Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] - con la specificazione che il linguaggio col quale parliamo della coscienza non linguisticamente, ma anche attraverso i gesti, la mimica, la pittura, il quando uno li cerca. La paura dei topi, dei ragni, dei pipistrelli; il disgusto all'idea di ...
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Estetica
Mikel Dufrenne
di Mikel Dufrenne
Estetica
sommario: 1. Introduzione. 2. La natura e l'arte. 3. L'arte: creazione e ricezione. 4. L'estetica soggettivistica. 5. L'estetica oggettivistica: la [...] di ciò l'esempio più eloquente, e i gesti di cortesia un'eco attenuata. Senza dubbio ‛nella' cultura, come siamo ‛nel' linguaggio; l'idea di primitivo è un'idea struttura e lo pluralizza: è la molteplicità dei codici, che lo animano e che producono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] di Esopo e parte dell’Iliade), compone nel 1445 i Gesta Ferdinandi regis Aragonum. Ma il periodo napoletano è anche contraddistinto da la penna di uno «scriba dei Cesari»; imitazioni palesi del linguaggio scritturale peraltro ignoto a Costantino: ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] pura nel suo movimento, in tutti i gesti in cui essa vive si significa, e ).
La riflessione critica sul linguaggio poetico e i «lirici Anceschi, con l’eleganza e il rigore del Valéry dei Cahiers da lui tanto amato, reso semmai più inquieto e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Alessandro Manzoni
Salvatore Silvano Nigro
Alessandro Manzoni non fu un filosofo. Tuttavia attraversò le discussioni filosofiche del suo tempo alla ricerca costante di una conciliazione tra filosofia [...] E deve confrontarsi con i linguaggi che lo circondano. Deve fare esperienza dei pericoli della comunicazione e della decodificazione . Ed entra in scena con il suo corpo, con i suoi gesti, con i suoi abiti. In un momento cruciale, nel passaggio dal ...
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fenomeno
Paolo Casini
Ciò che appare e che deve essere spiegato
Una cosa che appare o si manifesta è detta fenomeno, dal greco phainòmenon, "ciò che appare", ma nel linguaggio corrente la parola ha [...] , gli stati d'animo che si esprimono nei gesti, nel linguaggio delle parole e delle arti.
La ricerca sperimentale osserva teorie. Newton definì senz'altro fenomeni la caduta dei gravi, l'oscillazione dei pendoli, l'attrazione tra i corpi del sistema ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] .: sulla base di un approccio empirico-comportamentistico al linguaggio ha posto in luce, mediante la descrizione del i s. delle parole possono essere descritti secondo la ‘logica dei predicati’: nelle ‘rappresentazioni semantiche’ di G. Lakoff e J. ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] riflesso, gesti meccanici, parole dette senza pensarci su, viene di lontano e attesta la lunga risonanza dei sistemi persone, ecc. Ma in inglese il termine resta confinato al linguaggio tecnico della filosofia, mentre in francese diventa ben presto d' ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] strumento di espressione tramite le parole o i gesti, ma è esso stesso espressione diretta e dei suoi personaggi, ma anche dalla tendenza a sottomettere il corpo a una forma sempre più rigorosa di classificazione scientifica. "Il linguaggio ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] prenda, per esempio, un rito matrimoniale. Esso consiste in gesti e simboli visivi che rappresentano il passaggio di una coppia mezzi prettamenti umani (linguaggio, doni, ecc.) per comunicare con gli dei e per influenzarli. Ma gli dei non sono solo ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...