GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] e sproporzionate, vivacemente espressive, che richiamano il linguaggiodei ferraresi e del bolognese Amico Aspertini. Il 19 queste tele il vecchio artista accentuò le forme caricaturali deigesti e delle espressioni, si inventò corpi avviluppati in ...
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VITALE da Bologna
D. Benati
(o di Aymo degli Equi)
Pittore bolognese, di cui si hanno notizie dal 1330 al 1359.
Il 7 marzo 1330 è attestato che V. riscosse il saldo per i lavori condotti nella cappella [...] di pari passo con la vivacità icastica delle espressioni e deigesti e con la ricerca di affettate eleganze, esemplate sull di superiore astrazione, V. costruisce coerentemente il proprio linguaggio: cadono in questi anni anche le quattro Storie di ...
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FERRARI, Ettore
Anna Maria Isastia
Nacque a Roma il 25 marzo 1845 da Filippo e da Maria Luisa Pasini, discendente da una nobile famiglia fiorentina. Secondogenito di quattro figli, la sua formazione [...] e attorcigliate risultano davvero inadatte ai piani larghi dei panneggi e al moto lento deigesti di Labano e Giacobbe.
Durante gli anni Settanta il F., alla ricerca di un proprio linguaggio plastico, sperimentò una sorta di romanticismo storico ...
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ANTELAMI, Benedetto
Roberto Salvini
Il nome dell'A. appare per la prima volta, con la data 1178, sul rilievo della Deposizione di croce nel duomo di Parma ("anno milleno centeno septuagesimo octavo [...] bizantina, nel ritmo musicalissimo che governa il ripetersi deigesti da figura a figura, proponendo una suggestione da uno stato d'animo di commosso raccoglimento e trova il suo linguaggio più proprio nella tensione fra l'arcaico e il nuovo, fra ...
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CESI (Ceci), Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Bologna il 16 ag. 1556, come afferma il Malvasia e confermano i documenti, da un Nicola, di condizione agiata. Fu posto, grandicello (Malvasia), alla [...] , ma viva nella tenerezza espressiva deigesti, nel nuovo verismo del paesaggio, dei panneggi, dell'ombreggiatura, ciò che linee indicate, però giungendo a una specie di codificazione del linguaggio secondo una maniera sempre più austera, che dopo il ...
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GUINACCIA, Deodato
Maria Viveros
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, attivo in Sicilia nella seconda metà del XVI secolo. La sua probabile origine partenopea - nella firma di alcune [...] Messina il G. fu, comunque, costretto a confrontarsi con il linguaggio di Polidoro da Caravaggio. L'Andata al Calvario, firmata e datata 1577, nella teatralità deigestidei personaggi, accentuata dalla cangiante cromia dei toni squillanti e acidi ...
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BUSSOLA, Dionigi
Gabriella Ferri Piccaluga
Scultore lombardo, nato nel 1615 e trasferitosi, secondo la consuetudine in uso, nell'ambiente artistico lombardo agli inizi del sec. XVII, a Roma, dove risiedette [...] certo punto della sua attività, riproporre in Lombardia il linguaggio del Ferrata, nato dalla sua posizione di equidistanza dal mai scade nel popolaresco, grazie alla aristocratica nobiltà deigesti e dei volti.
La collaborazione del B. alla Fabbrica ...
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Movimento artistico nato tra l'Europa e l'America negli anni Cinquanta e Sessanta del 20° secolo. Attraverso la scelta del termine pop la p.a. vuole identificare un'arte che parla un linguaggio che tutti [...] . Entrando in gara con il linguaggio aggressivo e impersonale dei mass media, la p.a. sperimenta tecniche inedite, si serve di fotografie ritoccate, di collage e assemblages, di sculture in gesso e persino di gesti teatrali per svelare luci e ombre ...
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informale, arte
Stella Bottai
Oltre la forma
Dopo la Seconda guerra mondiale una profonda crisi distrugge la fiducia nell'arte e nei suoi linguaggi. Non solo la bellezza della forma sembra lontana e [...] origine italiana) esplora la possibilità di dare a questo linguaggio la terza dimensione, la profondità o, addirittura, di tagli di Fontana, insieme ai celebri buchi, sono quindi deigesti che liberano lo spazio, imprigionato da secoli nella sua ...
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Vedi COSTANTINOPOLI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COSTANTINOPOLI (Κωνσταντινούπολις, o Κωνσταντίνου πόλις; Constantinopolis)
G. Becatti
F. W. Deichmann
A. M. Mansel
L. Rocchetti
È l'antica capitale [...] imperiale fra guardie e dignitarî mostrando un elevato linguaggio espressivo che sa aderire alla varietà del contenuto imperiale, nelle pose delle teste, nel rigoroso simbolismo deigesti, nel fluido e delicato modellato delle superfici contenute, ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...