OMEOPATICA, TERAPIA (dal gr. ὅμοιος "uguale" e πάϑος "affezione")
Alberico BENEDICENTI
Leonardo ALESTRA
Giacinto VIOLA
TERAPIA È una dottrina terapeutica derivante dalla scoperta fatta da E. Jenner [...] che è fattore "occasionale" (secondo il moderno linguaggiodei fisici) esterno, dal fattore "energetico" o , in tutto o in parte, nello scibile della medicina. Per più segni appare chiaro che i tempi sono maturi per questo voto.
Stato attuale e ...
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Spagnola, letterature di lingua
Ines Ravasini
Spagna
Nell'ambito della narrativa, l'inizio del nuovo millennio si è aperto nel segno dell''assenza' a causa della scomparsa di alcune figure di riferimento [...] . L'atto performativo prevale sul testo drammatico, lo amplia fino a svilupparne tutte le potenzialità tramite il linguaggio del corpo e deisegni non verbali.
A partire dagli anni Novanta nel teatro si è assistito a una mescolanza di temi attinenti ...
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GRAFICA D'ARTE
Guido Strazza
Con l'aggettivo ''grafico'' si è sempre significato ciò che attiene genericamente al disegno, al rappresentare e comunicare per segni. Poiché le tecniche tradizionali di [...] soggetto grafico) o ''di traduzione'' (l'artista traduce in linguaggio grafico il soggetto di un altro), la definizione di g. d 'opera artistica nel suo insieme.
Questo intreccio dei modi di significare deisegni ha un suo riverbero anche nella g. ...
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PROSSEMICA
Amedeo De Dominicis
Il termine ''prossemica'' (dall'ingl. proxemics, neol. da prox- del lat. proximus, ed −emics come in phonemics), coniato da E. T. Hall (1963), designa una branca della [...] senso, tuttavia, occorre tenere distinta la particolare posizione delle lingue dei gesti dei sordomuti (lingua deisegni, American Sign Language, ecc.). Si tratta di linguaggi fortemente codificati e ritualizzati che, proprio a causa di questa loro ...
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Letteratura, teoria della
Italo Pantani
L'espressione, elaborata nel terzo decennio del 20° sec. all'interno della corrente dei formalisti russi (B. Tomaševskij, Teorija literatury, 1925; trad. it. [...] risposte uniformi, i formalisti concordarono nell'idea che il linguaggio letterario si distingue dagli altri, strumentali, in quanto iconico, rappresentativo (e non puramente convenzionale) deisegni dell'arte, con conseguente semantizzazione degli ...
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GLOSSEMATICA
Rita D'AVINO
. Dottrina linguistica elaborata, a partire dal 1931, in seno al Cercle linguistique di Copenaghen, e formulata nei suoi principî costitutivi teorici e metodologici da L. Hjemslev, [...] , dal numero praticamente illimitato dei periodi, proposizioni, parole, cioè deisegni, al numero limitato e generalmente ciò permetterà di stabilire, dal confronto di ogni particolare linguaggio col sistema generale, quali "forme" di questo si ...
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PAUSA (fr. silence; sp. pausa; ted. Pause; ingl. rest)
Guido Gasperini
Quando nel corso d'una composizione musicale la serie dei suoni (vocali o strumentali, principali o secondarî) è interrotta per [...] viene detto pausa. Pausa significa, quindi, nel linguaggio musicale, cessazione temporanea di suono; essa può accadere . Si alterava, allora, anche la forma primitiva deisegni di pausa. Ai tratti rigidamente verticali che caratterizzavano le ...
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PAROLA, Disturbi della
Giovanni Mingazzini
I disturbi della parola possono essere di numerose specie e provenire dalle cause più svariate. Una grande divisione è necessaria per distinguere i disturbi [...] che è uno deisegni più frequenti della sclerosi multipla; la disartria bulbare (paralisi bulbare progressiva) in cui la voce è afona e quasi tutte le consonanti vengono elise, perché sono lese, nella loro funzione, tutte le componenti del linguaggio ...
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MIMICA
Raffaele Corso
. Etnologia. - Per i primitivi la mimica è un mezzo d'espressione, che ora serve a rafforzare il linguaggio articolato, e ora, invece, a sostituirlo completamente. La sostituzione [...] bisogni la vedova durante il periodo del lutto, che talvolta dura degli anni.
Il repertorio deisegni, che rappresentano la mimica convenzionale o il linguaggio mimico presso i popoli primitivi, varia da gruppo a gruppo; e spesso, oltre le mani ...
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OROSCOPO (dal gr. ὥρα "ora, tempo" e σκοπέω "osservo")
Nicola TURCHI
È propriamente la situazione delle stelle osservata all'ora della nascita di un individuo. Detta situazione si calcolava osservando [...] si trova uno deisegni zodiacali in congiunzione con uno dei sette pianeti. Dato che i segni zodiacali e i pianeti hanno una serie fissa di sedi e di movimenti, determinato quello che emergeva (o che era ascendente, in linguaggio astrologico) nel ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...