollinare, il 17 aprile 1611 da Pasquino d’Antonio, libraio e stampatore in via Condotta, e da [...] nn. 1-7).
In questa prima fase Pignoni dimostrò un linguaggio in cui l’evidente impronta furiniana appare mediata dall’influenza di repentine accensioni luministiche e animati dagli eloquenti gestidei personaggi, attori di un’imponente macchina ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...