GUASTELLA, Serafino Amabile
Giorgio Brafa Misicoro
Nacque a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano, il 6 febbr. 1819 dal barone Gaetano e da Maria Delizia Ricca di Tettamanzi.
Negli anni della prima formazione [...] periodico, Fra Rocco (1860-62), in cui con linguaggio ora crudo, ora ironico, accusava di corruzione la Chiesa nemico dei Borboni, segnalava le prime avvisaglie del trasformismo e, in polemica con i nuovi ordinamenti statali, avvertiva i segni della ...
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LIMONGELLI, Alessandro
Gianluca Ficorilli
Scarse sono le notizie relative al primo periodo di vita di questo architetto che nacque a Il Cairo il 7 luglio 1890, da una famiglia di origine pugliese. Giunto [...] case popolari.
Il linguaggio adottato nei due interventi spazialità definita da un numero ridotto di segni costruiti.
Terminata l'esperienza presso l'Istituto e Ferrazza secondo i disegni originali. Dei numerosi progetti di sistemazioni urbane che ...
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GERARDO da Feltre (Gerardus de Silteo; Gerardus de Silcro)
Luigi Canetti
Originario presumibilmente di Feltre (Belluno), nacque forse, stando a un oroscopo tramandato nella sua opera e probabilmente [...] " e in cui si annuncia la vis polemica del linguaggio e dei toni che caratterizzerà l'intero scritto nell'atto stesso in di Giovanni Damasceno e di altri teologi - degli astri come segni e non come semplici cause degli eventi futuri, accettando però ...
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GRANDE, Maurizio
Giorgio Taffon
Nacque a Roma, il 17 genn. 1944, da Antonio e Pierina Nardi.
La sua formazione scolastica fu di tipo classico-umanistico: frequentò infatti il liceo classico Giulio Cesare, [...] in estetica (sulla teoria del linguaggio poetico nella "scuola di Praga"), ottenendo il massimo dei voti e la lode. Dal , cioè, di considerare il cinema come sistema "complesso" di segni, di là da poetiche registiche o da testualità di genere.
Tra ...
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CORADO
Paolo Procaccioli
Vissuto a Padova nella seconda metà del Quattrocento, C. non è altrimenti conosciuto che per un poemetto macaronico in esametri, la Tosontea, dove si definisce "vir amaistratus".
L'opera [...] là di una pur innegabile comunanza di linguaggio e di genere (Padoan), si approdasse sembra comunque poter sfociare, allo stato dei fatti, in un giudizio più sicuro del sec. XVI della Biblioteca Bertoliana di Vicenza (segnato G. 1. 10. 22, ora G. 7 ...
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Goulding, Edmund
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico e sceneggiatore statunitense, di origine inglese, nato a Londra il 20 marzo 1891 e morto a Los Angeles il 24 dicembre 1959. Forte di una notevole [...] forme espressive, sul piano del linguaggio filmico, capaci di andare oltre all-star movie che rimane un perfetto esempio dei congegni spettacolari messi a punto dalla Hollywood classica. da Nunnally Johnson, porta i segni del miglior G., del suo ...
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Šklovskij, Viktor Borisovič
Daniele Dottorini
Critico letterario, teorico del cinema e sceneggiatore russo, nato a San Pietroburgo il 24 gennaio 1893 e morto a Mosca l'8 dicembre 1984. Š. fu uno dei [...] dei fondatori, nel 1916, della Obščestvo izučenija poetičeskogo jazyka (OPOJAZ, Società per lo studio del linguaggio comunicativa, in grado di trasmettere pensieri e idee. I segni che compongono la forma cinematografica possono accentuarne la natura ...
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FEDERICI, Cesare
Mario Crespi
Nato a Serravalle di Chienti (Macerata) il 9 febbr. 1838 da Francesco, medico, e da Marianna Tommasini, studiò medicina nelle università di Camerino, di Bologna e di Firenze, [...] dei suoni del cuore in ordine alla diagnosi fisica dello stomaco. Osservazioni, in Riv. clinica di Bologna, s. 3, I (1881), pp. 513-517. Degni di menzione, inoltre: Studi di semeiotica, in Lo Sperimentale, XLI (1887), pp. 561-568; Nuovi segni ...
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CAVANI, Guido
Eugenio Ragni
Nacque a Modena il 5 ott. 1897 da Remigio e Corinna Brugnoli, primo di cinque figli. La pur dignitosa modestia, della famiglia (il padre era cameriere) non gli permise di [...] toni e stilerni del linguaggio quotidiano.
Aveva intanto ottenuto (1954), Riposo d'ogni giorno (1955), Nei segni della festa (1957), Nei ritorni a me stesso di Torino) poesie e racconti, molti dei quali raccolti in Racconti in penombra (Modena ...
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GIACOMO da Campli
Mauro Minardi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore originario di Campli, presso Teramo, documentato dal 1461 al 1479.
Il 24 luglio 1461 il Consiglio comunale di Ripatransone [...] si associano la Natività e l'Adorazione dei magi, datate 1459, nella navata sinistra di altri, tendenti a rintracciare in Abruzzo segni della sua attività - sono invece da dell'imbarazzo attributivo, con il linguaggio del pittore abruzzese, che a ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...