ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] l’esterno solo partendo dall’interno del linguaggio artistico» (Il cittadino e le note, illustri solisti. Altri segni del profondo e costante pp. 242-253; Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti, I, Torino 1985, pp. 2 s.; ...
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GIUDICI, Giovanni
Giulio Ferroni
Nacque a Le Grazie, nel comune di Portovenere, sul golfo di La Spezia, il 26 giugno 1924 da Gino (1892-1965), allora impiegato avventizio che si trovava a passare da [...] uscì la nuova raccolta Fortezza, segnata da un senso di asprezza e di oppressione, come a saggiare la possibilità di resistenza della parola in mezzo all’incontrollabile proliferare dello cose e deilinguaggi. Alle elezioni amministrative della ...
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MARTINI, Arturo
Maura Picciau
– Nacque a Treviso l’11 ag. 1889 da Antonio, di professione cuoco, e da Maria Della Valle, originaria di Brisighella presso Faenza, cameriera. Temperamenti affatto diversi, [...] presenta come una sequenza di linee e segni geometrici, disposti secondo una cadenza che sembra un’opera di stampo metafisico.
Sicuro dei risultati ottenuti, il M. si lo spazio intorno a sé. Il nuovo linguaggio del M., «classico e non neoclassico ...
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DAL PRA, Mario
Gianni Paganini
Nacque a Montecchio Maggiore (in provincia di Vicenza) il 29 aprile 1914, da Carlo, panificatore, e Cecilia Longo.
Studi, insegnamento e primi scritti
A causa delle ristrettezze [...] in particolare con quello che gravitava attorno alla rivista veronese Segnidei tempi, fondata e diretta da Paolo Bonatelli (cui collaborò al convegno del 1955 sul tema «Analisi del linguaggio storiografico» e ripresa poi in Storia della filosofia ...
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BERTOLUCCI, Attilio
Gabriella Palli Baroni
Nacque il 18 novembre 1911 a San Prospero, frazione di Parma, ultimogenito di Bernardo e di Maria Rossetti, dopo Giovanni e Giulia (morti appena nati), Elsa [...] poté «partecipare “dal vivo” alla nascita stessa di un nuovo linguaggio espressivo» e assistere al miglior cinema muto degli anni fra il Monte Navert, mentre perirono per mano dei tedeschi, che avevano trovato segni della presenza di partigiani, gli ...
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GUITTONE d'Arezzo
Monica Cerroni
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui [...] nello stesso 1266, mostra invece chiari segni di un'improvvisa crisi. Egli rimprovera ai destinazione di un cospicuo donativo a favore dei camaldolesi. Le 200 libbre pisane che ., II, vi, 8); per il linguaggio plebeo e lo stile smodato, dunque, ...
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Nacque a Roma il 7 gennaio del 1943, primogenito di Irma Ravenna Battistella (figlia di Gino Ravenna, intellettuale futurista e dannunziano) e di Giacinto, discendente da un’antica famiglia di origine [...] , 10). Considerò la scrittura alfabetica (dove i segni grafici rimandano a specifici elementi fonetici della lingua), dei modi culturali e le costrizioni che ad essi oppone l’immutabile condizione umana» (I sei lati del mondo. Linguaggio ...
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PRIMATICCIO, Francesco, detto il Bologna
Vittoria Romani
PRIMATICCIO (Primaticci, Primadizzi), Francesco, detto il Bologna. – Nacque a Bologna nella parrocchia dei Ss. Simeone e Giuda il 30 aprile 1503 [...] creò un linguaggio raffinato ed 1981, pp. 27-31; S. Béguin, Contributo allo studio dei disegni del Primaticcio, in Bollettino d’arte, s. 6, LXVII Roma 2008; A. Di Lorenzo, Sotto il segno di Correggio: due nuovi progetti per soffitti illusionistici ...
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BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] A questo soggiorno mantovano è legato il secondo dei suoi amori platonici, per una donna che nelle s'intravvedono appena i primi segni di una incipiente disposizione narrativa stilizzazione della materia e del linguaggio, nel senso del petrarchismo ...
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DALL'ONGARO, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mansuè di Oderzo (Treviso) il 19 giugno 1808 da Sante e da Elisabetta Fantin, piccoli dettaglianti originari della zona di Pordenone. Aveva già scritto [...] tenere a freno. Se ne ebbero segni premonitori al seminario di Padova, dove retorica e certa pesantezza di linguaggio, conseguenti tra l'altro VIII (1963), pp. 199-226. Per l'ampiezza dei suoi rapporti con tutti i democratici ital. è facile trovare ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...