Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] , ecc. Inoltre, la variazione diatopica riguarda anche il sistema dei ➔ gesti e il piano testuale, l’uno e l’altro tuttora della lingua e storia della cucina: parola e cibo. Due linguaggi per la storia della società italiana. Atti del VI convegno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La base materiale delle societa primitive
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sebbene il bagaglio di conoscenze tecniche [...] azione di precisione che acuisce l’abilità dell’uomo nel compiere gesti assai calibrati. Si tratta di uno stadio importante, per compiere e ricordano eventi del passato attraverso il linguaggiodei simboli.
La rivoluzione tecnica del neolitico
Il ...
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Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] fenomeni lessicali espliciti (cito, testualmente, ecc.) o gesti che ricordano il segno grafico delle virgolette (Authier 1978 della Svizzera italiana.
Dardano, Maurizio (19862), Il linguaggiodei giornali italiani. Con due appendici su: “Le radici ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è un’epoca di crisi del personaggio. Quasi tutti i principali romanzieri [...] vetro che sembra lasciare vedere tutto impedendo solo di capire il senso deigesti di coloro che stanno al di là di essa, come se il soggetto di questa letteratura diventa semplicemente il linguaggio. La coscienza del personaggio, insomma, si perde ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] comunicazione non verbale (➔ gesti; ➔ paralinguistici, fenomeni): si pensi all’importanza deigesti delle mani (il cosiddetto ancora più evidente (➔ canzone popolare e lingua; ➔ fumetti, linguaggiodei; ➔ Internet, lingua di; ➔ lingua e media; ➔ ...
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Etnologia
Enrico Comba
L'etnologia (dal greco ἔθνος, "popolo", e λόγος, "discorso", letteralmente "studio dei popoli"), sorta intorno alla metà dell'Ottocento come raccolta sistematica e studio metodico [...] esterno quanto per gli stessi partecipanti, in linguaggio simbolico, una quantità di messaggi socialmente rilevanti, luce l'importanza di un approccio sociologico allo studio deigesti corporali e delle espressioni affettive: il piangere, il ...
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DIANO (Diana), Giacinto, detto il Pozzolano
Mario Alberto Pavone
Nacque a Pozzuoli (prov. di Napoli) il 28 marzo 1731.
Pittore, la sua attività è ricordata solo a partire dal Napoli Signorelli e dalla [...] soprattutto nella scelta delle pose dei personaggi e nella rispondenza ritmica deigesti, che rimandano agli esiti della avevano trovato già accoglienza all'interno del linguaggio demuriano, sia perché tali formulazioni riuscirono particolarmente ...
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ANTELAMI, Benedetto
Roberto Salvini
Il nome dell'A. appare per la prima volta, con la data 1178, sul rilievo della Deposizione di croce nel duomo di Parma ("anno milleno centeno septuagesimo octavo [...] bizantina, nel ritmo musicalissimo che governa il ripetersi deigesti da figura a figura, proponendo una suggestione da uno stato d'animo di commosso raccoglimento e trova il suo linguaggio più proprio nella tensione fra l'arcaico e il nuovo, fra ...
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Esorcismo
Marco Margnelli e Vittorio Lanternari
L'esorcismo (dal latino tardo exorcismus, greco ἐξορκισμός, composto di ἐξ, rafforzativo, e ὅρκος, "giuramento") è lo scongiuro mediante il quale con [...] a livello cognitivo, psicofisico e comportamentale; la natura deigesti, il carattere delle danze, dei canti, delle musiche, e gli interventi del leader religioso sui membri del gruppo; il linguaggio del corpo quale si esprime nella performance della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dagli inizi del Seicento la Chiesa cattolica si impegna in un’azione di propaganda, [...] di suscitare immediate reazioni emotive. Per garantire una facile comunicativa si ricorre inoltre al linguaggio convenzionale deigesti e delle espressioni: nella rappresentazione dei santi, per esempio, gli occhi rivolti al cielo e le braccia aperte ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...