DELLA VALLE, Pietro
Claudia Micocci
Nacque a Roma l'11 apr. 1586 da Giovanna Alberini e da Pompeo, la cui nobile famiglia vantava origini medievali (di essa il D. scrisse una Storia oggi perduta).
Il [...] chiavi", tramite l'opportuna aggiunta di segni grafici speciali. Anche il nuovo sistema 'colta' del linguaggio musicale allora in P. D. col p. Avitabile e i missionari teatini della Georgia, in Regnum Dei, VII (1951), 25, pp. 19-50; ibid., 26-27, pp. ...
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NEGRETTI, Jacopo, detto Palma il Giovane
Stefania Mason
NEGRETTI, Jacopo, detto Palma il Giovane. – Nacque a Venezia tra il 1548 e il 1550 da Antonio, pittore e nipote di Jacopo Negretti detto Palma [...] 1583 Palma ricevette l’acconto per la pala d’altare con l’Adorazione dei magi (perduta), nel 1584 la caparra per il Cristo in gloria che (ora Galleria Estense).
Il linguaggio di Palma nel nuovo secolo non mostra rilevanti segni di rinnovamento, ma si ...
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GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] 'Università di Firenze e si laureò col massimo dei voti in filosofia il 25 giugno 1929 con una conobbe due maestri che incisero segni profondi nella sua mente e si rivela, oltre che sul piano del linguaggio, nel forte ruolo assegnato in quegli anni ...
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MASELLI, Titina (Modesta)
Francesca Lombardi
Nacque a Roma l'11 aprile 1924, primogenita di Ercole e di Elena Labroca. Il padre, di origini molisane, era figura assai nota nell'ambito artistico romano, [...] la pittrice sviluppò con maggiore consapevolezza la ricerca di un linguaggio teso a superare l'aneddotico per «uscire dal fenomeno anni, nel corso dei quali Maselli continuò a dividersi fra Parigi e Roma.
In un orizzonte segnato, specie in Italia, ...
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DE CHIRICO, Andrea (Alberto Savinio)
Marcello Carlino
Nacque ad Atene, il 25 ag. 1891, da Evaristo, ingegnere ferroviario, originario di Palermo, e da Emma Cervetto, nobildonna genovese.
Ad Atene trascorse [...] ma anacronistici, prossimi a svuotarsi e a cambiare di segno, esposti al ridicolo: un simbolo dell'intera cultura occidentale solo un linguaggio tra gli altri, che affianca, senza prevaricarli, il linguaggio della letteratura e quello dei teatro. ...
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GUGLIELMI
Pasqualino Bongiovanni
Famiglia di musicisti i cui antenati, originari di Pariana o di Berticagnana, piccoli villaggi della montagna massese, si trasferirono nella città di Massa verso gli [...] a Roma del neo papa Pio VII (1800), segnarono la ripresa delle attività musicali nella cappella Giulia e dei massimi esponenti della scuola napoletana. Tuttavia, pur restando in linea con i dettami di questa scuola, che prediligeva un linguaggio ...
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LORENZINI, Carlo (Collodi)
Domenico Proietti
Nacque il 24 nov. 1826 a Firenze, primogenito di Domenico, originario di Cortona, cuoco del marchese Carlo Leopoldo Ginori Lisci, e di Angiolina (Maria Angela [...] 1845 ottenne l'autorizzazione alla lettura dei libri proibiti, alle ricerche di per il valore e la modernità del linguaggio" (Marcheschi, in C. Collodi, Opere [1948], in Id., Scrittori d'oggi, 5, Segni del tempo, Bari 1950, pp. 165-171. Inoltre ...
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EXIMENO PUJADES, Antonio
Roberto De Caro
Nato a Valencia il 26 sett. 1729 da Vicente Eximeno e Maria Francisca Pujades, dopo i primi studi compiuti nel seminario de nobles di Valencia. il 15 ott. 1745 [...] dell'autore: la musica è una modificazione naturale del linguaggio, tun puro linguaggio" essa stessa, il cui "primo scopo è l' E., che già nell'Origine aveva avvertito i segni della decadenza, la "musica dei nostri tempi" era ormai è moribonda" ( ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] tipi locali: maniaci inventori del moto perpetuo o del linguaggio universale, poeti-filosofi in vernacolo, teorici dell'amore sono i segni di una nuova schiavitù che il B. vedeva riaffiorare tanto nelle rinnovate vocazioni totalitarie dei "possidenti ...
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PAER, Ferdinando Francesco
Giuliano Castellani
PAER, Ferdinando Francesco (diffusa anche la grafia Paër, alla francese). – Nacque a Parma il 1° luglio 1771 da Giulio e Francesca Cutica, in una famiglia [...] , che durò fino al 1809. Griselda segnò anche la fine del periodo italiano del grazie all’espressività della musica suscitò l’emozione dei pubblici teatrali di tutt’Europa e d’Oltreoceano, con Rossini. Il linguaggio orchestrale fu prevalentemente ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...