Poeti Minori del Trecento – Introduzione
Natalino Sapegno
II Trecento è caratterizzato, a paragone del secolo precedente (in cui acquista un rilievo predominante l'esperienza della lirica d'amore, dai [...] ci aiuta a definire meglio gli aspetti minori di una civiltà caratterizzata appunto dai segni della molteplicità, della varietà, dell'estremo empirismo dei tentativi e deilinguaggi; il che comporta anche, nonostante tutto, il senso di una più larga ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] kino come non sfugge, d'altra parte, lo spettatore dei film più segnati (in modo diretto o indiretto) dall'influenza del f. il trasferimento di alcuni principi formali dal piano del linguaggio verbale a quello dell'immagine non manca di qualche ...
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MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] letteratura sibillina con il suo linguaggio criptico a erodere sempre più , aveva ribollito come se le armature dei cavalieri fossero state di metallo rovente; uno Federico II e l'Italia. Percorsi, luoghi, segni e strumenti, Roma 1995, pp. 175-178 ...
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GUERRINI, Vittoria (Cristina Campo)
Simona Carando
Nacque a Bologna il 28 apr. 1923, unica figlia di Guido e di Emilia Putti.
Crebbe in un ambiente colto e raffinato, circondata da persone adulte e senza [...] sono due parole chiave nel linguaggio della G.) che consente di decifrare i segni e di intuire i misteri celati ininterrotta lezione delle fiabe è la vittoria sulla legge di necessità" (Parco dei cervi, p. 157: nuovo titolo dato a Diario d'agosto, ...
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GOTTIFREDI, Bartolomeo
Mauro Canali
Nacque a Piacenza all'inizio del XVI secolo, in una data che resta ignota, così come assai scarse sono le notizie intorno alla sua vita.
Di famiglia patrizia, fu [...] e versi, ballo, stratagemmi e segni convenzionali, gelosia, incontri, occasioni osceno o nel lubrico, con un linguaggio facile e comunicativo di ritmo quasi creare di proprio opere originali, la malignità dei critici ecc.), e il G. giustifica con ...
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ATTENDOLO, Giovan Battista
Claudio Mutini
Nacque da famiglia nobile a Capua intorno al 1536.
Il padre, Ambrosio, fu ingegnere militare e svolse in patria un'intensa e proficua attività dal 1546 al 1570; [...] pronto a rintracciare nella Liberata i segni precoci del nuovo orìentamento), dalla salutare il Tasso a Capua rendendo onore al più amato dei suoi poeti. Si spegneva nell'ottobre dello stesso anno, sulla base di un linguaggio audacemente metaforico. Ne ...
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GUIDACCI, Margherita
Simona Carando
Nacque a Firenze il 25 apr. 1921 da Antonio, avvocato, e da Leonella Cartacci.
Figlia unica, trascorse un'infanzia e un'adolescenza solitarie, a contatto con un mondo [...] bisogno di esprimersi in un linguaggio magari "impuro", ma denso 8, pp. 32 s.) e Burnt Norton (uno dei Four Quartets, in Paesaggio, giugno-luglio 1946, n. Quarto d'Altimo).
La raccolta nasce nel segno della difficile lotta per creare "forme" nella ...
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GIORGIERI CONTRI, Cosimo
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 16 ag. 1870 da Tommaso e Maria Frediani, in una famiglia aristocratica originaria di Massa.
Rivelando precoci doti artistiche, appena diciassettenne, [...] raffinata eleganza della versificazione, si manifestano segni di monotonia e di stanchezza), le che attraversò il linguaggio poetico italiano all' racconti e novelle del G., la gran parte dei quali pubblicati da editori di ampia diffusione (come ...
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PASQUALINO, Fortunato
Vincenzo Caporale
PASQUALINO, Fortunato. – Secondogenito di quattro figli, nacque a Butera (nei pressi di Caltanissetta) l’8 novembre 1923, da Luigi, carrettiere e mezzadro, e [...] tra filosofia greca, filosofia del linguaggio, cultura biblica. Traccia di questi gioia (Alba 1977), I segni dell’anima (Milano 1982), risalire all’essenza del messaggio cristiano, spogliato dei riti e dei dogmi, rinvenendovi una «sfida d’amore, ...
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Scritti d'arte del Cinquecento – Introduzione
Paola Barocchi
L'interesse sempre più vivo per la «retorica», stimolato dalle riflessioni strutturali, ha avuto anche in campo figurativo un'eco sensibile. [...] il farsi del suo linguaggio critico e propongono fecondi confronti coi contemporanei. Una messa a fuoco dei temi in discussione e della denunciato, quando possibile già nel testo mediante segni diacritici (parentesi quadre per l'integrazione, ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...