. Le origini. - La vita civile degli Arî insediati nel Pengiab e nell'alta valle del Gange verso il 1000 a. C. si accentra nel villaggio, dove i sacerdoti o brahmani, gelosi custodi del "sapere" (veda), [...] Questi asceti, che portano impressi nel corpo estenuato i segni delle lunghe vigilie, trovano plauso e consenso specialmente tra l'elemosina, e il suo linguaggio, semplice e solenne, arieggia quello dei Sutta. Nessuna traccia delle dottrine ...
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ROMANIA
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Martina Teodoli
Alexander Niculescu
Luca Bianchi
Maurizio Caperna
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Manuela Cernat
(XXX, p. 1; App. I, p. 981; II, II, p. 740; III, II, p. 631; IV, III, p. [...] R. andò incontro a una serie di difficoltà che segnarono la crisi del modello di sviluppo perseguito dal paese nei , dei servizi sociali e delle strutture per il trasporto e la comunicazione. In esso più espressivo è stato il linguaggio architettonico ...
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PSICHIATRIA
Leonardo Ancona
(XXVIII, p. 446; App. II, II, p. 624; III, II, p. 514; IV, III, p. 79)
La descrizione dello scenario della p. dal 1978 a oggi in una voce enciclopedica esige necessariamente [...] terzo mondo che parla un linguaggio nuovo e determina un modo 1994): i primi, relativi ai segni indicanti come la malattia inizia, Clerici, C.L. Cazzullo, Famiglia e schizofrenia, ruolo dei fattori emotivi, in Psichiatria e Medicina, 2, 4 (1988 ...
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Rappresentazione grafica delle forme. È un modo di esprimersi universale, le cui prime manifestazioni precedettero la parola scritta e vennero via via sviluppandosi verso scopi utilitarî da un lato, e [...] un altro più grande per sfumare con l'aiuto dell'acqua. Ciascuno dei mezzi a cui si è accennato ha il suo carattere, la sua il disegno-giuoco, quale primo linguaggio grafico, perché il bambino si esprime meglio con i segni che con le parole. Nelle ...
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URUGUAY (XXXIV, p. 831; App. I, p. 1104; II, 11, p. 1077; III, 11, p. 1059)
Pier Luigi Beretta
Renato Piccinini
Dario Puccini
Samuel Montealegre
Popolazione. - Secondo l'ultimo censimento effettuato [...] del día del león (1967), già segnati da una preoccupazione morale, e tanto più gli occhi innocenti e insieme senza ombre dei bambini: e quello di due altre scrittrici entra in sincronia con il linguaggio universale. Il suo Universalismo Constructivo ...
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L’a. m. è un tradizionale campo d’interesse dell’antropologia, disciplina che affonda le sue origini nei musei di storia naturale e di etnografia; qui, lungo il corso del 19° sec., i primi antropologi [...] i beni demoetnoantropologici nel più generale panorama dei beni culturali (si veda Appendice 2000, avevano ridefinito la specificità del linguaggio museale in rapporto alla pratica Alberto Mario Cirese Oggetti, segni, musei. Sulle tradizioni contadine ...
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MESSICO (A. T., 147-148)
Emilio MALESANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Carlo TAGLIAVINI
Pino FORTINI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe MOLTENI
Carlo DE [...] 416 anni solari, il settimo i corpi dei serpenti xiuhcoatl, sul cui corpo sono segnati 260 punti del tonalamatl e i 365 giorni con uno stile più aderente alle cose e più vicino al linguaggio parlato e all'azione sceneggiata: fra tutti - sia quelli ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] assai complessi attraverso tutta l'India.
La diffusione deilinguaggi e delle culture ha obbedito invece alle direttive hanno anche feste e giuochi di stato, per esempio il tiro a segno. Lo stato era governato sul serio, ma con mitezza. Le imposte ...
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LAVORO (fr. travail; sp. trabajo; ted. Arbeit; ingl. labour, work)
Augusto GRAZIANI
Luigi BARZETTI
Giuseppe DE MICHELIS
Giovanni BALELLA
Roberto MONTESSORI
Nicola JAEGER
Luigi CAROZZI
Nicolò CASTELLINO
Ulisse [...] la ragione precipua che ha fatto adottare nel linguaggio giuridico e sindacale italiano più recente la dizione datore dei sindacati. Dinnanzi alla magistratura del lavoro l'intervento del pubblico ministero è sempre obbligatorio.
Bibl.: A. Segni, ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] dei varî dialetti è fatto rispetto a quel linguaggio che l'autore andava cercando di fissare, cioè il linguaggio empireo: la carità che anima tutti i beati, e che è segno e accrescimento della loro beatitudine, fa il resto. Né soltanto in ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...